La città croata di Fiume/Rijeka nel 2020 sarà per dodici mesi al centro della scena culturale europea.
Con lo slogan “Fiume - Porto della diversità”, la città pone l'accento sulla diversità seguendo tre tematiche che guardano al suo passato, ma ancora di più al suo futuro: l’acqua, il lavoro e le migrazioni.
Sono trascorsi vent'anni da quando il geografo Eugenio Turri ha avviato la monumentale trilogia narrativa e fotografica intitolata “Adriatico Mare d'Europa”. Oggi, che le guerre sono terminate ma le riappacificazioni sono difficili e che l'Adriatico non è ancora un mare d'Europa ma è un bene comune europeo, riprendiamo e aggiorniamo - grazie alla collaborazione con Fabio Fiori - il racconto dei mille paesaggi che lo compongono.
Tra il 23 ed il 26 maggio 2019 nei 28 paesi dell'Unione europea si svolgono le votazioni per l'elezione del Parlamento europeo. Un appuntamento importante che in questo dossier guardiamo dal punto vista dell'est Europa e con approfondimenti anche sui dati, grazie al nostro progetto di datajournalism EDJNet
Le città dei Balcani sono tra quelle dove si respira l'aria più inquinata d'Europa. Un problema aggravato dalla lentezza con cui le istituzioni stanno prendendo coscienza della gravità della situazione. Un dossier di OBCT
Il 18 luglio 1992 da Sarajevo sotto assedio partì verso l'italia un convoglio di bambini. 46 tra quelli prelevati dall'orfanotrofio di Bjelave, non sono mai rientrati in Bosnia: sono stati dati in adozione, nonostante genitori biologici in vita. Una tragica storia, riemersa dal buio
Il 7 ottobre 2018 i cittadini della Bosnia Erzegovina sono chiamati a votare per le elezioni parlamentari e presidenziali. A dominare la scena di questa tornata elettorale sono i partiti connotati su base etnica, mentre le forze cosiddette “civiche”, ovvero quelle si proclamano rappresentanti di tutti i cittadini indipendentemente dall’appartenenza etnica, rimangono ai margini.
Analisi, notizie e sondaggi nel nostro dossier
Cinque anni fa, il 1 luglio 2013, la Croazia entrava a far parte dell'Unione europea. Obiettivo storico per un paese uscito fortemente segnato dai conflitti degli anni '90. Ma cosa hanno significato questi 5 anni per il paese? In questo dossier, curato per l'occasione, diritti civili e politiche sulla memoria; la politica nei confronti di rifugiati e richiedenti asilo; Europa, disparità sociali e sviluppo; video ed infografiche. E molto altro.
Da quando è arrivato al potere nel 2013, il governo di Edi Rama ha condotto una guerra contro i traffici di droga nel suo paese. Cinque anni di sforzi accompagnati però da molte ombre e altrettanti scandali.
Ad oggi, Tirana assicura di aver chiuso con la produzione di marijuana, ma le autorità italiane continuano ad intercettare crescenti carichi in arrivo dall’Albania e assicurano che la cannabis albanese sequestrata non ha più di sei mesi di vita. Un dossier
Sono passati due anni dall’accordo UE-Turchia che ha ufficialmente chiuso la “Rotta balcanica”, il percorso compiuto da migranti provenienti soprattutto da Siria, Iraq e Afghanistan per raggiungere il Nord Europa passando attraverso la Grecia, la Macedonia, la Bulgaria, la Serbia, la Croazia e la Slovenia. Il flusso di persone in movimento però non si ferma e le rotte prendono strade nuove e sempre più pericolose per chi è disposto a tutto in cerca di una vita migliore in Europa. Ripercorriamo alcune di queste tragiche tappe attraverso le tavole illustrate di Giorgio Romagnoni. Le storie sono pubblicate in collaborazione con http://www.ilproblemadeglialtri.it/
La Cina ha (ri)scoperto il sud-est Europa. Per Pechino i Balcani sono oggi l'approdo naturale in Europa della nuova "Via della Seta": da qui l'interesse soprattutto alle infrastrutture, come il porto del Pireo in Grecia e la ferrovia Belgrado-Budapest. Un rischio o un'opportunità per l'Ue e i governi locali? Il dibattito è aperto.
