In quei primi mesi del 1992 era passato poco più di un anno dall'avvio della prima Guerra del Golfo. E tutti guardavano al Medio Oriente. Ma ai margini dell'Europa la Jugoslavia si stava sfaldando nel sangue. E il 15 gennaio sloveni e croati aspettavano il riconoscimento delle due neonate Repubbliche
Bulgaria, una ragazza viene rapita. Dopo due mesi di indagini inconcludenti viene ritrovato il corpo. Uno dei presunti assassini muore suicida mentre è in custodia della polizia. E il premier Boyko Borisov chiede alla famiglia della vittima di scusarsi per le critiche rivolte "ingiustamente" alla polizia. Sembra la trama di un film, ma è una storia fosca che da criminale diventa politica
Note a margine dell'accordo che ha consentito la formazione di un nuovo governo in Bosnia. Il ruolo dell'Alto Rappresentante, la posizione del partito socialdemocratico e le vere linee di divisione che attraversano la società bosniaca
Il nuovo esecutivo di Zoran Milanović si trova ad affrontare uno dei periodi economicamente più difficili per la Croazia, al quarto anno consecutivo di recessione. Mentre aumentano tasse e imposte, Zagabria pensa ad attrarre gli investitori mediorientali
Con le strade dell'integrazione euro-atlantica sbarrate dal veto greco, il Paese si ripiega su se stesso, alla ricerca sempre più affannosa di un'identità agognata, contesa, negata. Un viaggio attraverso timori e incertezze raccontato da Paolo Bergamaschi, consigliere per gli affari esteri del Parlamento europeo. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Un’unica carta per risiedere e lavorare. Che darà anche agli immigrati dall’Est non comunitario (in Italia quasi 1 milione di residenti) gli stessi diritti sociali, fiscali e pensionistici dei colleghi Ue. La nuova norma è riservata a chi è in regola. Con esclusioni e distinguo, fissati dagli Stati
Dopo 15 mesi di stallo, i leader politici bosniaci hanno trovato un accordo per la formazione del governo. La composizione del nuovo esecutivo conferma però la divisione su base etnica delle istituzioni e del Paese
Un quadro degli ultimi vent'anni di ex-Jugoslavia e Albania, tra problemi ancora ben lontani dall'essere risolti e un inquietante parallelismo con l'attuale quadro europeo. Un futuro incerto col timore di ritrovarsi abbandonati al proprio destino. Una recensione. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
In Azerbaijan si moltiplicano le iniziative per la trasparenza del settore petrolifero, in linea con la grande campagna anticorruzione lanciata dal presidente a inizio anno. Nonostante la mancanza di grandi scandali, alcune indagini giornalistiche riportano casi concreti di corruzione. Un meccanismo che si basa non su bustarelle in contanti, ma su commesse e subappalti
Tanti bei film per iniziare la stagione 2012 dei festival cinematografici. Come per tradizione apre Kusturica, con la quinta edizione del festival da lui voluto, il Küstendorf Film and Music Festival
E' un fenomeno relativamente nuovo. Ma in rapida ascesa. Sempre più donne in Albania vengono spinte a scegliere il parto cesareo. E le medie stanno progressivamente raggiungendo quelle italiane, pecora nera in seno all'Ue. Un reportage
Un viaggio lungo il tratto turco del fiume Eufrate, dove si unisce Oriente e Occidente, dove volteggiano gli ibis neri dal becco adunco e rossastro sacri agli Egizi e i liceali fanno ricreazione sotto le sette alture del santuario cosmologico di Eski Soğmatar
Quaderni Russi, reportage disegnato incentrato sulla guerra in Cecenia, è il secondo capitolo di un dittico che il fumettista ed ex musicista Igor Tuveri, in arte Igort, ha dedicato all’ex Urss. Nostra recensione
Entro aprile 2012, il consorzio che controlla il giacimento azero di gas di Shah Deniz deciderà quale gasdotto trasporterà il suo gas in Europa. A contendersi l’onore sono tre concorrenti di prestigio e un outsider sostenuto dalla British Petroleum. Chi vincerà?
Luoghi, segni, ricordi. Il dialogo visivo tra lasciti delle guerre e ricostruzione a Belgrado, Mostar e Sarajevo. E' il tema di "Urbicidio", una ricerca di Francesco Mazzucchelli su alcune città simbolo della ex-Jugoslavia. Nostra recensione
In Serbia sono state oltre tremila le domande di asilo nel 2011. La maggior parte dei migranti proviene dall’Asia e dal Nord Africa, e passa dalla Serbia per cercare di entrare nell'UE. Un fenomeno in crescita. Ce ne parla Radoš Đurović del Centro per la protezione e l'aiuto ai richiedenti asilo di Belgrado
Un progetto per raccogliere, archiviare e pubblicare fonti storiche relative alla dissoluzione della ex Jugoslavia. Per stimolare il dibattito pubblico su una storia ancora recente, e sulla quale la storiografia spesso soffre di "amnesie selettive". Un'intervista
Le guerre nei Balcani sono state alimentate da un traffico d'armi di proporzioni enormi, che ha aggirato senza problemi l'embargo posto dalle Nazioni Unite. Il contrabbando ha avuto conseguenze di lunga durata, condizionando la vita delle nuove repubbliche ex jugoslave. L'inchiesta del giornalista sloveno Blaž Zgaga
Da qualche mese, centinaia di migranti arrivano nel paesino di Lojane, sulla frontiera serbo-macedone. Vengono dall'Afghanistan e dal Pakistan e sulla rotta verso l'Europa occidentale lo scoglio più difficile resta la Serbia. Incapace di affrontare la situazione, il governo macedone lascia fare. Un reportage
La canadese “Dundee Precious Metals” riprende l'idea di aprire una miniera d'oro nei pressi di Krumovgrad, in Bulgaria sud-orientale. Il progetto è però avversato dalla popolazione locale e da numerose ong, che temono danni irreversibili all'equilibrio ambientale della regione