Consegnati a Sarajevo tre mezzi alla Croce Rossa locale per affrontare emergenze operative nell’ambito del progetto "BRAT - Balkan route – accoglienza in transito", finanziato dall'Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e che coinvolge IPSIA, Caritas italiana e Croce Rossa italiana in collaborazione con controparti locali
Si è tenuto a Sarajevo, nella prestigiosa cornice del Parlamento statale, un evento dedicato al simbolico passaggio di consegne dalla Croce Rossa italiana alla Croce Rossa di Bosnia Erzegovina di tre nuovi veicoli (modello pick-up) perfettamente attrezzati per affrontare emergenze operative. La donazione è avvenuta nell’ambito dell’iniziativa BRAT (Balkan route – accoglienza in transito ), un progetto triennale, che ha preso il via il 1 luglio 2022, del valore di circa 3,9 milioni di Euro, in larga parte finanziati dall'Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), e del quale sono soggetti attuatori IPSIA Ong delle ACLI, Caritas italiana e la stessa Croce Rossa italiana, in collaborazione con controparti locali.
Il progetto si sviluppa sul territorio della Bosnia Erzegovina, in particolare nelle aree di Bihać, Sarajevo e Tuzla, allo scopo di contribuire ad una migrazione ordinata, sicura e responsabile, in linea con il Target 10.7 degli obiettivi di sviluppo sostenibile ma anche ad ausilio del percorso di integrazione europea del Paese balcanico. BRAT si avvale di una strategia multilivello e multisettoriale, che - investendo anche il piano dell'opinione pubblica, oltre che la sfera delle Autorita' istituzionali - si prefigge di incrementare il livello dei servizi di assistenza per i migranti, migliorarne le condizioni sanitarie e psico-sociali ed incidere positivamente sulla percezione della popolazione locale nei confronti dei migranti. La consegna dei veicoli alla Croce Rossa di BiH agisce sul piano del potenziamento infrastrutturale e consentirà a quest'ultima, nelle sue varie articolazioni territoriali, di fronteggiare più efficacemente situazioni di emergenza che riguardano i migranti e, più in generale, le popolazioni delle aree interessati dal progetto.
La donazione è stata preceduta da un incontro tra il Ministro statale dei Diritti Umani e dei Rifugiati, Sevlid Hurtić, e l'Ambasciatore d'Italia a Sarajevo, Marco Di Ruzza, che, a seguire, sono stati altresì protagonisti di una conferenza stampa. „E' un'iniziativa che offre l'ennesima concreta prova di attenzione, vicinanza e solidarietà da parte italiana nei confronti della Bosnia Erzegovina“, ha dichiarato l'Ambasciatore, cui il Ministro Hurtić ha espresso gratitudine per l'importante donazione, emblema della collaudata amicizia tra i due Paesi.
Con l'occasione Di Ruzza ha ricordato che la Cooperazione allo Sviluppo italiana e le organizzazioni della società civile italiana sono presenti nel Paese con progetti di grande portata in aree di cruciale rilevanza, tra le quali la tutela delle risorse naturali e della biodiversita', il turismo sostenibile, l'industria culturale (evocato il museo di arte contemporanea „Ars Aevi“, di cui AICS ha recentemente finanziato la progettazione esecutiva) e, come nel caso del BRAT, la collaborazione con le autorità locali nella gestione dei fenomeni migratori.
Tra i presenti all'evento, Silvia Maraone, direttrice di IPSIA-BiH, Flavio Ciriaci, delegato Regionale per l'Europa della CRI, Mersiha Behlulović, dell'antenna AICS di Sarajevo, e Anxhela Zeneli, coordinatrice Caritas del progetto BRAT.
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