Otpor, il famoso movimento che ha avuto un ruolo determinante nella caduta del regime di Slobodan Milošević, ha cessato di esistere. Tuttavia dalle sue ceneri germogliano altri movimenti che hanno intenti simili ed esportano l'esperienza di Otpor in altri paesi
Fallito il controverso referendum sull'abrogazione della nuova legge sul decentramento amministrativo, varata dal governo all'inizio di quest'anno. I motivi vanno rintracciati nella scarsa affluenza alle urne e nell'improvviso riconoscimento degli USA del nome "Repubblica di Macedonia"
Il Ministero degli Esteri coinvolto nell'ennesimo scandalo finanziario. Incerta la reazione del Premier Sanader, mentre il Paese è in piena campagna elettorale per le presidenziali, previste per il 2 gennaio. La cronaca dei fatti dal nostro corrispondente
L'Albania ha accolto con molto favore la rielezione del presidente americano George W. Bush. Un'accoglienza calorosa, condivisa da gran parte della stampa locale. L'Albania sembra però non schierarsi con Repubblicani o Democratici ma piuttosto con gli USA. Sempre.
Non è solo terra d'emigrazione. In Bulgaria sono sempre più numerose le comunità di cittadini provenienti dal sud del mondo. Non si tratta solo di un primo passo verso l'Europa. In molti in Bulgaria avvaino veri e propri progetti di vita. Tra le comunità più numerose quella cinese.
Vi passano i corridoi 4, 7, 8, 9 e 10. La Bulgaria sta divenendo un importante snodo per il collegamento tra le diverse regioni del continente e per la loro naturale proiezione verso l'Asia e il Medio Oriente. Una panoramica sui progetti principali "in cantiere"
Da una parte la coalizione del premier uscente Adrian Nastase, vestiti raffinati e linguaggio tecnocratico; dall'altra l'attuale sindaco di Bucarest, Traian Basescu, modi colloquiali e più spesso la maglietta che non la camicia. Sarà uno di loro con tutta probabilità il prossimo Presidente rumeno e sarà una delle coalizioni che guidano a governare il Paese per i prossimi 4 anni.
Dopo i bombardamenti NATO Shqipe Habibi, kossovara, aveva iniziato a lavorare per l'OSCE nel suo Paese. Poi, per le Nazioni Unite, era stata mandata a Timor Est ed infine in Afghanistan. Dove, lo scorso 28 ottobre, è stata rapita.
Ancora incerta la data delle prossime elezioni. I sondaggi confermano l'ampio vantaggio dell'attuale presidente, Stipe Mesić, sostenuto dai socialdemocratici. La Unione Democratica Croata, tuttavia, ha presentato il proprio candidato, e gli osservatori non escludono sorprese
Alla vigilia del referendum macedone, nel quale è in questione la nuova legge sul decentramento amministrativo, il premier albanese Fatos Nano interviene dal lago di Ohrid, per mettere in guardia Skopje dai pericoli cui andrebbe incontro se il referendum dovesse passare
Il 7 novembre in Macedonia si terrà il controverso referendum sulla abrogazione della nuova legge sul decentramento. Favorevole l'opposizione, contrari sia il governo che la comunità internazionale, secondo la quale il Paese rischia di far ritorno al passato
Ancora bufera sulla costruzione della centrale idroelettrica di Buk Bijela, grazie alla quale verrebbe sommersa una parte del canyon sul fiume Tara. In attesa che il parlamento adotti la dichiarazione sulla difesa del Tara, le ONG, l'opposizione e un partito della coalizione di governo, alzano la voce
Ad inizio secolo il Narodni Dom di Trieste era il simbolo dell'attività culturale della minoranza slovena a Trieste. Poi il rogo, nel 1920, appiccato dai fascisti. In questi giorni è stato inaugurato un Centro Informativo Sloveno, chiamato proprio "Narodni Dom". Non solo un ideale passaggio di consegne tra passato e presente, riportando nell'ambito della comunità slovena di Trieste uno spazio nell'edificio che le era proprio, ma anche il desiderio di aprire alla città e al mondo una finestra sul mondo sloveno.
Durante la recente visita del presidente greco Stefanopulos in Albania si è riaccesa l'annosa questione della Cameria, regione al nord ovest della Grecia un tempo abitata da albanesi, spesso fonte di tensione fra i due stati confinanti
Sono parecchi i dilemmi coi quali la comunità serba del Kosovo e la Belgrado ufficiale si devono confrontare. Il boicottaggio non sembra aver favorito nessuno, anzi sembra aver sollevato una serie di questioni di non facile soluzione
La Romania ce l'ha fatta. Ha ricevuto dalla Commissione Europea l'attestato di "economia di mercato funzionante". Un passo verso l'integrazione in Europa. Ma anche in Europa non sarà facile: i prezzi cresceranno, i salari - che hanno attirato molte imprese straniere - rischiano di restare al palo.
Secondo le statistiche ufficiali, nel Paese aumentano eroina e dipendenze. Nascono le comunità di recupero. La storia di un tossicodipendente diventato prete, e della associazione italiana "Cenacolo"
Dalle carceri di Enver Hoxha, alla crisi delle piramidi. Dall'infanzia passata tra le forti contraddizioni dell'intellighenzia albanese, alla solitudine intellettuale patita nell'Albania che con euforia ha aperto al capitalismo. La pubblicazione di una lunga ed affascinante intervista a Fatos Lubonja, premio Moravia 2002 e uno degli intellettuali albanesi più lucidi e stimolanti.
Ai tempi di Tito i cittadini dell'ex Jugoslavia viaggiavano quasi ovunque senza necessità di richiedere un visto. Ora i tempi sono cambiati e con l'oramai prossimo ingresso UE di Romania e Bulgaria anche la libertà di movimento all'interno della penisola balcanica risulterà fortemente limitato. Il punto di vista bulgaro.
Sabato in Kossovo si è votato. La Comunità Internazionale sottolinea la mancanza di incidenti e che tutto si è verificato in piena tranquillità. Restano però le inquietudini legate al boicottaggio in massa della comunità serba e le speranze dello sviluppo di una dinamica, sino ad ora assente, governo-opposizione.