I dati disponibili sulla pandemia provocata dal coronavirus sono raccolti in modo disomogeneo e sono sicuramente incompleti. Bisogna quindi trattarli con attenzione, consapevoli di ciò che riescono o meno a rilevare. Un approfondimento del nostro data team EDJNet
La Grecia risulta al primo posto nell’Ue per numero di decessi e feriti in incidenti ferroviari. Le vittime sono perlopiù provocate da passaggi a livello non sicuri, infrastrutture carenti e sistemi di gestione del traffico datati
Secondo i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD), gli ospedali tedeschi sono quelli più preparati ad accogliere un gran numero di pazienti nel caso in cui dilagasse il contagio da coronavirus SARS-CoV-2.
In Grecia i treni passeggeri sono fortemente sovvenzionati dallo Stato, sfruttando delle deroghe alle norme europee. Un nuovo memorandum ribadisce il monopolio di TrainOSE, benché molte tratte non siano più servite e i cittadini siano insoddisfatti
Benché vi siano paesi europei come Polonia, Bulgaria e Romania che sembrano propendere per il contrario, l’UE intende abbandonare il carbone entro il 2050. Non basta però puntare sulle rinnovabili se le banche europee, nonostante gli impegni dichiarati, continuano a investire nel carbone
Lo scorso anno i conservatori sono tornati al potere in Grecia. Il loro approccio verso l’immigrazione prevede molti più controlli e vincoli per i richiedenti asilo: il governo sostiene che così il sistema diventerà più efficiente, ma alcune organizzazioni non governative sono scettiche
Quali sono i paesi europei dove i treni sono più veloci, e i biglietti più abbordabili? EDJNet ha raccolto informazioni sui viaggi ferroviari in molti paesi europei, ottenendo più di 8.000 prezzi relativi a biglietti di corsa semplice e i tempi di percorrenza di 73 tratte campione. Dalla Svezia alla Bulgaria, passando per la Grecia
Il pluralismo linguistico è uno dei principi fondanti dell'Unione europea, ma solo un europeo su cinque sa parlare due lingue straniere – anche se la percentuale è in aumento. Tra i fattori che fanno la differenza, l'efficacia dei metodi di insegnamento linguistico e l'esposizione alle lingue straniere
Il numero di cittadini al di sotto dei 19 anni che vive in uno stato membro diverso da quello di nascita è aumentato di circa 500mila unità negli ultimi cinque anni. La maggior parte dei minori stranieri presenti nell'Unione europea proviene da paesi non UE, dall'Afghanistan all'Albania
Benché se ne parli meno, oltre centomila migranti e rifugiati sono ancora presenti in Grecia. Molti di loro vivono per lunghi periodi in centri di prima accoglienza, che però si trovano in aree remote e scarsamente servite