Ue: niente di fatto su apertura negoziati con Albania e Macedonia del Nord

18 ottobre 2019

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Il presidente francese Emmanuel Macron si è fortemente opposto ieri durante il Consiglio europeo sul via libera per Albania e Macedonia del Nord alle negoziazioni per l'ingresso nell'Ue. Alla fine ha prevalso su altri leader, tra cui il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che invece erano favorevoli.

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha sostenuto un potenziale compromesso che avrebbe permesso di iniziare i colloqui con la Macedonia del Nord, costringendo l'Albania ad aspettare, tentativo però fallito. I leader dell'UE avevano prospettato alla Macedonia del Nord l'apertura dei negoziati come incentivo per la risoluzione dell'annosa disputa sul nome con la Grecia. Skopje era riuscita nell'intento ed ora l'ennesima dilazione porta profonda delusione in Macedonia del nord.

Dopo che i ministri dell'UE hanno tentato e non sono riusciti a raggiungere un accordo sulla questione dell'allargamento in una riunione del Consiglio Affari generali all'inizio di questa settimana, Tusk ha inserito la questione all'ordine del giorno del vertice dei leader, sperando di fare pressione su Macron.

La Francia, per il diniego, ha citato motivi procedurali, sostenendo che l'intero sistema di adesione dell'UE ha bisogno di una revisione. Ma Parigi ha anche chiarito la sua opinione secondo cui la Macedonia del Nord e l'Albania non sarebbero pronte per iniziare il processo di adesione all'UE. I sostenitori dell'apertura dei negoziati hanno ribattuto che entrambi i paesi hanno soddisfatto i criteri che erano stati stabiliti dall'UE e che la credibilità dell'Unione sarà gravemente danneggiata se non mantiene le proprie promesse. La discussione sull'allargamento dell'UE è arrivata alla fine del primo giorno del vertice dei leader del Consiglio europeo, in cui l'UE ha raggiunto un accordo provvisorio sul ritiro del Regno Unito dal blocco.

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