Il parlamento della Republika Srpska ha approvato in prima battuta un disegno di legge per la modifica del codice penale che prevede la reintroduzione del reato di diffamazione. Ora sessanta giorni di dibattito pubblico e poi ritorna in assemblea. Un pericoloso passo indietro per la libertà di espressione
Nell’ambito del progetto Media Freedom Rapid Response viene lanciato il nuovo bando di concorso del programma "Journalists in Residence" aperto a giornalisti e professionisti dei media sottoposti a pressioni, minacce, intimidazioni
Una richiesta di risarcimento record contro la testata online bulgara Mediapool, “colpevole” di aver portato all’attenzione del pubblico i problemi del settore assicurativo. Un processo riporta la questione SLAPP al centro del dibattito in Bulgaria, tra timori e solidarietà professionale
Il portale web di Bolzano Salto.bz è stato oggetto di una richiesta di danni per 150mila euro da parte del colosso dell'editoria sudtirolese Athesia. Secondo l'avvocato difensore Nicola Canestrini, che abbiamo intervistato, si tratta di un evidente caso di SLAPP, causa pretestuosa
La libertà di stampa in Italia ha subito un nuovo serio attacco volto a mettere a tacere il giornalismo indipendente. La vicenda del sottosegretario Durigon e del quotidiano Domani
La giornalista investigativa e docente universitaria Emilia Șercan è al centro di una nuova campagna diffamatoria in Romania, dopo aver rivelato che il ministro dell'Interno aveva plagiato la propria tesi di dottorato. L'abbiamo incontrata
A un anno dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, il consorzio MFRR rinnova la propria solidarietà e il sostegno ai giornalisti impegnati nelle zone di conflitto
Anche in Bosnia Erzegovina uno dei maggiori ostacoli all'esercizio della professione giornalistica è rappresentato dalle querele temerarie, le cosiddette SLAPP. Azioni legali pretestuose che cercano di silenziare o limitare il lavoro dei giornalisti e degli attivisti che lottano per i diritti civili
Le devastanti scosse che hanno sconvolto la Turchia lo scorso 6 febbraio, e che sono costate la vita a decine di migliaia di persone, hanno messo in luce un paese diviso, in cui molti denunciano i sismi come una tragedia annunciata. Il governo risponde alle proteste rafforzando la censura
George Tragkas era un giornalista di spicco, scomparso nel dicembre 2021. La scoperta post mortem della rilevanza economica della sua eredità ha però scatenato forti polemiche sul ruolo e il potere dei giornalisti nel paese