La data più realistica per l'introduzione dell'euro in Croazia è il 1° gennaio 2024, ma cosa comporta l'introduzione della moneta unica? E cosa ne pensano gli economisti croati?
Annunci non corroborati da dati reali, azzardi diplomatici, pressioni, aggressività. Un approfondimento su Richard Grenell, diplomatico Usa al centro del recente accordo Kosovo-Serbia sponsorizzato da Trump
Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha deciso di ridare alla premier uscente Ana Brnabić l’incarico di formare il nuovo governo. Una mossa che mostra l’intenzione di mantenere il controllo su tutto
Cosa ci fa nella cittadina di Zaliznyčne una statua di Lenin in vestiti tradizionali bulgari? E perché uno dei principali vini della regione storica della Bessarabia si chiama Kolonist? E' da circa 150 anni che una rilevante comunità bulgara vive in regioni dell'attuale Ucraina. La loro storia
Con una storica sentenza arrivata dopo cinque anni di processo, la Corte d'Appello di Atene ha sentenziato che il partito neo-nazista Alba dorata - cresciuto all'ombra della crisi economica greca e resosi responsabile di omicidi ed aggressioni a persone e cose - è un'organizzazione criminale
È appena uscito “La Jugoslavia e la questione di Trieste 1945-1954” di Federico Tenca Montini, edito da Il Mulino. Il volume, frutto dello studio attento degli archivi jugoslavi, ripercorre riflessioni e strategie della classe politica di Belgrado sulla questione di Trieste. Una recensione
A fine mese si vota in Georgia per le politiche. La campagna elettorale è caratterizzata da una forte polarizzazione tra due schieramenti, Sogno georgiano e Movimento Nazionale Unito (MNU). Il dibattito è limitato a scontri personali, con qualche episodio di violenza
In Serbia sindacati e datori di lavoro negoziano ogni anno il salario minimo. Quest'anno non hanno trovato un accordo ed alla fine è stato il Presidente Aleksandar Vučić a decidere. Preoccupante il fatto che una fetta rilevante dei lavoratori percepisca salari vicini a quello minimo
In Turchia molte notizie di interesse pubblico vengono censurate dalle autorità giudiziarie in base ad una presunta violazione della “privacy” e dei “diritti della persona”, come previsto dalla Legge 5651
Armi serbe sono state utilizzate nei recenti scontri tra Azerbaijan e Armenia in Nagorno Karabakh. Baku intima a Belgrado di smettere di vendere armi all'Armenia e, nella vicenda, emerge il nome di un trafficante d'armi sotto sanzioni Usa
Nonostante sia per ora poco visibile il ruolo di Mosca nel conflitto in Nagorno Karabakh, per l'autore di questo commento vale sempre un vecchio adagio che riadattato all'attuale situazione suona "Non si muove foglia che Mosca non voglia"
Le ragioni di lungo periodo del conflitto in Nagorno Karabakh sono ormai note. Ma cosa ha causato un intervento militare così esteso come quello che stiamo osservando in questi giorni ad oltre 25 anni dal cessate-il-fuoco? E cosa si può e dovrebbe fare ora? Un'analisi
Tradizionalmente alleata dell'Azerbaijan e ostile all'Armenia, con il riacutizzarsi dei combattimenti in Nagorno Karabakh la Turchia sta assumendo un ruolo sempre più attivo nel conflitto, con un occhio alla sua politica regionale e il rischio di nuovi scontri con la Russia
In Azerbaijan il trauma sul Nagorno Karabakh è fondante dell'identità nazionale, alimenta la guerra e zittisce le voci di pace. Ma chi la pace la vuole, non importa quanto sia difficile, deve provare compassione e accettare il trauma rimanendo fedele ai propri principi
È al regista Srdan Golubović, narratore dei dilemmi morali, che va il Premio Darko Bratina, consegnato all'interno del festival transfrontaliero “Poklon viziji - Omaggio a una visione” dal 2 all'11 ottobre a Gorizia/Nova Gorica
La Krajina, Knin, la guerra e la famigerata operazione Tempesta. Il conflitto in questi luoghi ha lasciato dietro di sé memorie conflittuali. Ne abbiamo parlato con l’antropologo e fotografo Igor Čoko coautore, con il sociologo Slaven Rašković, del volume “Vita nel limbo. Il libro delle cicatrici”
È partito in Kosovo il progetto Pedakos. Dedicato alla prima infanzia, vede protagonista RTM Volontari nel mondo. Abbiamo intervistato Francesco Gradari, responsabile per l'ong dei progetti in Albania, Kosovo e Palestina
Amare la propria patria significa sostenere la guerra? Stare zitti sulla violazione dei diritti umani? Non denunciare il sacrificio di decine di vite umane? Un commento sul conflitto tra Armenia ed Azerbaijan
A quasi un mese dall'accordo firmato da Kosovo e Serbia negli USA le aspettative da parte kosovara restano alte: l'obiettivo di Pristina rimane un riconoscimento reciproco e legalmente vincolante