Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev hanno sottoscritto un accordo per bloccare la guerra in Nagorno Karabakh. La firma arriva dopo l'avanzata delle truppe dell'Azerbaijan che, dopo avere conquistato nelle ultime ore la città di Shusha, erano arrivate a pochi chilometri da Sepanakert, capitale dell'autoproclamato stato del Nagorno Karabakh.
“Dagli attacchi a Report alle querele temerarie. Chi ha paura dell’Articolo 21 della Costituzione?” è il titolo della conferenza che Articolo 21 ha organizzato online il 4 novembre con la partecipazione di diversi relatori e relatrici, tra giornalisti, avvocati, rappresentanti di enti quali FNSI e Usigrai.
“V come Vendetta”? No, “V come Vagina”. Questo il titolo di un libro illustrato di educazione sessuale recentemente pubblicato in Bulgaria e diretto principalmente a ragazze e giovani donne. Una pubblicazione che non è passata inosservata, provocando reazioni discordanti ed (ri)accendendo un dibattito che - nel paese - resta scomodo.
Al primo turno delle elezioni presidenziali tenutesi domenica primo novembre in Moldavia si è imposta di misura Maia Sandu, principale candidata dell'opposizione, contro il presidente uscente Igor Dodon.
Stamattina, dopo complicazioni respiratorie dovute al Covid-19, è morto a Podgorica il metropolita Amfilohije, leader della Chiesa ortodossa serba in Montenegro. Figura carismatica ed estremamente controversa, ha giocato un ruolo politico attivo fino alla fine.
Sei i candidati in lizza anche se a contendersi la presidenza saranno con tutta probabilità il presidente uscente Igor Dodon, del Partito dei Socialisti della Repubblica Moldova (PSRM), e l’ex premier Maia Sandu, leader del partito Azione e Solidarietà.
(Pubblicato originariamente da EastJournal ) Lo scorso 25 ottobre, in tutta l’Ucraina – ad eccezione dei territori occupati delle repubbliche di Donetsk e Luhansk e della penisola di Crimea – si sono svolte le elezioni amministrative: gli ucraini sono stati chiamati ai seggi per votare sindaci e consiglieri comunali e regionali. In seguito ai primi risultati, è già stata fissata la data per il secondo turno: a metà novembre i cittadini dovranno decretare il vincitore finale della corsa a sindaco in alcune grandi città – tra cui Kiev, Leopoli, Odessa e Dnipro.
Le elezioni politiche in Serbia si sono tenute lo scorso 21 giugno, da allora non è ancora stato formato il nuovo governo che dovrebbe essere guidato, come indicato dal presidente Vučić, dalla stessa premier uscente Ana Brnabić.
È accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsa, a Mitrovica sud. Contro la macchina di un giornalista investigativo kosovaro, Shkumbin Kajtazi, posteggiata davanti alla sua casa, sono stati esposi più colpi di arma da fuoco.