Nei territori che si affacciano sul Mar Nero, in Turchia, la raccolta del tè avviene tre volte all'anno, a maggio, luglio e settembre. Un fotoreportage con testo a cura della rivista culturale Kaleydoskop
Alla fine di luglio 2021 l'Unesco ha riconosciuto come patrimonio dell'umanità le opere dell'architetto Jože Plečnik a Ljubljana, i siti archeologici di Roșia Montană in Romania e Arslantepe in Turchia e le foreste e zone umide della costa georgiana del Mar Nero.
Angela Krasniqi - in un suo progetto fotografico di lungo termine di cui pubblichiamo alcune foto - intende esplorare due tematiche, quella della detenzione politica durante il comunismo e lo sfruttamento del sottosuolo. Tematiche che a volte si intersecano, come a Spaç
Quello della prima infanzia è stato un settore che in Kosovo ha ricevuto per molto tempo poca attenzione. A partire dall’aspetto normativo: manca ancora una legge quadro in grado di indirizzare e innovare l’educazione pre-scolare. Testo OBCT, foto di Jeton Sopa
L'8 aprile Jovan Divjak ci ha lasciati. Per anni chiamato “l’ex generale serbo”, “il generale jugoslavo” o “il militare serbo” che difese Sarajevo dai “suoi”. A tutti loro, Jovan Divjak ha sempre risposto: "Sono una persona che ha deciso di difendere i cittadini e le cittadine di Sarajevo. Non chiamatemi Generale". Sopra ogni cosa, per molti, è stato e sarà Čika Jovo (Zio Jovo)
In Turchia la satira ha seguito attentamente gli eventi della nomina a capo dell'Università del Bosforo di Melih Bulu. In particolare, i settimanali umoristici LeMan e Uykusuz hanno dedicato diverse vignette di copertina a Bulu e ai suoi contestatori. Le ha selezionate, tradotte e pubblicate Kaleydoskop
Furono migliaia i prigionieri di guerra - soprattutto russi ma anche serbi e rumeni - ad essere impiegati in Tirolo durante la Prima guerra mondiale. Una fotogalleria a cura di Marco Abram, ricercatore di OBC Transeuropa
Non si sa quanti siano stati i medici attivi nelle aree di conflitto durante la guerra in Nagorno Karabakh dello scorso autunno. E non si sa quanti siano quelli che hanno perso la vita. La storia di Fakhri Jabrayilov raccontata da Emin Mathers e Aytan Farhadova