Mitrovica, città divisa - Wikimedia commons

Mitrovica, città divisa - Wikimedia commons

I presidenti di Serbia e Kosovo si sono incontrati stamattina a Bruxelles per rilanciare il difficile dialogo tra Belgrado e Pristina, segnato negli ultimi anni da pochi e stentati progressi. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [31 agosto 2017]

Fare il punto della situazione e rilanciare un processo negoziale che negli ultimi anni ha fatto segnare pochi e stentati progressi. E' questo l'obiettivo con cui, questa mattina Federica Mogherini - Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri – ha invitato Aleksandar Vučić e Hashim Thaci ad un'incontro informale a Bruxelles.

Il percorso di normalizzazione tra Belgrado e Pristina, caldeggiato e facilitato dall'UE, era partito nel 2011 con grandi speranze, ma negli ultimi anni ha segnato il passo: dei quattro accordi sottoscritti nel 2015, soltanto uno è stato poi pienamente implementato.

Alla fine dell'incontro, la Mogherini ha annunciato che i negoziati saranno rivitalizzati nelle prossime settimane, e che uno degli accordi ancora pendenti, quello sul sistema giudiziario, dovrebbe essere finalizzato entro il prossimo 17 ottobre.

Annunciati passi in avanti anche sull'apertura del ponte sul fiume Ibar a Mitrovica, la città del Kosovo settentrionale simbolo della divisione tra le comunità albanese e serba. L'intesa più importante, però, quella sulla futura costituzione di un'Associazione delle municipalità serbe in Kosovo, per il momento resta al palo.

A rendere più complicata la ripresa dei negoziati c'è ora anche lo stallo politico in Kosovo, che dalle elezioni dello scorso giugno è ancora senza governo. A chiusura dell'incontro Vučić si è limitato ad esprimere un moderato ottimismo: “Per quanto piccola, esiste una possibilità di risolvere la storica questione tra serbi e albanesi, ed è nostro dovere provarci fino in fondo”, ha dichiarato il presidente serbo. 

Vai al sito di Radio Capodistria