Giorgio Comai ita eng bhs

Giorgio Comai - ricercatore senior

Dottorato alla Dublin City University, master interdisciplinare in Ricerche e studi sull'est europeo (Mirees), laurea in Scienze politiche all'Università degli Studi di Bologna. Esperto di questioni post-sovietiche, ha pubblicato in particolare in relazione agli stati de facto nella regione. È membro del direttivo di Asiac - Associazione per lo Studio in Italia di Asia centrale e Caucaso. Si interessa di metodi per l'estrazione e l'analisi di contenuti testuali disponibili in rete, ed ha creato un pacchetto di text-mining per il linguaggio di programmazione R. Parla correntemente russo e romeno. Lavora per Osservatorio dal 2009. 


Articoli di Giorgio Comai

Il caso Sharipov e le carenti tutele al diritto d'asilo

06/07/2011 -  Giorgio Comai

Anvar Sharipov, un cittadino russo proveniente dal Daghestan, ha da poco ottenuto lo status di rifugiato. La sua dovrebbe essere una storia scontata, ma purtroppo non lo è affatto. Al contrario, la vicenda di Sharipov evidenzia importanti carenze nella tutela del diritto d'asilo in Italia

Arrestato il presunto assassino di Anna Politkovskaja

01/06/2011 -  Giorgio Comai

Rustam Machmudov, accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio di Anna Politkovskaja, è stato arrestato ieri in Cecenia presso l'abitazione dei suoi genitori. Sono però in molti a dubitare che questo porterà all'individuazione dei mandanti dell'omicidio

Maradona, Baresi, Vieri... tutti in Cecenia

09/05/2011 -  Giorgio Comai

Per l'inaugurazione del nuovo stadio di Grozny, capitale della Cecenia, previsto l'arrivo di grandi ex del calcio internazionale. E non è una novità, in questa martoriata regione del Caucaso. Quando il calcio non è sport ma propaganda

Oksana Chelysheva, una voce per l'amicizia russo-cecena

06/04/2011 -  Giorgio Comai

La società russa oggi teme i ceceni, proprio come li temeva nel 1999 quando è cominciata la seconda guerra cecena. L'inconsistenza delle politiche del Cremlino nel Caucaso, il “nichilismo della legalità” che domina nella regione, il ruolo della donna in Cecenia oggi in quest'intervista a Oksana Chelysheva

Nato in URSS

29/03/2011 -  Giorgio Comai

Vasile Ernu, nato nella Moldavia sovietica, attualmente vive e lavora in Romania. Il suo libro d'esordio Nato in URSS è divenuto ben presto un caso editoriale, ottenendo successo di mercato e riscontri positivi anche fuori dalla Romania. Un viaggio tra luoghi e situazioni alla scoperta degli aspetti meno noti della vita dell'homo sovieticus. Nostra recensione

Lo strano caso di Anvar Sharipov

09/02/2011 -  Giorgio Comai

Anvar è un uomo di 35 anni. È stato fermato il sei gennaio scorso, senza documenti, alla stazione di Venezia Mestre e subito trasferito al Centro di Identificazione ed Espulsione di Gradisca, in provincia di Gorizia. A prima vista un caso come tanti di immigrazione illegale. A prima vista

Mosca, attentato all'aeroporto

25/01/2011 -  Giorgio Comai

Un attentato terroristico ha colpito ieri pomeriggio il più trafficato aeroporto di Mosca, il Domodedovo. 35 le vittime, oltre 100 i feriti. Nessuna rivendicazione, ma per il momento non esistono piste alternative a quella caucasica. Una nostra analisi pubblicata su Il Riformista

Intervista a Vera Politkovskaja

31/12/2010 -  Giorgio Comai

Vera Politkovskaja, figlia della giornalista Anna Politkovskaja uccisa nell'ottobre 2006, racconta in quest'intervista ad Osservatorio di come Anna è ricordata nel suo Paese, di come sono state condotte le indagini e di come la comunità internazionale ha reagito a questo omicidio che per Vera è prima di tutto una tragedia personale

Nazionalismo anti-caucasico a Mosca

20/12/2010 -  Giorgio Comai

L'uccisione di un tifoso dello Spartak Mosca per mano di un giovane di origine caucasica ha dato il via a un'ondata di proteste a Mosca e altre città russe. Slogan nazionalistici ed espressioni di odio per le persone provenienti dal Caucaso sono al centro delle manifestazioni

Georgia, a scuola dai blogger

23/11/2010 -  Giorgio Comai

Il governo di Tbilisi ha invitato a proprie spese mille madrelingua inglese per insegnare questa lingua nelle scuole georgiane. Il risultato? Decine di blog e qualche scandalo. Ma il progetto continua. E si apre agli italiani