Ha vinto la coalizione al governo, guidata da Nastase, attuale premier. Ma è una vittoria di misura che assomiglia tanto ad un pareggio e l'opposizione se otterrà al ballottaggio del 12 dicembre la poltrona di Presidente potrà anche riuscire a formare un governo di minoranza. In ogni caso non sarà un governo stabile quello a cui toccherà guidare la Romania verso il 2007 e l'integrazione nell'Unione europea.
Gli exit poll danno al ballottaggio nelle presidenziali Nastase e Basescu. Per il Parlamento vicinissime le due coalizioni contendenti: l'Unione, attualmente al governo, e l'Alleanza. Si aspettano ancora i risultati dello scrutinio dei voti.
Dopo la sospensione del dibattito in corso nel parlamento montenegrino sulla controversa centrale idroelettrica di Buk Bijela, la quale causerebbe l'inondazione di una parte del canyon del fiume Tara, sembra che le spinte del governo siano rallentate. Attese le analisi sull'impatto ambientale
Nello scavo e la vendita illegale di reperti archeologici sarebbero coinvolte in Bulgaria ben 10.000 persone. Lo Stato risponde con una legislazione da riformare e con un budget del Ministero della Cultura che non supera i 200.000 euro. Il difficile percorso verso la protezione del patrimonio culturale bulgaro.
Venerdì 3 dicembre, a Venezia, presso la Sala Congressi dell'Isola di San Servolo, si aprirà il convegno annuale di Osservatorio sui Balcani "Vivere senza futuro? L'Europa tra amministrazione internazionale e autogoverno: i casi di Bosnia Erzegovina e Kossovo". Pubblichiamo il documento introduttivo
La posizione di Tirana sul riconoscimento del nome costituzionale della ex repubblica della Jugoslavia suscita la decisa reazione della Grecia. Quest'ultima teme il propagarsi di un atteggiamento pan-albanese.
Tra le ragioni addotte dai politici bulgari per affiancare Bush nell'avventura irachena quella di recuperare i grossi crediti che Sofia aveva nei confronti del regime di Saddam. Tra l'altro legati alla vendita di armi. Ora sulla Bulgaria sono forti le pressioni per cancellare il debito e Sofia si sente beffata.
Continuano ad essere incerti i passi da fare dopo il boicottaggio elettorale della maggioranza dei Serbi del Kosovo. Indecisioni che si riflettono anche sul potere di Belgrado, dove prosegue il disaccordo tra il premier e il presidente
La sua tragica incompetenza e il suo gigantesco entusiasmo hanno portato Adnan Terzic in una situazione, a prima vista, paradossale: proponendo le proprie dimissioni, cerca ad ogni costo di conservare la sua poltrona di presidente del Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina
Carla del Ponte, procuratrice capo del Tribunale internazionale dell'Aia, ha presentato martedì 23 novembre il rapporto annuale al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Per la Serbia è semaforo rosso, secondo la del Ponte, Belgrado ha ignorato gli obblighi internazionali
Con un proprio decreto il Ministro Sirchia ha avviato un monitoraggio in particolare su funghi, cereali, altri vegetali, prodotti lattiero-caseari e prodotti ittici. Alla ricerca di uranio ed arsenico.
Ancora turbolenta la scena politica macedone, dopo il fallito referendum sull'autonomia locale, giungono come doccia fredda le dimissioni del premier Hari Kostov. Un fatto piuttosto insolito nella politica macedone, ora alle prese con la rielezione di un nuovo premier
Il 18 ottobre 2 milioni di bulgari, su di una popolazione di poco meno di 8, erano incollati davanti allo schermo per l'edizione bulgara del "Grande fratello". Il tormentone continuerà per i prossimi tre mesi.
Una squadra di giornalisti del settimanale di Sarajevo DANI ha condotto un'inchiesta per cercare di capire chi sono i boss mafiosi presenti sul territorio della BiH. Tra le dicerie e le informazioni ufficiali si scopre una rete transnazionale di traffici illeciti.
Il primo ministro Sanader si è recato lunedì scorso a Belgrado per la prima visita di un capo di governo croato all'ex nemico serbo. Firmato un accordo per la protezione delle minoranze serbe e croate nei due Paesi. Il riavvicinamento tra Zagabria e Belgrado, tuttavia, non si avverte a Vukovar, dove pochi giorni fa è stato commemorato il tredicesimo anniversario della caduta. Un reportage del nostro corrispondente
Un anno fa aveva bloccato il processo di privatizzazioni in Kossovo. Da allora un duro braccio di ferro tra lui e le autorità kossovare che lo accusavano di fare il gioco di Belgrado. Ora Nicholas Lambsdorff è stato obbligato da Soren Petersen, a capo dell'UNMIK, a gettare la spugna.
Dopo aver riconosciuto la responsabilità delle proprie forze armate nella strage di Srebrenica, e le dimensioni del massacro, il governo della Republika Srpska ha nei giorni scorsi espresso ufficialmente le proprie scuse per quella vicenda. Si è aperto un percorso di riconciliazione in Bosnia Erzegovina? Ne parliamo con Amor Mašović.
Paolo Rossi ha iniziato la propria tournée a Scutari, ottanta chilometri da Tirana. Angelo Saso, giornalista di RaiNews24, lo ha intervistato. Riprendiamo il materiale dal sito di RaiNews24 .
Knin, una delle città più "giovani" dell'intera Croazia: il 42% della popolazione è costituito da giovani con meno di 30 anni. Ma una città tra le cui vie si respira ancora l'eredità della guerra. Come affronta la scuola in questo contesto difficile fatto di frustrazioni ed inedia il tema della multiculturalità?