Atene - Pixabay

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Tensione in Grecia sulla proposta di legge per contrastare razzismo e xenofobia. Il partito socialista insiste per una nuova normativa che metta freno alle crescenti aggressioni a stranieri registrata nel paese dall'inizio della crisi, e legata alla crescita del partito neo-nazista Alba Dorata. Il servizio di Francesco Martino per il GR di Radio Capodistria [28 maggio 2013]

 

Non è bastata la riunione d'urgenza convocata lunedì scorso dal premier e leader dei conservatori greci Antonis Samaras a sanare la spaccatura nella maggioranza di governo di Atene sul progetto di legge per contrastare razzismo e xenofobia.

I partner minori nell'esecutivo, i socialisti di Evangelos Venizelos e la Sinistra democratica di Fotis Kouvelis vogliono introdurre un nuovo e più severo testo di legge per contrastare il crescente numero di aggressioni di stampo xenofobo in Grecia, con più di 220 attacchi registrati dall'ottobre 2011 al dicembre 2012.

La proposta di legge ha per bersaglio soprattutto l'attività del partito neo-nazista Alba Dorata, presente con 18 deputati nel parlamento di Atene, che fa di controverse azioni anti-immigrati il proprio cavallo di battaglia. Alba dorata è divenuta la terza forza nel panorama politico greco nel clima di tensione sociale che ha accompagnato la crisi economica, scoppiata in Grecia nel 2008.

Secondo Venizelos “in Grecia c'è oggi un partito apertamente nazista, che organizza attività illegali. Dobbiamo quindi approvare una norma che contrasti i comportamenti razzisti e l'apologia al nazismo”.

Diversa però la visione di Nuova Democrazia, che ritiene che l'attuale legislazione sia più che sufficiente ad affrontare il fenomeno. Posizione che è costata al partito di Samaras accuse di collusione con Alba Dorata sul tema dell'immigrazione. Socialisti e Sinistra democratica hanno quindi deciso di presentare il provvedimento da soli, contando sull'appoggio di SYRIZA, il partito anti-austerità della sinistra radicale, dichiaratosi favorevole alla norma anti-razzista.

Un recente sondaggio mostra che anche il paese è spaccato, col 50% degli intervistati favorevole e il 45% contrario ad una nuova legge sui comportamenti xenofobi. Per quasi il 70% degli interpellati, però, Alba dorata rappresenta una grave minaccia alla democrazia in Grecia.

 

Va al sito di Radio Capodistria