La TV Telma, con la sua campagna «Telefono Rosso», ha vinto il leone d'argento all'ultima edizione di Cannes Lions, festival internazionale sulla comunicazione creativa. La campagna denuncia la pressione esercitata dal potere sui media in Macedonia e la lenta erosione della libertà di espressione.
Il Commissario europeo per l'allargamento Johannes Hahan rivede la sua opinione sulla libertà di stampa nei Balcani. Riconoscendo la gravità della situazione, identifica il tema come una priorità dell'UE.
L'11 Aprile 1999 il giornalista serbo Slavko Ćuruvija, proprietario dei giornali Dnevni Telegraf e Evropljanin, fu assassinato di fronte alla propria abitazione a Belgrado. Il 1 giugno 2015 si è aperto, presso il Tribunale speciale di Belgrado, il processo per stabilire chi sia stato il mandante di quell'omicidio. L'attenzione è rivolta alla vedova del defunto presidente Milosević, Mira Marković, oggi in esilio a Mosca.
Durante un cambio d’ aereo a Mosca, il giornalista serbo Stevan Dojčinović è stato fermato dagli ufficiali russi: è finito nel centro di detenzione provvisorio dell'aeroporto e gli è stato impedito di entrare sul territorio russo fino al 2020, senza che venissero chiarite delle motivazioni di un tale divieto.
Alcuni giornali e TV in Grecia hanno dichiarato guerra al governo di Syriza, diffondendo notizie ostili e scandalose. “Questi media appartengono a aziende con interessi politici specifici”, spiega Dimosthenis Papadatos, politologo e membro del comitato Generale di Syriza, nell’intervista con Le Courrier des Balkans.
Tomislav Kežarovski, giornalista investigativo macedone condannato nel 2013 a 4 anni e mezzo di prigione, risponde a domande riguardo il processo, la condanna e le condizioni della detenzione. Nel corso dell’intervista descrive come la libertà d’espressione in Macedonia viene ostacolata dalla politica e afferma che “chi dice o scrive la verità, rischia la libertà”.
Uno sconosciuto ha portato una corona funebre a casa del giornalista Borjan Jovanovsk a nome di “Todor Aleksandrov”, controverso personaggio dell’epoca ottomana. Il mondo dei media indipendenti macedoni e le associazioni nazionali e internazionali hanno espresso preoccupazione per la minaccia di morte.