7 marzo 2014
Campagna del Pe prevenzione violenza sulle donne - foto manifesto.jpg

"Prevenire la violenza contro le donne. Una sfida per tutti". E' con questo slogan che il Parlamento europeo ha lanciato una campagna in occasione dell'8 marzo, Giornata internazionale della donna

Fonte: Parlamento europeo - FRA Agenzia europea dei diritti fondamentali

La violenza sulle donne rappresenta una violazione dei diritti umani e costituisce una discriminazione di genere. Essa nega la possibilità di partecipare pienamente alla vita economica, sociale, politica e culturale. Ecco perché il Parlamento europeo partecipa alle celebrazioni della Giornata internazionale della donna (8 marzo) organizzando degli eventi speciali sul tema della prevenzione della violenza sulla donna.

Innanzitutto lo scorso 5 marzo la Commissione per i diritti della donna e dell'uguaglianza di genere ha organizzato una riunione interparlamentare dedicata alla prevenzione della violenza sulle donne. L'obiettivo è stato quello di discutere con i rappresentanti dei parlamenti nazionali delle loro esperienze e delle legislazioni in vigore a livello mondiale a tutela delle donne vittime, affrontando anche nuove azioni che potrebbero essere avviate a livello europeo.

Durante la riunione interparlamentare, l'Agenzia europea dei diritti fondamentali FRA ha presentato i risultati di un approfondito studio sul tema realizzato a livello europeo, ricco di una quantità di dati mai raccolti in precedenza. Avviata da FRA nel 2010 la ricerca ha raccolto di molteplici dati su larga scala negli stati membri e in Croazia (entrata nell'UE nel luglio 2013) si è poi conclusa nel settembre del 2012. Sono stati presi a campione diversi tipi di gruppi che in diversa maniera hanno a che fare con il tema della violenza sulle donne (dalle vittime sino agli operatori di settore).

Sono state intervistate in totale 40.000 donne, tra i 18 e il 74 anni di età, per opera di Ipsos MORI in collaborazione con l'Istituto per la prevenzione e il controllo del crimine affiliato alle Nazioni Unite (HEUNI) e l'Istituto di ricerca sul crimine e la giustizia interregionale delle Nazioni Unite (UNICRI). Il report è stato pubblicato il 5 marzo scorso, a seguito della riunione presso il Parlamento europeo, sul sito di FRA.

Nella stessa giornata l'eurodeputato svedese della Sinistra Unita e presidente della Commissione per i diritti della donna e dell'uguaglianza di genere, Mikael Gustafsson, si è reso disponibile su Facebook a dibattere assieme al pubblico internazionale il tema della violenza sulle donne.

Il Parlamento europeo ha inoltre organizzato per il 4 e 5 marzo un seminario dedicato ai giornalisti dal titolo "Donne e elezioni: cosa è cambiato?", occasione di dibattito sulla situazione delle donne in politica e nelle prossime elezioni europee che si terranno il prossimo maggio.

Infine, a partire da domani 8 marzo, la televisione franco-tedesca ARTE renderà possibile la visione in streaming e gratuitamente del film «Die Fremde» (When we leave) di Feo Aladağ, per tre mesi. Primo lungometraggio che racconta la storia di Umay, una ragazza tedesca di venticinque anni che abbandona Istanbul dove viveva e si era sposata per ritornare a Berlino, la sua città natale, convinta di trovare un ambiente sereno dove far crescere il suo bambino. Ma il suo arrivo inaspettato provocherà una serie di conflitti nella sua famiglia. Questo film ha vinto l'edizione 2010 del Premio LUX del Parlamento europeo e sarà disponibile nelle 24 lingue dell'Unione europea. Il film verrà proiettato su grande schermo l'8 marzo presso il Parlamento europeo, come dichiarato da Doris Pack, in un'intervista in cui annuncia la collaborazione tra Parlamento e ARTE in occasione della Giornata internazionale della donna.

Il video realizzato dal Parlamento europeo in occasione dell'8 marzo, dal titolo "Preventing violence against women. A challenge for all"

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea, nel quadro dei programmi di comunicazione del Parlamento Europeo. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto BeEU - 8 Media outlets for 1 Parliament

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