Quella della Commissione europea era una presa di posizione attesa dopo il viaggio a Kiev del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del presidente francese Emmanuel Macron, del primo ministro italiano Mario Draghi e del presidente romeno Klaus Iohannis. Ed è puntualmente arrivata venerdì scorso . La Commissione ha invitato i 27 leader Ue a concedere immediatamente lo status di candidato alla Moldavia e all'Ucraina in occasione del vertice UE del 23-24 giugno.
All'apice della propria espansione - tra il XIII e il XV secolo, Genova era una delle potenze dominanti non solo nel Mediterraneo orientale, ma anche nel Mar Nero. L'influenza della città si espandeva anche lungo le rive del fiume Dniester, nell'odierna Moldavia, dove venne fondato l'avamposto di Alchona, che gettò le basi all'odierna città di Soroca.
Il Partito Azione e Solidarietà (PAS) esce vittorioso dalle elezioni legislative anticipate tenutesi domenica in Moldavia. Il partito anti-corruzione e europeista della presidente Maia Sandu - che ha ottenuto il 49% dei voti - conquista la maggioranza assoluta dei 101 seggi in parlamento.
In Moldavia si avvicinano le elezioni politiche anticipate, previste per il prossimo 11 luglio, ed il Partito socialista (PSRM) cerca di portare il dibattito della campagna elettorale sul tema della famiglia: ha proposto una modifica costituzionale per vietare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Ieri Maia Sandu si è imposta al secondo turno delle elezioni presidenziali in Moldavia, superando nettamente il presidente uscente Igor Dodon. Ha ottenuto il 57,71% dei voti contro il 42,29% di Igor Dodon.
Al primo turno delle elezioni presidenziali tenutesi domenica primo novembre in Moldavia si è imposta di misura Maia Sandu, principale candidata dell'opposizione, contro il presidente uscente Igor Dodon.
Sei i candidati in lizza anche se a contendersi la presidenza saranno con tutta probabilità il presidente uscente Igor Dodon, del Partito dei Socialisti della Repubblica Moldova (PSRM), e l’ex premier Maia Sandu, leader del partito Azione e Solidarietà.
Secondo un'inchiesta di Balkan Insight, l'autoproclamata Repubblica di Transnistria, sostenuta da Mosca, sta utilizzando la pandemia di coronavirus per rafforzare il proprio confine con la Moldavia: una dozzina di villaggi amministrati da Chişinău si trovano attualmente isolati.
Il 6 settembre di due anni fa, in Moldavia, sette insegnanti delle scuole turche “Orizont”, nella capitale Chișinău ed a Ceadîr Lunga vennero fermati ed estradati verso la Turchia dalle autorità.
Il governo “anti-oligarchi” guidato da Maia Sandu e dal Blocco Acum, durato dal giugno al novembre 2019, sembra essere stato solo una breve parentesi non in grado di modificare lo status quo politico in Moldavia.
Nella primavera del 2016, uno studente di cinema, Victor Galusca stava esplorando un villaggio assonnato nella sua nativa Moldavia quando notò alcuni negativi fotografici tra le macerie di una casa abbandonata.
Il governo della premier filo-occidentale Maia Sandu è stato sfiduciato dal parlamento la scorsa settimana. Il presidente filo-russo Igor Dodon ha nominato al suo posto un euroscettico.
Con il 98% dei seggi scrutati, si profila in Moldavia la vittoria del Partito Socialista (PSRM) che si aggiudica il 31.36% dei voti, il blocco ACUM raggiunge il 26,43% dei voti mentre il Partito Democratico al governo è al momento al 23,81%
La Corte suprema della Moldavia ha confermato, lo scorso 25 giugno, l'annullamento dell'elezione a sindaco della capitale di Andrei Năstase. La decisione era stata presa da una corte di livello inferiore già lo scorso 19 giugno e da allora i sostenitori di Năstase sono in piazza ininterrottamente.
Lunedì 3 aprile il Presidente moldavo Igor Dodon e il direttore della Comunità economica eurasiatica, Tigran Sargsyan, hanno sottoscritto a Chișinău un “memorandum di cooperazione”, “evento storico” secondo il capo di stato moldavo.
Ieri dalla capitale Chișinău è partita una protesta contro il neoeletto presidente della Repubblica di Moldavia, Igor Dodon, che si è poi diffusa in un Flashmob in numerose città europee.
Domenica 30 ottobre si è tenuto il primo turno delle elezioni presidenziali in Moldavia. Era da vent'anni che i cittadini moldavi non si trovavano ad eleggere direttamente il loro capo di stato.
Nonostante le massicce proteste dell'opposizione davanti al Parlamento moldavo, il presidente Nicolae Timofti ha firmato il decreto che conferma Pavel Filip, del Partito Democratico, alla carica di primo ministro.
A due mesi dalla caduta del governo guidato da Valeriu Streleţ, la Moldavia non ha ancora un nuovo governo. Lunedì scorso sono stati solo 41 i deputati a votare la proposta del presidente del paese Nicolae Timofti di nominare Ion Sturza primo ministro: il quorum è stato mancato per ben dieci voti.
Domenica scorsa è stata prolungata di trenta giorni la detenzione provvisoria dell'ex primo ministro moldavo, Vlad Filat, accusato di corruzione e di coinvolgimento nella sparizione di 1 miliardo di dollari dalle tre banche principali del paese.
Per la quinta volta dagli inizi di settembre il collettivo “Dignità e Verità” ha chiesto ai moldavi, domenica scorsa, di scendere in piazza. E nella capitale Chișinău hanno manifestato decine di migliaia di persone.
La comunità bulgara che vive nel sud della Moldavia sta per vedere riconosciute giuridicamente le proprie specificità. Il parlamento di Chișinău ha infatti votato, venerdì 3 aprile, una proposta di legge che farebbe della Taraclia, area amministrativa in cui hanno la maggioranza, un “dipartimento nazional-culturale”.
Il 18 febbraio scorso il parlamento moldavo ha dato la fiducia al governo guidato da Chiril Gaburici. Il nuovo governo è stato votato dal partito Liberal-democratico, dal partito Democratico e dal partito Comunista.
In Moldavia si è votato ieri per le elezioni parlamentari. Con l'80% dei voti scrutinati i partiti pro-Ue sono dati al 44%, con un leggero vantaggio su quelli che invece sostengono maggiori legami con la Russia, che sono attorno al 40%.
Si è tenuta ieri l'audizione dell'austriaco Johannes Hahn, Commissario designato ai negoziati per l'allargamento e la politica di vicinato, presso il Pe. Questo Storify racconta le posizioni espresse da Hahn, il dibattito in seno alla Commissione esteri del Pe e le reazioni della Rete.
Anni fa si sono trasferiti a Londra per studiare cinema (Paolo) e fotografia (Cesare). Poi un lungo viaggio, seguendo la via della seta, a coronare il loro sodalizio. Ne è nato il documentario Routes, di cui abbiamo già parlato in passato.
Il vice primo ministro moldavo Eugen Carpov ha denunciato la campagna di “propaganda” che a suo avviso sarebbe stata avviata in Transnistria in modo da creare tensione nell'area.
I cittadini moldavi potranno presto viaggiare in tutto lo spazio Schengen senza richiedere il visto. La notizia è stata anticipata lunedì dal primo ministro moldavo Iurie Leancă e confermata oggi dalla formalizzazione della decisione adottata del Parlamento europeo da parte del suo Presidente Martin Schulz e del vice ministro degli Esteri greco - la Grecia ha la presidenza di turno dell'Ue - Dimitris Kourkoulas.