Albania: il futuro nell'Ue dipende dalla riforma della giustizia
19 luglio 2016
Giovedì 21 luglio il parlamento albanese voterà le modifiche costituzionali riguardanti la riforma della giustizia volte a frenare la dilagante corruzione. In gioco non vi è solo l'avvio dei negoziati di adesione all'Ue, ma anche il futuro del paese.
Questa votazione potrebbe rappresentare l'ultima occasione per il parlamento albanese di votare la riforma della giustizia e vedersi approvare dall'Unione Europea l'avvio dei negoziati di adesione. L'adozione immediata della riforma permetterebbe infatti alla Commissione europea, entro la fine dell'anno, di dare parere positivo all'avvio dei negoziati e al Consiglio Ue di accettare queste indicazioni e chiedere nuovamente alla Commissione di procedere in tal senso. Nella migliore delle ipotesi quindi l'Albania dovrebbe aspettare ancora un anno e mezzo. Nel caso questo non avvenisse la riforma rischia di naufragare: nel giugno del 2017 si terranno infatti in Albania le elezioni politiche e questo potrebbe rallentare di anni l'avvio dei negoziati.
In vista del voto del 21 luglio, diplomatici dell'Ue e degli Stati Uniti hanno fatto pressioni sui parlamentari del Partito Democratico d'opposizione affinché sostengano la proposta di legge presentata dal governo di centrosinistra guidato da Edi Rama. Helga Schmid, Vice Segretario Generale del Dipartimento degli Affari Esteri dell'Unione Europea, in visita a Tirana giovedì scorso, ha detto che la riforma giocherebbe un ruolo cruciale nel consolidamento dello Stato di Diritto in Albania, sopratutto nei termini di lotta alla corruzione, ma sopratutto ha sottolineato come l'approvazione di queste modifiche costituzionali siano cruciale per il progresso dell'Albania verso l'adesione all'Ue. La Schmid ha precisato: “Ora è responsabilità individuale di ogni membro del parlamento albanese, di cogliere questa occasione storica e votare per la riforma”.
Sarà necessaria la maggioranza costituzionale di 94 su 140 voti del parlamento per adottare la riforma della giustizia e modificare così un terzo della costituzione albanese.