Prosegue la pubblicazione degli articoli del nostro dossier sull'omosessualità nei Balcani con questa descrizione dell'omosessualità in Albania. Attraverso ricerche e sondaggi si evince che la società albanese è impreparata per affrontare questo tema
Osmo Lipponen, ambasciatore OSCE in Albania, termina il suo incarico con un anno di anticipo. E sono in molti a Tirana a non voler nascondere la gioia ...
Su quella montagna i russi sconfissero l'esercito ottomano e la Bulgaria ottenne l'indipendenza. Ora la proposta di ricordare, sul monumento dedicato ai caduti russi e bulgari, anche i caduti nemici fa gridare molti allo scandalo.
Un disboscamento indiscriminato. Lo stanno subendo le foreste della Romania. La maggior parte del legname viene poi indirizzato all'estero tramite canali illegali.
Una giornata di approfondimento per discutere della Bosnia di Dayton. Il delicato e complesso assetto istituzionale del Paese, il ruolo della comunità internazionale e dei politici locali, i rischi di instabilità alla luce dei recenti scontri nel Kossovo
E' stata per anni l'unica finestra sul mondo e sulla cultura cosmopolita che i giovani di Skopje hanno avuto. Le sue frequenze sono state ora oscurate dalle autorità macedoni.
La comunità LGBT in Serbia vive in una sorta di libertà condizionata, i politici sono riluttanti a invitare lesbiche, gay, transessuali e transgender al voto, la parte conservatrice della società serba li vorrebbe persino eliminare o far curare
Un legale di Skopje, ex giornalista, annuncia in pubblico una storia incredibile: funzionari della NATO e del Tribunale dell'Aia avrebbero pagato dei testimoni per fornire prove false sui crimini di guerra nel 2001. Da Skopje la nostra corrispondente
Da una parte i media kossovari, dall'altra il TMC, organismo internazionale che regolamenta e monitora i media locali agendo per migliorare la loro professionalità. Un dibattito sulla libertà d'informazione nella travagliata Provincia del sud est Europa
A Sofia e tra le élites artistiche ed intellettuali dichiararsi omosessuali o lesbiche non è un problema come in passato. Ma nel resto del Paese avere orientamenti sessuali 'non ortodossi' è un problema.
È bufera tra gli organi della stampa albanese, gli editori e la classe politica. Al centro dello scontro una nuova proposta di legge sul conflitto di interessi, tesa a regolare il rapporto fra editoria, politica ed economia
Due anni fa il Parlamento ha eliminato dal proprio codice penale un articolo che puniva i rapporti omosessuali. Un primo passo. Ma il 40% dei romeni pensa ancora che le comunità gay non dovrebbero avere diritto di cittadinanza in Romania.
Rimpianto di una migliore qualità della vita e espressione di appartenenza ad un comune milieu culturale, la jugo-nostalgia esula da una sfera unicamente politica e coinvolge vecchi e giovani. Che ora dicono: "Era meglio".
La Telekom macedone, privatizzata tre anni fa, ha ulteriormente innalzato le tariffe. Un rincaro reso possibile dalla sua situazione monopolista. Colpiti anche gli utenti Internet. Le associazioni: "Poi si afferma di voler diminuire il digital divide ...".
I magistrati della regione di Sofia denunciano: basta con le pressioni dell'esecutivo. Ma i media sottolineano come anche tra le toghe dilaghi la corruzione. La riforma della giustizia bulgara: un macigno sulla strada verso l'UE.
Lunedì scorso sono stati arrestati i responsabili di EXIT, uno dei maggior festival musicali di tutti i Balcani, con l'accusa di non aver pagato tutte le tasse sui biglietti venduti, accusa che suona un po' pretestuosa. Commento di un nostro collaboratore
Con un anno esatto di anticipo sulla data prevista delle elezioni albanesi, vengono sfidati i due leader della politica locale. Contro Berisha e Nano, scendono in campo il principe Leka Zogu I e Ilir Meta con un proprio partito
Secondo sondaggi ufficiosi, i Serbi di Vukovar sarebbero ora maggioranza, in grado di vincere le prossime amministrative. Reazioni dell'HDZ locale, che chiede un censimento speciale. Nostre interviste in una città che vive con due verità differenti.
Un recente rapporto UNICEF denuncia lo sfruttamento del lavoro minorile in Romania. Una vera e propria piaga. Ragazzini e ragazzine di 12-13 anni obbligati a lavorare per 3 euro al giorno.