All'inizio dell'anno scolastico i ragazzi della Transnistria che frequentano scuole in lingue rumena non hanno potuto entrare nelle loro classi. Le autorità della repubblica separatista hanno infatti deciso di chiudere le scuole nelle quali si parla in rumeno e di imporre l'uso del russo
Alla vigilia delle elezioni municipali in Bosnia ed Erzegovina presentiamo, sul filo del confronto con le tornate precedenti, una panoramica della campagna elettorale, degli schieramenti e dei motivi di disaffezione dei cittadini per le elezioni
Sui Rodopi i villaggi conservano intatto il loro patrimonio culturale e naturalistico che gli abitanti cercano di valorizzare. Il legame con le tradizioni è molto forte, specialmente in occasioni particolari come i matrimoni.
Molto rumore nel paese delle aquile per le dichiarazioni del Governo olandese alla presidenza della Unione europea. La UE punta il dito su Tirana e sulla classe politica locale, colpevole del rallentamento del paese. Replicano politici e media
Termina la stagione estiva e con essa la stagione dei festival musicali, eventi di portata mondiale che aiutano la Serbia e Montenegro ad uscire dall'isolamento degli anni '90, favorendo lo sviluppo culturale su tutto il suo territorio
Una ricerca commissionata dalla missione OSCE in Croazia (OESS) mette in luce come la maggioranza dei rifugiati serbi in Croazia e di quelli croati in Bosnia Erzegovina non intenda tornare nelle proprie case. Un articolo tratto da Jutarnji List e tradotto da Leonardo Barattin.
Dopo la fine della Jugoslavia, molte città croate si sono trovate ad essere sui nuovi confini di Stato. Diversamente da altre esperienze europee di città o regioni transfrontaliere, questa posizione viene per lo più considerata come un inconveniente
Dopo sette anni di assenza dalla capitale albanese, il presidente kosovaro vi fa ritorno alla vigilia delle elezioni in Kosovo, previste per il 23 ottobre prossimo. Nella sua visita Rugova insiste sull'indipendenza della provincia
Il 9 settembre 1944 i comunisti presero il potere in Bulgaria. A distanza di sessant'anni questa data divide chi la festeggia perché simboleggia l'uscita dall'orbita nazista, da chi invece ricorda l'oppressione inflitta dal regime comunista
Domenica 19 settembre si terranno in Serbia le elezioni amministrative. Per la prima volta i sindaci saranno eletti in modo diretto. Un distacco dall'eredità centralistica socialista e un banco di prova per la gestione del potere locale
Il presidente del Parlamento Croato, Vladimir Šeks (HDZ), convoca il direttore della televisione pubblica minacciando la abrogazione del canone. Il tempo dedicatogli dal palinsesto televisivo sarebbe insufficiente. Reazioni nel Paese
Un tempo era parte dell'autoproclamata repubblica serba di Krajna. Ora è roccaforte del nazionalismo croato. Viaggio estivo tra lapidi commemorative e fotografie di criminali di guerra
La costruzione di un canale che colleghi il Danubio al Mar Nero rischia di distruggere l'ecosistema del delta del Danubio, patrimonio mondiale dell'UNESCO. La Romania si oppone al progetto, ma gli interessi economici ucraini sembrano preponderanti
Le ong che operano nei Balcani ricevono consistenti finanziamenti per le attività di formazione. Di fronte alla crescente offerta di corsi formativi, Risto Karajkov, nostro corrispondente dalla Macedonia, si interroga sulla loro utilità
Proponiamo una breve scheda con un aggiornamento sulla situazione di rifugiati e sfollati interni in Bosnia Erzegovina. Così faremo per ogni Paese della penisola balcanica
Il 4 settembre l'Albania batte la Grecia 2 a 1, partita valevole per la qualificazione ai mondiali del 2006. Gli Albanesi di tutto il mondo festeggiano la vittoria, ma in Grecia le cose finiscono male e si riaccendono tensioni latenti tra i due paesi
L'attività inquinante delle datate centrali elettriche di Dardhishte ha costretto metà della popolazione a lasciare il villaggio. E chi non può andarsene è condannato ad ammalarsi per le sostanze tossiche presenti nell'aria. Un articolo tratto da IWPR e tradotto a cura dell'Osservatorio sui Balcani.
Dopo l'emergenza Kossovo, l'Albania non ha più dovuto affrontare la stessa terribile crisi umanitaria, ma non per questo il problema dei rifugiati può considerarsi risolto. La legislazione in materia non sembra molto efficacie nel garantire i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Inoltre sono ancora tanti gli albanesi che, preoccupati per la loro sicurezza, lasciano il paese e fanno domanda di asilo all'estero. Come ha affrontato l'Albania il problema dei rifugiati negli ultimi anni?
Sono passati ormai quasi 10 anni da quando centinaia di migliaia di serbi della Croazia furono espulsi dallo Stato. La situazione ora è molto diversa. Tuttavia i membri della comunità serba, ancora rifugiati all'estero, incontrano molti ostacoli nel ritorno alle proprie case, prima di tutto la persistente ostilità di parte della comunità croata. Come affronta quindi il governo croato tale problematica? E quali tutele predispone per i rifugiati o per i richiedenti asilo in Croazia?
L'emergenza rifugiati in Macedonia si è ormai calmierata. Gran parte dei rifugiati scappati dal Kossovo hanno fatto ritorno a casa ed il conflitto del 2001, tra il governo macedone e la comunità albanese, si è da tempo concluso. Rimangono però alcuni problemi. Gli sfollati interni sono uno di questi. Poi vi sono le inadeguatezze delle procedure per l'asilo e le scarse condizioni in cui vengono ospitati i richiedenti asilo