Se è vero che il cibo unisce, in Croazia grazie al progetto "Taste of Home – Okus Doma" sono andati ben oltre, creando, grazie alla cucina, delle relazioni tra cittadini locali e rifugiati ma dando anche avvio ad un percorso di indipendenza economica dei rifugiati.
L'Associazione delle Università Europee (EUA) ha sviluppato una "Refugees Welcome Map" in cui vengono censite tutte le iniziative di supporto ai rifugiati promosse dalle università europee. Si è così costituita una rete formata da più di 150 istituti di istruzione superiore per la maggior parte europei anche se il progetto si è successivamente allargato al Nord America, Nuova Zelanda e Medio Oriente. Ognuna di loro ha brevemente riportato in questa mappa le modalità con cui intende assistere studenti, professori e ricercatori rifugiati.
Il numero di minori non accompagnati rifugiati o migranti che raggiungono l'Europa è in crescita rispetto agli anni scorsi. Qualcuno di loro ha lasciato i propri genitori nel Paese d'origine, altri li hanno persi in mare o durante il viaggio. Questi bambini, sfiniti e traumatizzati, necessitano di un'attenzione particolare.
One Bridge to Idomeni è un'iniziativa promossa da un gruppo di persone di Verona, nell'intento di creare una ponte tra Verona e Idomeni. L'accorato resoconto di un volontario
A poche settimane di distanza dalla pubblicazione del report del Centro per la Pace di Lubiana a proposito di violazioni dei diritti dei rifugiati, l'omologo croato ha compiuto una denuncia simile.
Atina è una ong serba composta da attiviste femministe che dal 2004 si occupano di assistere le vittime di violenza e di trafficking. Da alcuni mesi collabora con l'International Rescue Commitee (IRC) occupandosi delle donne rifugiate (e in casi minori di uomini) vittime di violenza.
Le associazioni Oxfam, Acli, Arci, Asgi, Caritas, Centro Astalli, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Medu e Senza Confine scrivono al Presidente del Consiglio Matteo Renzi per chiedere che sulla crisi migratoria si promuova un'Europa dei diritti