Dal 29 al 31 gennaio si tiene a Pioltello la rassegna dal titolo "P.Assaggi di Culture". Tre serate dedicate alla conoscenza dei Balcani, con la mostra “Balcani, vent'anni dopo. 1991-2011” del fotoreporter Livio Senigalliesi, lo spettacolo "La scelta" di Marco Cortesi e Mara Moschini e la proiezione di un film di Emir Kusturica
Balcani. La penisola balcanica si presenta oggi come un complesso mosaico di popoli, lingue e religioni. Un territorio dai confini incerti e dalla Storia antica e in continuo cambiamento. Passando attraverso dominazioni, dittature e radicati nazionalismi.
Dal 29 al 31 gennaio, a Pioltello in provincia di Milano, si tiene la rassegna dal titolo "P.Assaggi di Culture". Tre serate dedicate alla conoscenza dei Balcani, complesso mosaico di lingue, popoli e religioni, territorio dai confini incerti e dalla storia antica ma in continuo cambiamento. Per approfondire la conoscenza di questa realtà, a Pioltello la Corte dei Limoni propone una mostra fotografica (giovedì 29), uno spettacolo teatrale (venerdì 30 gennaio) e la proiezione di un film del regista bosniaco Emil Kusturika (sabato 31).
Giovedì 29 gennaio si tiene alle ore 20.00 l'inaugurazione con aperitivo della mostra fotografica “Balcani, vent'anni dopo. 1991-2011” di Livio Senigalliesi, prodotta da Associazione ADL a Zavidovići e Osservatorio Balcani e Caucaso. Un viaggio lungo una generazione, venti anni di conflitti e tragedia, ma anche resistenza, ricostruzione, voglia di sanare le ferite. Il conflitto che ha smembrato la Jugoslavia, esploso vent'anni fa, ha toccato tutti i popoli e gli stati della Federazione di Tito. In pochi sono riusciti a testimoniare gli eventi bellici, ma anche il lungo dopoguerra e la faticosa ricostruzione, quanto Livio Senigalliesi.
I primi fuochi a Plitvice, il dramma di Vukovar. E poi l'assedio infinito di Sarajevo, Mostar, col crollo del ponte e l'incrinarsi dei secolari rapporti di tolleranza, il dramma della Kraijna durante l'operazione “Tempesta”. E quando il dramma si sposta in Kosovo, Senigalliesi è uno dei primi fotoreporter ad arrivare, ed uno di quelli che decidono di restare fino in fondo, per continuare a raccontare storie e destini dopo che le telecamere dei grandi network televisivi hanno fatto le valigie in cerca di crisi nuove e più telegeniche. L'ingresso alla mostra è libero (presso i locali della parrocchia Sant'Andrea di via Milano 76) con i seguenti orari: venerdì 30 gennaio, ore 18.00-20.30; sabato 31 gennaio, ore 16.30-20.30; domenica 1° febbraio, ore 10.30-12.30 e 16.30-18.30.
Venerdì 30 gennaio alle ore 21.00 segue lo spettacolo teatrale “La Scelta”, di Marco Cortesi e Mara Moschini, (6 euro - ritiro biglietti ore 20.30), presso Teatro Schuster in via Aldo Moro 3, Pioltello. Due narratori, un uomo e una donna, sette storie vere di coraggio provenienti da uno dei conflitti più atroci e disumani dei nostri tempi: la guerra civile che ha insanguinato l'Ex Jugoslavia tra il 1991 e il 1995.
Le storie sono tratte dal libro “I giusti nel tempo del male – testimonianze del conflitto bosniaco”, di Svetlana Broz (nipote di Tito), sono testimonianze di persone comuni, che hanno scelto la solidarietà invece del conflitto. Straordinarie testimonianze di eroismo, fratellanza e umanità. Sono sette storie vere di persone che, durante la guerra in Bosnia, hanno rischiato la propria vita senza pregiudizi di parte, nascondendo il vicino in casa propria, dando un passaggio a una donna sconosciuta, prestando denaro a un amico, condividendo il proprio poco cibo con un ragazzo incontrato per caso.
Il sottotitolo dello spettacolo “La Scelta”, “e tu cosa avresti fatto?”, è una libera citazione della famosa risposta data ad Enrico Deaglio da Giorgio Perlasca nel libro “La banalità del bene”, dedicato alla storia di quest’ultimo. Infatti, proprio Perlasca, alla domanda che gli fu rivolta da Deaglio sul perché nel 1944 si fosse impegnato a Budapest per salvare più di 4.000 ebrei ormai destinati a Auschwitz, rispose “Lei che cosa avrebbe fatto al mio posto?”.
Marco Cortesi è attore e regista. Diplomato presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” alterna l’attività attoriale in cinema e tv (“Carabinieri”, “RIS”, “Amiche mie”, “Un medico in famiglia” e altro) con la sua produzione teatrale ed un programma per Rai Storia sulle memorie del passato (“Testimoni – Le Voci della Storia”). Da anni occupato in attività di volontariato internazionale, porta il suo vissuto personale sulle tavole del palcoscenico. Al suo fianco Mara Moschini attrice di tv e teatro; collabora al programma “Testimoni” e altri progetti di sensibilizzazione.
Sabato 31 gennaio si chiude la rassegna con la proiezione del film del regista bosniaco Emir Kusturica “Gatto nero, gatto bianco”, Leone d'Argento alla Mostra Internazionale d'Arte cinematografica di Venezia nel 1998. Ad ingresso libero e inizio alle ore 21.00, sempre presso il Teatro Schuster.
Per informazioni e prenotazioni:
La Corte dei Limoni
Lucia, cell: 3492970429
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e-mail: cortedeilimoni@gmail.com