L'ambasciatrice tedesca a Skopje, Christine Althauser, ha dichiarato in una tavola rotonda tenutasi nella capitale macedone che servirebbero delle dimissioni per garantire indagini credibili in merito alle accuse di abuso di potere mosse dall'opposizione alla compagine governativa.

“Conseguenze politiche... sono inevitabili”, ha dichiarato lo scorso lunedì “e per conseguenze politiche intendo, ad esempio, le dimissioni come precondizione per ottenere indagini trasparenti ed imparziali”.

La scorsa settimana l'ambasciatore Usa in Macedonia, Jess Baily, ha chiesto alle istituzioni macedoni di indagare sugli abusi di potere di cui viene accusato il governo e – se necessario – rimuovere dal loro incarico chi ostacola il processo.

L'ambasciatrice tedesca ha aggiunto che l'atteggiamento governativo di ignorare le accuse mosse dall'opposizione stava iniziando ad irritare le diplomazie occidentali. La Althauser ha poi dichiarato che è “tragico” constatare tutte le mancanze macedoni elencate nelle relazioni annuali della Commissione europea – in tema di stato di diritto, magistratura, indipendenza dei media, processo elettorale – tutti elementi confermati poi dalle intercettazioni rese pubbliche dall'opposizione.

Sulla questione è intervento anche il Parlamento europeo che sta cercando di favorire il dialogo tra governo ed opposizione per superare la crisi politica in cui è bloccato il paese. Le consultazioni sino ad ora non hanno avuto alcun esito.

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