23/05/2014 -
Alluvioni
Decine di vittime, migliaia di sfollati, gravi danni alle infrastrutture. La cronaca dei danni causati dalle alluvioni dei giorni scorsi nei Balcani assomiglia a un bollettino di guerra. Alcuni giorni di precipitazioni eccezionali hanno trasformato la vita quotidiana delle popolazioni in Posavina, nella Podrinje, nelle valli della Bosna, Vrbas, Una, Sava e Sana in un incubo.
Doboj, Maglaj, Orašje, Brčko, Obrenovac, Šamac. Sono queste alcune delle città più colpite dalle inondazioni. In montagna la situazione è meno monitorata ma altrettanto drammatica per le numerose frane e smottamenti. I pericoli maggiori in questo momento sono il rischio infezioni e quello derivante dallo spostamento di mine e ordigni inesplosi delle guerre degli anni '90.
Le autorità in Bosnia Erzegovina, Serbia e Croazia, secondo diverse testimonianze, avrebbero reagito male e in ritardo all'emergenza in corso. Migliaia di cittadini si sono però mobilitati, “dal Vardar al Triglav”, per aiutare le popolazioni alluvionate in uno sforzo collettivo che ha oltrepassato ogni steccato nazionale o religioso. Anche in Italia decine di associazioni e comitati locali si sono attivati per raccogliere fondi e portare aiuti. Leggi il nostro dossier.
Bloc-notes: Macedonia, scontri etnici dopo un omicidio; Zavidovići dopo le alluvioni, nuovo aggiornamento; EUvox e Euandi: guida al voto europeo; Alluvione in Bosnia: giorno di lutto; Alluvioni in Bosnia Erzegovina, la situazione a Zavidovići; Alluvioni in Serbia? Tutta colpa della Wurst; Per una notte speciale.
Save the date! Il 28 maggio a Trento il convegno "Il futuro dell'Europa dipende dall'Ucraina?". Intervengono studiosi, giornalisti, diplomatici. Promosso da Osservatorio Balcani e Caucaso, Forum trentino per la Pace e i Diritti umani, Centro europeo di eccellenza Jean Monnet. Il programma