Zlatko Dizdarević, scrittore e diplomatico, analizza le ragioni per le quali il processo di adesione dei paesi dei Balcani occidentali rischia di restare un punto morto, impantanato in un dialogo tra sordi, e lancia l’allarme sui rischi che possono derivare da ambiguità e apparenze
La soluzione di Dayton non può essere un esempio per altre situazioni di conflitto, avendo comportato la distruzione della società bosniaca e il saccheggio delle risorse del paese
Non contano le vite di quelli che ha sepolto, non conta la giustizia. Il soldato Radovan è stato sacrificato agli interessi superiori della Serbia e dell'Europa, ed ora andrà a riposo. Tra l'eccitazione e l'amarezza di una notte insonne, Zlatko Dizdarević ricorda i suoi incontri con l'arrestato
Non contano le vite di quelli che ha sepolto, non conta la giustizia. Il soldato Radovan è stato sacrificato agli interessi superiori della Serbia e dell'Europa, ed ora andrà a riposo. Tra l'eccitazione e l'amarezza di una notte insonne, Zlatko Dizdarević ricorda i suoi incontri con l'arrestato
Scetticismo in Bosnia Erzegovina per il risultato elettorale in Serbia e preoccupazione per la composizione del nuovo governo. La maggioranza dei serbi non ha votato per l'Europa nonostante Belgrado, favorita da Bruxelles, abbia saltato la fila nel percorso di adesione europeo. Il commento di Zlatko Dizdarević
Il Parlamento della Bosnia Erzegovina approva finalmente un testo sulla riforma della polizia, funzionale al percorso di integrazione europea. Ma il Paese resta profondamente diviso grazie all'architettura istituzionale creata 13 anni fa a Dayton. Un'analisi a margine della recente visita di Richard Holbrooke
Lo scorso anno la Bosnia Erzegovina si è trovata a fare i conti con una delle più gravi crisi del dopoguerra. I leader politici locali e Bruxelles sono inclini all'ottimismo, ma non tutti la pensano così. Il commento del nostro corrispondente
Martedì 4 dicembre a Sarajevo è stato parafato l'Accordo di associazione e stabilizzazione con l'UE. Ufficialmente tutti si sentono dei vincitori, tanto i politici locali che i rappresentanti europei. I cittadini della BiH sembrano gli unici ad avere dubbi sull'euforia generale
Per la prima volta dopo Dayton in Bosnia Erzegovina si nomina la guerra. Nei negozi iniziano a scarseggiare la farina, lo zucchero e l'olio. La vera novità è che Bruxelles ufficialmente e severamente ha invitato Belgrado e Mosca a non immischiarsi negli affari interni della BiH
In Bosnia Erzegovina è in corso la più grossa crisi politica dalla fine della guerra. Una crisi creata da forze interne ed esterne al paese. Forse è giunto il momento di mettere finalmente in questione una situazione da tempo insostenibile
Secondo il leader religioso dei musulmani bosniaci la politica di Belgrado si sarebbe immischiata nelle questioni della Comunità islamica del Sangiaccato. Quali sono i retroscena della vicenda?
Dopo il semaforo verde per il Montenegro e quello giallo per la Serbia, lungo la via dell'UE la Bosnia si ritrova da sola, bloccata dal semaforo rosso. I politici locali non hanno alcuna intenzione di portare il paese nell'UE e l'UE non sa come reagire a questa situazione
In Bosnia con la necessità isterica di trasformare tutto in politica, persino là dove la politica proprio non c'entra nulla, si è sfiorato l'assurdo: addirittura i funerali diventano luogo di manipolazioni politiche, dove non c'è più rispetto né per le persone né per le consuetudini
Stanno per scadere gli ultimi giorni per l'accordo sulla riforma della polizia in BiH, condizione per il proseguimento del cammino europeo del paese. Integrazione o isolamento, questo è il dilemma davanti ai due leader bosniaci. Che si giocano la carriera politica
Grazie ad una dichiarazione del rappresentante americano in BiH, Raffi Gregorian, si ritorna a parlare delle relazioni della Bosnia Erzegovina con Al Qaeda. Le reazioni del leader bosniaci e la battaglia per il modello della riforma della polizia
La legittimazione del nazionalismo e di una politica tribale hanno portato la Bosnia allo stallo, in una crisi che ormai non interessa più nessuno. La questione della riforma della polizia e il ruolo delle leadership locali. Una malattia nel cuore dell'Europa
Le recenti iniziative pubbliche del capo della comunità islamica bosniaca, reis Ceric, provocano reazioni contrastanti nel paese. Le dichiarazioni sull'Islam in Europa, la visita ufficiale a Belgrado. Continuano le tensioni nella comunità islamica in Serbia
La sentenza della Corte di giustizia internazionale sul genocidio di Srebrenica non ha per nulla sorpreso gli analisti più lucidi e razionali. Un commento dal nostro corrispondente da Sarajevo
Il dibattito sulla prevista chiusura dell'Ufficio dell'Alto Rappresentante in Bosnia. Le possibili conseguenze di un disimpegno della comunità internazionale prima di aver avviato un processo di riforma del modello di Dayton. Dal nostro corrispondente
Grandi manovre per la formazione del nuovo governo in Bosnia Erzegovina, dopo la designazione a primo ministro del serbo bosniaco Nikola Spiric (SNSD). Guiderà una coalizione eterogenea in uno stato a misura di Frankenstein. L'analisi del nostro corrispondente