Lepa Mladjenovic, presidentessa dell'associazione per i diritti delle lesbiche - Labris, descrive la situazione delle persone omosessuali in Serbia, il diffuso atteggiamento patriarcale, le differenze con la Croazia, l'orientamento dei media
La estrema destra croata attacca la politica filo europea e di cooperazione con il Tribunale dell'Aja del Primo Ministro Sanader. "I Croati potrebbero vivere meglio fuori dalla UE", dichiara l'HIP. Migliaia di manifesti contro il governo.
In Bulgaria è in atto in questi giorni un forte scontro tra chiesa ortodossa ufficiale ed un Sinodo alternativo nato dopo il crollo del comunismo. Vania Angelova, nostra corrispondente, ne descrive i retroscena.
Una rassegna sulla partecipazione del cinema balcanico al Festival di Karlovy Vary (Rep. Ceca) e una intervista al regista croato Vinko Bresan ("Marshal Tito"; "Come è cominciata la guerra sulla mia isola"; "I testimoni").
In questi giorni è esploso il caso del traffico di minori dalla Bulgaria. Ma il problema trafficking coinvolge tutti i Balcani. Un aggiornamento sulla situazione in Romania, ad un anno dal nostro dossier dedicato al tema
Blaškić, generale croato bosniaco, era stato condannato a 45 anni per crimini commessi nella Bosnia centrale, incluso il massacro di Ahmići. Responsabili erano in realtà i quadri dell'HDZ bosniaco. In collegamento diretto con Tuđman
Tanya Mangalakova, nostra corrispondente dalla Bulgaria, ha ripetuto, a distanza di un anno, un viaggio in Kossovo. Ha incontrato i Gorani, un popolo slavo musulmano che parla un particolare dialetto regionale. Pubblichiamo il suo reportage
Tanya Mangalakova, nostra corrispondente da Sofia, interviene sulla vicenda legata alla scissione interna alla chiesa ortodossa bulgara con una esaustiva cronaca di quanto avvenuto in questi giorni
Il Paese ha contribuito alla ricostruzione del Ponte di Mostar, distrutto nel 1993 dall'artiglieria croata, ma la sottile arcata di pietra proietta ancora la propria ombra su Zagabria. Dissidio Mesic-Sanader in occasione della inaugurazione ufficiale
Nostra intervista a Teofil Pančić, editorialista del settimanale belgradese "Vreme", in occasione dell'uscita del suo libro "Boscimani urbani": il futuro della Serbia tra clericalismo, nazionalismo e società civile
Il 25% degli incidenti sul lavoro in Bulgaria nel 2003 si sono verificati nell'impianto siderurgico Kremikovtzi. La privatizzazione è stata un fallimento ma la chiusura dell'azienda lascerebbe a casa 7930 persone.
La incredibile vicenda di un giornalista condannato al carcere per diffamazione, fermato all'ingresso del penitenziario dall'intervento del Ministro della Giustizia che ne paga la cauzione. La solidarietà dei colleghi, la corruzione del sistema.
La LNM, gruppo anglo-indiano con sede alle Antille Olandesi, ha acquisito l'intero sistema di produzione di acciaio del Paese, terzo più grande kombinat della ex Jugoslavia, subentrando allo Stato senza pagarne la proprietà: una privatizzazione da nababbi
Si è da poco concluso il festival EXIT di Novi Sad. Tra i festival più "mega" d'Europa. Per Ilija Petronijevic EXIT è l'unica via d'uscita della Serbia dal suo passato. La si deve però varcare turandosi il naso.
Lo scorso 28 e 29 giugno ad Istanbul si è riunito il Consiglio Atlantico. Le porte dell'Alleanza sono però rimaste chiuse all'Albania, il Paese più filo-USA dell'intera penisola balcanica.
Dalla rivoluzione dell'89 è la prima volta che le elezioni locali assumono così tanto peso. Non solo perché nel novembre prossimo si voterà anche per il Parlamento, ma anche perché iniziano a farsi sentire gli effetti del decentramento amministrativo.
Prosegue la pubblicazione degli articoli del nostro dossier sull'omosessualità nei Balcani con questa descrizione dell'omosessualità in Albania. Attraverso ricerche e sondaggi si evince che la società albanese è impreparata per affrontare questo tema
Osmo Lipponen, ambasciatore OSCE in Albania, termina il suo incarico con un anno di anticipo. E sono in molti a Tirana a non voler nascondere la gioia ...
Su quella montagna i russi sconfissero l'esercito ottomano e la Bulgaria ottenne l'indipendenza. Ora la proposta di ricordare, sul monumento dedicato ai caduti russi e bulgari, anche i caduti nemici fa gridare molti allo scandalo.