Preoccupato dall'aumento dei casi di COVID-19 - che mettono a rischio la stagione turistica - il governo greco ha lanciato nuove misure, tra cui una parziale vaccinazione obbligatoria, che però incontra forti resistenze. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [24 luglio 2021]
Dopo un 2020 segnato dalla pandemia, questa doveva essere l'estate del rilancio del turismo in Grecia, settore vitale per l'economia del paese. Un nuovo aumento dei casi di COVID-19 preoccupa però il governo di Atene, che ha lanciato nuove misure per contenere il contagio e salvare la stagione turistica.
A partire da maggio i turisti erano stati accolti con un alleggerimento delle misure anti-pandemiche, ma statistiche allarmanti hanno portato a nuove restrizioni come nell'iconica isola di Mykonos, dove è stato imposto un parziale coprifuoco notturno a bar e ristoranti almeno fino al 26 luglio.
Le autorità elleniche tentano intanto di rilanciare la campagna vaccinale, che oggi copre in modo completo poco più del 40% della popolazione, ma che nelle ultime settimane ha visto un vistoso rallentamento: l'obiettivo è coprire almeno il 70% dei greci entro l'autunno.
Per i più giovani è stata lanciata una piattaforma online, che premia chi si registra per il vaccino con un voucher da 150 euro, che si può spendere in viaggi, concerti e visite a siti archeologici. Partita anche una campagna per gli anziani impossibilitati a raggiungere i centri vaccinali, che saranno immunizzati a domicilio col vaccino monodose di Johnson&Johnson.
Molto più controversa la proposta di vaccinare in modo obbligatorio alcune categorie sensibili, come infermieri e personale delle case di riposo. La resistenza è forte, e mercoledì scorso manifestazioni contro il provvedimento sono state tenute a Salonicco ed Atene, dove la polizia è intervenuta con gli idranti per disperdere la folla.
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