Stazione di Roma Ostiense, punto d'arrivo e di transito di centinaia di muhajirin (a metà tra rifugiati ed emigranti) che, come Mussa Khan fuggono dall'Afghanistan e dopo un viaggio duro e rischioso attraverso Iran, Turchia e Grecia arrivano in Italia. Volti, silenzi, solitudini, speranze. Un racconto fotografico di Dario Cestaro (www.planetdario.com)
Nelle settimane scorse in piazza a Tirana, una manifestazione organizzata dalla Chiesa Evangelica per dire NO agli omicidi per vendette di sangue in Albania. C’erano poche centinaia di persone, più che altro associazioni che si occupano delle “vendette di sangue” , parenti e amici di persone uccise da un fenomeno di cui lo stato albanese “nega l’esistenza”: la gjakmarrjes. Testi e foto di Giovanni Cobianchi
L'impero russo a colori, com'era un secolo fa, torna visibile al pubblico grazie alla tecnologia digitale. Il Caucaso come non lo avevamo mai visto. Ritratto da Sergei Mikhailovich Prokudin-Gorskii, maestro dell'immagine, in missione speciale per l'ultimo Romanoff. Leggi l'articolo "In posa (a colori) per lo zar" di Laura Delsere
Una galleria di fotografie sulla presenza di Osservatorio Balcani e Caucaso a Lingua Madre, iniziativa del Circolo dei lettori di Torino all'interno della fiera Terra madre-Il salone del gusto promossi da Slow Food. Foto di Marco Vender
Pjatigorsk è una delle principali località termali di cura di tutta la Russia, nota già in epoca zarista. La città (circa 150,000 abitanti) è diventata centro amministrativo del Distretto federale del Caucaso del nord nel gennaio 2010. Il noto romanzo "Un eroe del nostro tempo", di Michajl Lermontov, è ambientato principalmente in questa città.