Una tesi di laurea analizza il conflitto 1992-1995 in Bosnia Erzegovina dal punto di vista delle strategie militari e delle forze armate. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Dall’inizio dell’anno la Georgia può essere definita come un paese interrotto: interruzione dei processi politici interni, interruzione dei negoziati per la pace seguiti alla guerra del 2008, e richiesta di interruzione della carcerazione dell’ex presidente Saakashvili
Dal 2014 ad oggi nella capitale ucraina sono state rinominate circa 500 strade. Molte di queste hanno cambiato nome nel 2022, dopo l'aggressione militare da parte della Russia. Riferimenti storici e personaggi ucraini e occidentali stanno prendendo il posto di quelli russi
Il prossimo 14 maggio i cittadini albanesi sono chiamati alle urne per le elezioni amministrative. E - più che in passato - devono preoccuparsi dell’uso da parte dei partiti politici dei propri dati personali
Il parlamento della Republika Srpska ha approvato in prima battuta un disegno di legge per la modifica del codice penale che prevede la reintroduzione del reato di diffamazione. Ora sessanta giorni di dibattito pubblico e poi ritorna in assemblea. Un pericoloso passo indietro per la libertà di espressione
Lo scorso 22 marzo la Presidente moldava Maia Sandu ha promulgato una nuova legge che sostituisce, come lingua ufficiale del paese, il “moldavo” con il romeno
Il 17 marzo scorso è venuta a mancare la scrittrice Dubravka Ugrešić. Pubblichiamo la traduzione italiana di un suo saggio che lei stessa ha letto all'incontro "Musealizzazione della Jugoslavia" nel 2018 presso il Dom omladine di Belgrado
In Macedonia del nord, la composizione dell’esecutivo è nuovamente cambiata. L’obiettivo del premier socialdemocratico Dimitar Kovacevski è portare a casa le riforme costituzionali necessarie per rilanciare la corsa all’UE entro le prossime elezioni del 2024
La "marenda" è uno spuntino operaio cucinato e consumato nelle fabbriche o nei campi a metà mattinata. Una tradizione culinaria dalmata che si sta perdendo, facendo eco alla deindustrializzazione della Croazia. Allo stesso tempo il marketing turistico la sta recuperando in nome di valori "autentici"
Una vicenda che ha visto coinvolta una studentessa di una scuola di Lubiana rappresenta l’ennesimo segno della xenofobia più o meno latente che esiste nella società slovena
A Cherso e nella vicina Lussino sono molti i progetti di sviluppo territoriale che si riescono a promuovere grazie al sostegno dell’Unione europea. Ma niente si potrebbe fare senza chi ha a cuore il futuro delle comunità locali
Le comunità energetiche sono progetti che vedono i cittadini associarsi sia come produttori che consumatori di energia pulita a livello locale. Ve ne sono già molte, anche nel sud-est Europa. Potrebbero essere sostenute dalla politica di coesione Ue, ma non è ancora così
In Georgia, dopo che il governo ha avanzato la proposta della cosiddetta "legge russa", ovvero della necessità per ong e media di registrarsi come "agenti stranieri" se finanziati dall'estero, il mondo dell’associazionismo ha cambiato passo verso il governo e la maggioranza
Il 18 marzo il presidente serbo Vučić e il primo ministro kosovaro Kurti si sono incontrati a Ohrid. Pochi i progressi ma intanto, a Belgrado, misteriosi manifesti sono stati affissi contro chi contesta la linea del governo e i partiti di destra sono scesi in piazza
Domenica si sono tenute le presidenziali in Montenegro. In testa Milo Đukanović con il 35% dei voti, ma non ha alcuna riserva di voti per il secondo turno, previsto per il 2 aprile, dove affronterà Jakov Milatović, il candidato del movimento Europa Ora
"Quello di Kaplan non è un viaggio marinaresco, non c’è interesse per le acque adriatiche ma per le terre liminari, per le città adriatiche". Per la nostra rubrica "Sguardi adriatici" una recensione di "Adriatico. Un incontro di civiltà" di Robert D. Kaplan
Ilya, studente all’Università federale di Kazan (Russia), dopo aver manifestato più volte contro la guerra in Ucraina per non essere di nuovo arrestato fugge e arriva in Serbia, dove ha proseguito a manifestare contro la guerra. La testimonianza, raccolta a Belgrado da Chicco Elia
La Georgia ha già vissuto la sua rivoluzione "colorata" e fu venti anni fa. Fu chiamata "rivoluzione delle Rose" quella che portò al potere Mikhail "Misha" Saakashvili. Un commento