I Croati riconfermano con il 66% dei voti il moderato Stjepan Mesić alla presidenza del Paese. La destra della Unione Democratico Croata (HDZ), guidata dal premier Ivo Sanader, perde dappertutto tranne che tra la diaspora. Discorso conciliante del neo presidente dopo una dura campagna elettorale. In aprile le amministrative. Una ong segnala che tra i Croati di Bosnia avrebbero votato anche i morti...
Gli anni '90 hanno causato nei Balcani ingenti movimenti di popolazione, la distruzione di molte proprietà e l'occupazione di altre. E' avvenuto anche per la Croazia. Con un taglio giuridico in questa tesi di laurea si analizza il rientro della minoranza serba in Croazia.
L'apertura alla Turchia rappresenta una "rivoluzione" sia per Ankara che per Bruxelles. L'Europa come progetto di cooperazione e di pace tra le diverse civiltà. Il ruolo della società civile turca e il percorso che ha portato alla apertura dei negoziati nella analisi di uno dei più diffusi quotidiani della Turchia
I termini 'moderno', 'occidente' ed 'Europa' nella pubblicistica turca. La questione del progresso e della modernità. Il ruolo dell'Unione Europea e i problemi economici. Il commento del quotidiano turco Radikal pubblicato il giorno dopo la decisione del Consiglio Europeo sulla apertura dei negoziati di adesione
Da più parti giungono segnali di allarme per un peggiorarsi della situazione in Kosovo. Tuttavia non sembra trattarsi solo delle tensioni tra la maggioranza albanese e la minoranza serba, un elemento di instabilità potrebbe essere innescato dalle misure draconiane messe in atto dalla società elettrica kosovara, KEK, la quale, per evitare il collasso finanziario, ha deciso di togliere il servizio in quei villaggi che presentano una bassa percentuale di pagamento delle bollette
Il dibattito sulla apertura dei negoziati di adesione visto da Ankara. Le complesse reazioni dell'opinione pubblica turca. L'entusiasmo del premier Erdogan e la ricomparsa sulla scena pubblica del vocabolario nazionalista. Il ruolo dei media e la questione di Cipro. L'identità e il destino di Turchia ed Europa, la strada da fare.
Bombe, sparatorie, sequestri, racket, droga, compravendita di armi sul mercato nero. Sono queste, secondo il settimanale sarajevese Dani, le cose che i Bosniaci ricorderanno dell'anno appena trascorso. Insieme alla sfida calcistica contro la Serbia Montenegro, terminata "alla Dayton", senza vincitori. La criminalità organizzata sarebbe l'unica attività in crescita nel Paese
L'Albania esporta solo il 20% di quello che importa. La forbice tra import e export è andata sempre più aumentando dopo la transizione alla democrazia, determinando una vera e propria crisi di sviluppo. Calo impressionante nel settore agricolo, dove il rapporto tra importazioni e esportazioni arriva addirittura a 11 a 1. Un articolo tratto dal quotidiano di Tirana "Panorama"
Un giovane albanese è stato ucciso da militari serbo-montenegrini mentre illegalmente attraversava il confine tra la Serbia e la Macedonia. Mentre la comunità albanese torna a chiedere la smilitarizzazione dell'area, da Belgrado Dusan Janjic, del forum delle relazioni interetniche, chiede che al confine i militari vengano sostituiti dalla polizia. Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
In Vojvodina si fanno più insistenti le richieste di autonomia. Decentramento a favore delle comunità serbe del Kossovo? Perché non garantire lo stesso alla minoranza ungherese in Vojvodina?
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo tratto da EkoMreža BiH, riguardante il progetto di costruzione di altre tre idro-centrali sui fiumi della Bosnia Erzegovina. Si tratta dei fiumi Neretva, Drina e Bosna sui cui corsi verrebbero costruite delle grosse centrali di accumulazione elettrica, concessionaria l'azienda Intrade-energije. In difesa dell'ambiente si mobilitano le ONG locali
Mentre tutto il mondo già dalle prime ore dopo l'ondata dello Tsunami si mobilita e si incolla davanti ai teleschermi, incredulo di fronte ad una catastrofe mondiale, i media e il governo albanese lasciano la vicenda in secondo piano. Le critiche al governo e l'attivismo delle ONG svegliano però il Paese delle aquile, che invia volontari e stanzia 500 mila dollari di aiuti umanitari
Dalla costruzione del concetto di guerra umanitaria alla problematizzazione della presenza umanitaria. Riportiamo la presentazione ed il testo integrale di una tesi di laurea realizzata da Sergio Capitanio.
Un punto di vista da Sarajevo sulla Turchia in rotta di avvicinamento a Bruxelles. La disamina dei luoghi comuni e dei passi fatti dalla Turchia, alcuni riferimenti storici, i cinque maggiori errori comuni sul conto della Turchia, il genocidio degli Armeni. Nostra traduzione dal settimanale sarajevese DANI
A che punto è la Serbia a distanza di oltre quattro anni dalla caduta del regime di Milošević? Ne parliamo col professor Aljoša Mimica, sociologo e docente all'Università di Belgrado, uno dei fondatori del Circolo di Belgrado, il gruppo di intellettuali che negli anni novanta cercò di fare muro contro la degenerazione della cultura e della società in Serbia
Pubblichiamo l'intervista realizzata dal settimanale croato "Feral Tribune" a Ekrem Causevic, direttore e fondatore della cattedra di turcologia presso la Facoltà di filosofia di Zagabria. Il professor Causevic parla delle riforme all'interno della società turca e dell'espansione dell'Unione europea verso Oriente, dei luoghi comuni e delle resistenze dei Balcani verso l'eredità ottomana
Aperto il primo negozio in Bulgaria di prodotti dell'agricoltura biologica. Sono ancora poche le aziende bulgare che hanno scelto la produzione bio e la maggior parte di esse esportano i loro prodotti all'estero. I bulgari restano infatti titubanti e le istituzioni sostengono l'agricoltura biologica solo a parole.
Lubiana è stata il luogo dove è nato, in ex Jugoslavia, il movimento a difesa dei diritti di gay e lesbiche. Da vent'anni ospita un Festival cinematografico dedicato all'omosessualità. Un Festival che ha rischiato, più volte, di cadere vittima della nuova aria conservatrice che pervade la società slovena dopo l'indipendenza del 1991. Articolo di Brian J. Pozun tratto da TOL, traduzione a cura dell'Osservatorio sui Balcani.
L'attivista per i diritti umani Natasa Kandic ha causato una vera e propria tempesta in Serbia. L'associazione che guida, l' Humanitarian Law Centre, ha infatti accusato i servizi segreti di aver coperto i crimini di guerra commessi dalle unità serbe in Kossovo. Con tanto di nomi e cognomi. Riportiamo il testo da lei pubblicato su B92.
Dopo elezioni politiche e presidenziali che hanno messo in mostra una Romania profondamente divisa nasce il nuovo esecutivo. Molti i volti nuovi: tra questi giovani e uomini d'affari.