Multimedia

Georgia, di nuovo in piazza

Dopo le controverse elezioni parlamentari di ottobre, migliaia di persone hanno protestato contro l'allontanamento del governo dall'UE e l'avvicinamento a Mosca. Ma le manifestazioni non si sono limitate a quei giorni: il 29 novembre, soprattutto a Tbilisi, ne sono scoppiate di nuove. Testi e foto di Onnik James Krikorian

Romania, una casa ai margini

Valentin e Mirela sono una coppia romena di 57 e 52 anni residente a Podu Văleni, piccolo villaggio a circa 40 km da Bucarest. La loro è una di quelle vicende quasi invisibili, relegate ai margini della società. Nessuno dei due ha un impiego. Valentin lavorava come meccanico e guardiano ma dopo il secondo infarto è stato costretto a ritirarsi; Mirela soffre di problemi mentali e, come il suo compagno, di epilessia. Ricevono dallo Stato circa 1.780 Lei al mese ciascuno (circa 350 euro) con cui pagano medicine, elettricità e cibo.

Georgia, opposizione tra resistenza e boicottaggio

Dopo la contestata vittoria del Sogno georgiano alle elezioni politiche in Georgia, l'opposizione europeista cerca il sostegno internazionale per chiedere un nuovo voto e mobilita la piazza, anche se sembra puntare ad un boicottaggio parlamentare non violento. Foto e testi di Onnik James Krikorian.

Georgia: il Festival Tbilisoba

Dal 1979 a Tbilisi si tiene il Festival Tbilisoba, una celebrazione autunnale diventata tradizione consolidata. Un gioioso carnevale, con spettacoli di strada, musica e danze, specialità culinarie e molto altro. Quest'anno Tbilisoba ha offerto divertimento per le famiglie nonostante il calo di partecipazione e di dimensioni. Foto e testo di Onnik James Krikorian, del Festival tenutosi il 5 e 6 ottobre 2024

L'avveniristica biblioteca comunale di Fiume

Il 21 dicembre del 2023, nel cosiddetto "Palazzo a T" dell'ex complesso industriale “Benčić” è stata inaugurata la nuova biblioteca comunale di Fiume. Struttura avveniristica costruita con il cofinanziamento europeo, è inserita in un quartiere diventato importante polo culturale

Foto di Nicole Corritore

Museo di arte contemporanea Ars Aevi a Sarajevo

Ad inizio anni Novanta mentre la città era sotto assedio, Enver Hadžiomerspahić prese un'iniziativa che era parsa folle, visto i tempi di guerra: realizzare a Sarajevo un museo di arte contemporanea. Dal 1993 in poi, Enver si è dedicato a raccogliere opere d'arte dei più grandi artisti contemporanei. Finalmente, grazie al forte sostegno italiano, è iniziata la fase esecutiva del progetto, disegnato nel 1999 dall'architetto Renzo Piano.

Nelle foto del fotoreporter e giornalista Mario Boccia, alcune delle opere raccolte e il sito in cui nascerà il museo

I treni che (non) collegano l'UE coi Balcani occidentali

Tra Maggio e luglio 2024 Jon Worth, un attivista impegnato nel chiedere un migliore trasporto ferroviario in Europa, ha trascorso circa un mese documentando lo stato dei collegamenti ferroviari transfrontalieri nel sud-est Europa , salendo a bordo di decine di treni, perlopiù locali, e attraversando o visitando anche una serie di tratti transfrontalieri che attualmente non vedono dei servizi ferroviari attivi.

Vicine di casa

Milica e Silvana sono vicine di casa. Milica è serba, Silvana è croata. Abitano a Krupa, un paesino di circa 50 abitanti nell’entroterra di Zara. Siamo nella cosiddetta Krajina, la regione che nel 1991 si autoproclamò “repubblica” e fu riconquistata dalla Croazia nel 1995, causando l’esodo di oltre 200mila serbi. Oggi quest’area lontana da Zagabria e in parte spopolata è tra le più povere del paese.

Srebrenica, in memoria

Nel ventennale, l'11 luglio 2015, al Memoriale di Potočari si sono commemorate le vittime del genocidio di Srebrenica perpetrato dalle truppe serbo-bosniache sulla popolazione musulmana, con autorità da tutto il mondo e migliaia di persone, tra le quali familiari delle vittime e sopravvissuti.

Mario Boccia, fotoreporter che ha seguito tutti i conflitti di dissoluzione della ex Jugoslavia, era presente. Riceviamo e pubblichiamo alcune sue foto di allora

La battaglia per la valle della Shushica

In Albania, un progetto volto a favorire lo sviluppo del turismo nella località costiera di Himarë sta mettendo a rischio le oltre 50mila persone che vivono nella valle della Shushica, un affluente del fiume Vjosa.