Quando abbiamo analizzato i dati sulla provenienza degli atleti che hanno vinto medaglie alle recenti Olimpiadi di Parigi, la Romania era una delle regioni d’Europa che saltava all’occhio. Nonostante una gloriosa tradizione sportiva, gran parte del territorio romeno si è ritrovato senza alcun atleta medagliato a Parigi – un’eccezione piuttosto notevole tra i Paesi più popolosi dell’Unione europea.
Il Presidente romeno Klaus Iohannis ha rimandato in Parlamento la legge n° 255/2024, che era stata approvata dalla Camera dei Deputati nell’ultima seduta prima della pausa estiva. La legge obbligherebbe le famiglie che hanno installato o intendono installare impianti fotovoltaici a dotarsi anche di batterie per l’accumulo dell’energia prodotta in eccesso. Le batterie finora non erano obbligatorie, e l’energia in eccesso poteva essere direttamente immessa nella rete.
Mercoledì 10 aprile il Parlamento europeo ha approvato i testi legislativi che riformano la politica europea sulla migrazione e l'asilo. Il Nuovo Patto viene considerato da attivisti e organizzazioni che si occupano di migrazione come una pagina buia e vergognosa della politica europea dell’asilo, nonché il fallimento della solidarietà europea.
Dal 1 gennaio 2024 i cittadini kosovari possono viaggiare nello spazio Schengen senza visto. La storica decisione, annunciata dal Commissario UE all’allargamento Olivér Várhelyi, mette fine ad un lungo e faticoso isolamento: negli ultimi 15 anni, tra i paesi del sud-est Europa, solo il Kosovo era infatti tristemente rimasto sulla famigerata “lista nera” di Schengen.
Quasi quattro quinti dei cittadini montenegrini, il 78,5%, sono favorevoli all'adesione del Montenegro all'Unione europea, secondo un sondaggio condotto a novembre dall'agenzia De Facto per conto della delegazione dell'Unione europea.
Nel 2022, secondo il Comitato Helsinki bulgaro, sul confine bulgaro-turco sono stati registrati almeno 5270 “push-back”, respingimenti illegali di migranti che tentavano di entrare in Bulgaria dalla vicina Turchia.
La Commissione europea ha sospeso il pagamento dell’ultima richiesta di rimborso da 450.000 euro all’Albania nell’ambito dei fondi per l’agricoltura IPARD II per presunte irregolarità e pratiche di corruzione.
Tre quarti dei cittadini dei Balcani occidentali sostiene la cooperazione regionale perché la considera positiva per le rispettive economie e concorda sul fatto che ciò che unisce i cittadini dell'area è più importante di ciò che li divide, secondo i risultati dell’edizione di quest'anno del Barometro balcanico, pubblicato dal Consiglio per la cooperazione regionale (RCC).
Lo scorso 6 e 7 luglio il premier albanese Edi Rama ha intrapreso un tour di visite nelle capitali della regione balcanica, in vista del summit annuale del Processo di Berlino che avrà luogo a Tirana il 16 prossimo ottobre.
Durante la seduta plenaria di mercoledì 10 maggio il Parlamento Europeo, riunitosi a Strasburgo, ha adottato due relazioni su Serbia e Kosovo. Gli europarlamentari a Belgrado chiedono di allinearsi alla politica estera dell'UE e a Pristina di attuare i punti dell'accordo mediato dall'UE.
Martedì 18 aprile, il Parlamento europeo (PE) ha adottato la decisione sulla liberalizzazione dei visti per il Kosovo, ponendo fine a tutte le relative procedure decisionali.
La Commissione europea vuole rafforzare i controlli al confine terrestre tra Bulgaria e Turchia con l'uso di droni. "Possiamo rafforzare le capacità di gestione del confine", ha dichiarato mercoledì primo febbraio la presidente della Commissione europea Von der Leyen agli eurodeputati. "Possiamo fornire infrastrutture e attrezzature come droni, radar e altri mezzi di sorveglianza".
Era una decisione attesa ma non scontata. I ministri degli Esteri dell'Unione europea hanno dato il loro via libera alla concessione dello status di candidato alla Bosnia Erzegovina. Un gesto molto politico nei confronti dei Balcani occidentali, nel contesto della guerra in Ucraina.
Oggi si apre a Tirana il vertice UE-Balcani. Un avvio movimentato: l’opposizione albanese ha dichiarato che manifesterà per le strade della capitale albanese per denunciare la deriva autoritaria e antieuropea del premier Edi Rama. Sarà presente anche il presidente serbo Vučić, nonostante avesse annunciato che avrebbe boicottato l'evento.