Lunedì 24 luglio è iniziato in Turchia il processo a 17 giornalisti di Cumhuriyet (“Repubblica”), storico giornale d’opposizione accusato dalle autorità giudiziarie turche di sostegno ad attività terroristiche. Dopo il tentato golpe dell’estate 2016, i media del paese vivono sotto una pressione crescente. I giornalisti di Cumhuriyet non sono né i primi né gli unici ad aver conosciuto il carcere, ma il processo che ha colpito questa testata assume un valore simbolico, perché racconta alla comunità internazionale l’involuzione di un paese formalmente candidato ad entrare nell'Unione europea, nel quale oggi sono a rischio le fondamenta stesse della libertà di espressione. In questo dossier i materiali per approfondire l’intera vicenda
Il prossimo 12 luglio Trieste ospiterà il summit annuale dei Balcani Occidentali. Il vertice è parte del “processo di Berlino”, iniziativa politico-diplomatica che mira a rilanciare il progetto di integrazione europea dei Balcani occidentali in un momento critico sia per la regione candidata che per la stessa Ue. L’iniziativa multilaterale prevede la partecipazione dei rappresentanti di sei Paesi balcanici - Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Macedonia, Albania - e degli Stati membri dell'Ue, tra cui l'Italia e le figure chiave dell’Ue. In parallelo al vertice intergovernativo si terrà a Trieste, nelle date dell’11 e 12 luglio, il Forum della società civile, che rappresenta un’opportunità di coinvolgimento e confronto fra le organizzazioni della società civile italiana e del Sud Est Europa.
Il 2 aprile 2017 in Serbia si sono tenute le elezioni presidenziali. Il primo ministro e leader del Partito progressista serbo Aleksandar Vučić ha dominato la tornata elettorale, imponendosi al primo turno con il 55% dei voti. Nei giorni successivi migliaia di persone sono scese in piazza nella capitale belgrado e in molte altre città per protestare contro la sua vittoria, viziata a loro avviso dall’assenza di reale democrazia nel paese e dal quasi totale controllo dei media della maggioranza di governo
Il 25 marzo 1957 vennero firmati i Trattati di Roma, atto di nascita di quella che è oggi l’Unione Europea. A 60 anni di distanza, in questo dossier, guardiamo al progetto europeo dal sud-est Europa.
I paesi del sud-est Europa sono all'avanguardia in Europa per quanto riguarda la legislazione in merito al diritto all'accesso alle informazioni pubbliche e alla trasparenza. Ma la realtà sul campo è diversa e i giornalisti locali denunciano gravi difficoltà nell'ottenere da enti e istituzioni le informazioni che sarebbero loro dovute per legge. In questo dossier gli approfondimenti pubblicati dalla rete dei nostri media partner del progetto ECPMF e resi disponibili da OBCT in italiano
Una serie di approfondimenti che OBC Transeuropa - nel contesto del progetto European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF) - dedica a quelle realtà che operano per un giornalismo di qualità capace di portare a maggiore democrazia e diritti nelle società europee
La Moldavia ha da poco festeggiato 25 anni di indipendenza. Un'occasione per fare una sorta di “punto” sul paese, senza pretese di esaustività e in maniera aperta e non-sistematica. Per dar voce a chi vive le problematiche di questa repubblica est-europea “dall'interno”, o perché se ne occupa quotidianamente o perché le ha attraversate in profondità. Ne è uscito un ritratto variegato che abbiamo sintetizzato in forma di “abecedario”.
L'8 ottobre 2016 i cittadini georgiani sono chiamati a eleggere il nuovo parlamento. Si tratta di un momento importante per il paese transcaucasico. In questo dossier seguiamo il percorso della Georgia verso il voto
Questione rifugiati e trattative con l'Unione europea, conflitto con il PKK, guerra in Siria, rapporti difficili con la Russia, ruolo nel rebus di Cipro. La Turchia al centro di uno speciale realizzato da OBC in collaborazione con la rivista "il Mulino"
Rifugiati: la responsabilità di agire e accogliere: questa sezione del nostro portale è a disposizione delle notizie e delle segnalazioni di voi lettori su chi ha deciso di reagire all'attuale deriva prendendosi delle responsabilità, agendo, provando a capirne di più.
Gli accordi di pace di Dayton furono siglati il 21 novembre del 1995. Vent'anni dopo gli effetti a lungo termine della divisione politica e etnica si fanno ancora sentire nei Balcani Occidentali. Il nostro dossier
In questo speciale, nato dalla collaborazione tra Osservatorio Balcani e Caucaso e la rivista Il Mulino, si parla di barriere, cemento, filo spinato. «Muri», fisici e simbolici, con i quali, dentro il continente europeo e ai suoi confini, ci si illude di governare un fenomeno inarrestabile e si attua una rimozione culturale dell'altro.
Migliaia di migranti fuggono da violenza e conflitti. Attraversano la penisola balcanica per raggiungere l'Unione europea. Reportage, approfondimenti, notizie in questo dossier
L'11 luglio, al Memoriale di Potočari, verrà commemorato il genocidio di Srebrenica. Venti anni fa la cittadina della Bosnia orientale fu abbandonata al proprio destino. Oggi il mondo si inchina di fronte alle vittime. Il nostro dossier