Si vota oggi in Bulgaria per le elezioni parlamentari anticipate: a contendersi la vittoria finale il centro-destra dell'ex-premier Boyko Borisov e il Partito socialista, dati testa a testa nei sondaggi della vigilia. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [26 marzo 2017]
Si è aperta alle sette di stamattina la lunga giornata elettorale in Bulgaria, dove sei milioni e ottocentomila elettori sono chiamati ad eleggere i 240 membri del parlamento di Sofia. Alle dieci l'affluenza registrata è di poco sopra all'8%, in leggera crescita rispetto alle ultime consultazioni del 2014.
In lizza otto partiti, nove coalizioni e ventuno comitati d'iniziativa popolare, che lottano per superare la soglia di sbarramento del 4%: a contendersi la vittoria finale saranno però il centro-destra dell'ex-premier Boyko Borisov, dimessosi dopo la sonora sconfitta alle presidenziali dello scorso novembre, e un rilanciato Partito socialista, dati testa a testa nei sondaggi della vigilia.
Altrettanto importante il verdetto sui risultati dei partiti minori, che saranno indispensabili nella costruzione di una futura coalizione di governo. Con tutta probabilità saranno i “Patrioti uniti”, coalizione dei partiti nazionalisti ed euroscettici ad assicurarsi il terzo posto, seguit dal DPS, movimento che tradizionalmente rappresenta la numerosa minoranza turca in Bulgaria.
Dovrebbe farcela anche “Volontà”, progetto populista del controverso imprenditore Veselin Mareshki, ribattezzato nelle scorse settimane “il Donald Trump bulgaro”, mentre almeno tre coalizioni lotteranno fino alla chiusura dei seggi, prevista per le 20 ora locale, per assicurarsi un posto in parlamento.
Gli ultimi giorni della campagna sono stati segnati dal forte tensione con la vicina Turchia, accusata di ingerenze indebite nella vita politica bulgara. Nelle prime ore di oggi la situazione sembra tranquilla, anche se sono cresciute le denunce relative a irregolarità e compravendita di voti, problema mai risolto nel paese.
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