Materiali

La cronaca delle elezioni

10/06/2011 - 

Dal blog del nostro corrispondente da Istanbul Alberto Tetta

Link esterni

08/06/2011 - 

Speciale elezioni in Turchia

Perchè i turchi dovrebbero votare per l'opposizione

Turchia, donne in politica

08/06/2011 - 

Presenza in parlamento: 48 su 541 deputati (8,87%)

Amministrazioni locali: 3.709 su 301.759

Sindaci: 27 su 2.948 (0,9%)

Candidate per le elezioni del 12 giugno:

  • AKP (Adalet ve Kalknma Partisi-Partito della giustizia e dello sviluppo). Nessuna quota. 78 candidate (14% sul totale).
  • BDP (Barış ve Demokrasi Partisi-Partito della pace e della democrazia, filo-curdo) 40% quote riservate alle donne. 2 co-leader di partito. 13 candidate.
  • MHP (Partito d’azione nazionalista) Nessuna quota per le donne. 56 candidate.
  • CHP (Partito repubblicano del popolo). 25% di quote riservate alle donne. 109 candidate (10% sul totale)

Per orientarsi

08/06/2011 - 

AKP Adalet ve Kalkınma Partisi - Partito per la Giustizia e lo Sviluppo

islamico-conservatore

CHP Cumhuriyet Halk Partisi - Partito Repubblicano del Popolo

fondato da Mustafa Kemal Atatürk - social-democratico

MHP Milliyetçi Hareket Partisi - Movimento d’azione nazionalista

ultra-destra

BDP Barış ve Demokrasi Partisi - Partito della pace e della democrazia

pro-curdo

Turchia al voto

07/06/2011 - 

[2011] Il 12 giugno si sono svolte in Turchia le elezioni politiche. L'AKP del premier Erdoğan ha vinto ottenendo poco più del 50% dei consensi. Il dato, tradotto in seggi parlamentari, ne ha garantiti 326, non raggiungendo quindi la maggioranza qualificata necessaria per realizzare cambiamenti costituzionali unilaterali. Analisi, dati e materiali nel nostro dossier

Turchia al voto

07/06/2011 - 

Il 12 giugno si sono svolte in Turchia le elezioni politiche. Analisi, dati e materiali nel nostro dossier

L'89 europeo ed il 2011 arabo a confronto

07/06/2011 - 

“L’89 arabo”, “Cade il muro del Maghreb”. Sono due dei parallelismi utilizzati dai mass media per mostrare le analogie tra le rivoluzioni del mondo arabo nel 2011 e l’esperienza vissuta dall’Europa orientale con il crollo dei regimi comunisti. Poi con la Libia e l'intervento internazionale si è discusso di Kosovo e di Bosnia Erzegovina con Misurata accostata a Srebrenica.

Evidentemente vi sono tanto similitudini interessanti che differenze significative tra l'89, la transizione dei Paesi comunisti, le guerre dei Balcani e le attuali rivolte nel mondo arabo.

L'incontro si propone di confrontare due esperienze individuali e collettive, una europea ed una araba, per far emergere elementi utili alla discussione sulla democrazia e la pace nel Mediterraneo.

Il cosiddetto contagio democratico tra Paesi è l'elemento più importante che accomuna il 1989 ed il 2011 a dispetto di chi per decenni ha sostenuto un presunto impossibile binomio tra Islam e democrazia.

La maggiore differenza tra le due ondate di democratizzazione sta invece nelle relazioni internazionali: la prospettiva di integrazione nell'Unione Europea ha alimentato le aspirazioni democratiche dei Paesi un tempo oltre la cortina di ferro, mentre nel caso delle rivoluzioni arabe il mondo occidentale ha fatto poco e spesso male alla causa democratica.

Discuteremo di quanto gli interessi geopolitici in tema di forniture energetiche, terrorismo e migrazioni abbiano compromesso i rapporti politici e di quanto ancora oggi le due sponde del Mediterraneo abbiano poca fiducia reciproca e tanta paura l'una dell'altra.

Programma

07/06/2011 - 

24 giugno 2011 ore 20:45 Rovereto (TN)
Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Piazza Rosmini 5

Le similitudini e le differenze significative tra l'89, la transizione dei Paesi comunisti, le guerre dei Balcani e le attuali rivolte nel mondo arabo. Appuntamento nell'ambito di "Sentiero di Pace 2011 " e di "RoveretoEstate Eventi "

Intervengono:
FARID ADLY, giornalista libico, direttore di ANBAMED - Notizie dal Mediterraneo
MIHAI MIRCEA BUTCOVAN, scrittore e giornalista rumeno residente in Italia
JOVAN TEOKAREVIĆ, Università di Belgrado, Direttore BeCEI - Centro per l'integrazione europea di Belgrado

Modera:
DAVIDE SIGHELE, giornalista di Osservatorio Balcani e Caucaso

Programma

07/06/2011 - 

23 giugno 2011 ore 20:45 Rovereto (TN)
Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Piazza Rosmini 5

Vent'anni dall'inizio delle guerre di dissoluzione della Jugoslavia, attraverso uno sguardo al femminile, una riflessione critica sul tema della rielaborazione del passato. Tre storie esemplari, esperienze concrete di impegno contro la guerra e per la riconciliazione. Nell'ambito di "Sentiero di Pace 2011 " e di "RoveretoEstate Eventi "

Intervengono:
RADA ŻARKOVIĆ, direttrice della cooperativa "Insieme-Zajedno" di Bratunac (BiH) e componente della rete internazionale delle Donne in Nero
MAJA MIĆIĆ, direttrice della Youth Initiative for Human Rights di Belgrado e rappresentante della Coalizione Rekom per una commissione regionale per la verità
LUISA MORGANTINI, già vicepresidente del Parlamento Europeo, rappresentante dell'Associazione per la Pace

Modera:
LUKA ZANONI, direttore testata Osservatorio Balcani e Caucaso

Vent'anni dopo: donne per la riconciliazione nei Balcani

07/06/2011 - 

Sono passati vent'anni dall'inizio delle guerre di dissoluzione della Jugoslavia. Dopo mezzo secolo di pace, il 26 giugno 1991 tornava la guerra in Europa e il successivo decennio di conflitti armati avrebbe prodotto centinaia di migliaia di morti, milioni di profughi e sfollati e un altro genocidio.

La cronaca giudiziaria, con l'arresto del criminale di guerra Ratko Mladić dopo 15 anni di latitanza, ha riportato l'attenzione dei media internazionali sulla regione e riproposto l'interrogativo sulla giustizia internazionale e la sua capacità di sanare le ferite del passato.

Attraverso uno sguardo al femminile, l'incontro riflette criticamente sul tema della rielaborazione del passato proponendo tre storie esemplari, esperienze concrete di impegno contro la guerra e per la riconciliazione.
Ricorderemo la grande mobilitazione della società civile italiana per le popolazioni colpite dal conflitto. Daremo spazio allo straordinario impegno quodiano di chi lavora per ricostruire la convivenza dal basso. Parleremo della campagna per la creazione di una commissione regionale che accerti quanto avvenuto negli anni '90.
Ripercorreremo le diverse stagioni dell'impegno contro la guerra nei Balcani confrontandoci con tre delle tante coraggiose protagoniste dei processi di riconciliazione di questi anni perchè il loro impegno continua a fare la differenza ancora oggi pur lontano dai riflettori.