La Serbia sospenderà l’emissione di targhe automobilistiche che fanno rifermento a città che si trovano in Kosovo. Il Kosovo, a sua volta, rinuncerà all’annunciata intenzione di multare i proprietari dei veicoli con targa serba che non hanno proceduto alla re-immatricolazione dei veicoli.
Sembrava cosa fatta o quasi, la presidenza di turno dell’Ue in capo alla Repubblica Ceca pensava di mettere all’ordine del giorno di oggi 23 novembre la questione della liberalizzazione dei visti per il Kosovo. Nei giorni scorsi era stato detto che durante l’odierna riunione degli ambasciatori UE, tecnicamente il Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER), si sarebbe persino adottato un testo per l’accordo sulla liberalizzazione dei visti per il Kosovo.
Mercoledì 12 ottobre, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città , si è svolto il seminario "EU4 Balkans Youth ". Il seminario ha affrontato il tema del coinvolgimento dei giovani nelle politiche a loro dedicate, e la cooperazione che avviene in questo campo tra i paesi balcanici e l’Unione europea.
Quella della Commissione europea era una presa di posizione attesa dopo il viaggio a Kiev del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del presidente francese Emmanuel Macron, del primo ministro italiano Mario Draghi e del presidente romeno Klaus Iohannis. Ed è puntualmente arrivata venerdì scorso . La Commissione ha invitato i 27 leader Ue a concedere immediatamente lo status di candidato alla Moldavia e all'Ucraina in occasione del vertice UE del 23-24 giugno.
Sabato 21 maggio associazioni, movimenti ambientalisti e attivisti in diverse città europee sono scesi in piazza per manifestare contro il progetto di tassonomia dell’UE proposto dalla Commissione europea all’inizio di febbraio.
Lo scorso 29 aprile il direttore esecutivo di Frontex, l’Agenzia europea deputata al controllo delle frontiere esterne dell’Ue, ha presentato le sue dimissioni, a seguito delle indagini avviate nel 2021 sull’operato dell’Agenzia dall’OLAF, l’Ufficio europeo antifrode.
La Commissione europea ha presentato ieri, 19 ottobre, al Parlamento europeo nella sede di Strasburgo il cosiddetto Pacchetto allargamento (Enlargement Package) corredato di dettagliati progress report per i sei Balcani occidentali più la Turchia, nei quali è indicato lo stato di avanzamento di ciascun paese verso l’integrazione europea e le prospettive di riforme future.
Si è tenuto a Strasburgo dal 17 al 19 settembre il primo panel della Conferenza sul futuro dell’Europa , primo dei quattro eventi previsti di dibattito collettivo di cittadini europei. Nei giorni scorsi si sono riuniti 200 dei complessivi 800 cittadini selezionati per la partecipazioni a queste giornate di pubblica discussione.
Un passo importante in direzione di Bruxelles, o la vittoria rassegnata della logica della “fatica da allargamento”? Lo scorso 29 luglio i premier di Albania, Macedonia del nord e Serbia hanno firmato a Skopje gli accordi che danno vita ad “Open Balkan”.
All’inizio del decennio scorso, l’Unione europea si era proposta di dimezzare il numero di morti provocate da incidenti stradali entro il 2020. L’obiettivo è stato mancato, anche se il numero di morti è diminuito del 37% in dieci anni.
Dieci anni fa partivano i negoziati per la normalizzazione dei rapporti tra Kosovo e Serbia, facilitati dall'Unione europea. Cos'è cambiato in questo intenso e difficile decennio?
Gli accordi Ue-Turchia vanno applicati e Ankara deve permettere il ritorno sul proprio territorio dei migranti arrivati in Grecia ed a cui è stato negato il diritto d'asilo. Tra questi vi sono i cittadini siriani, per i quali la Turchia viene considerata “paese sicuro”.
Una certificazione europea, un vero e proprio “passaporto vaccinale” con cui poter tornare a viaggiare all'interno dell'UE. È questa la proposta discussa ieri dai leader dell'Unione senza però raggiungere un consenso generale.
Una bozza elaborata dalla coalizione internazionale anti-SLAPP suggerisce strumenti per tutelare le vittime e colpire gli autori di cause pretestuose che hanno l'unico scopo di intimidire e zittire le critiche: una direttiva della Commissione potrebbe arginare il fenomeno tutelando la libertà di espressione
I due membri dell'UE sono allarmati dal repentino aumento dei casi di contagio da coronavirus. Entrambi i paesi hanno iniziato ad introdurre misure più restrittive per il contenimento dell'epidemia.