La Corte Internazionale di Giustizia ha respinto le accuse di genocidio presentate da Serbia e Croazia. La sentenza del 3 febbraio chiude un capitolo doloroso della recente storia europea, come spiega Andrea Rossini (OBC) a Radio Colonia (4 febbraio 2015)
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Croazia e Serbia avevano presentato ricorso presso la Corte Internazionale di Giustizia Onu, accusandosi vicendevolmente di genocidio. La Corte ha respinto le accuse. La sentenza apre una nuova stagione nei rapporti tra i due paesi, come spiega Andrea Rossini di OBC ai microfoni di "Esteri" Radio Popolare Network (4 febbraio 2015)
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Saša Janković si è trovato al centro di una dura campagna mediatica che ha l’intento di screditare il suo lavoro di monitoraggio sulle istituzioni statali. Il casus belli? Un incidente durante il Gay Pride di Belgrado in cui furono picchiati i fratelli del premier e del sindaco di Belgrado
Per la prima volta esposte in Italia opere realizzate da artisti ebrei di Oradea, Romania, di cui alcuni non sopravvissero all'Olocausto. L'inaugurazione della mostra oggi a Trento, su iniziativa della Fondazione Caritro, Consolato Onorario della Romania e Museo Ţarii Crişurilor di Oradea
Sono scesi nelle strade in novembre e poi, a migliaia, in dicembre. Gli studenti macedoni protestano contro alcune novità che il governo vuole introdurre nell'accesso allo studio. Ma la loro può trasformarsi nella protesta di un paese intero
Al via il percorso di formazione 2015 "La storia dell'Altro: percorsi introduttivi ai contesti internazionali". Organizzato dal Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento, in collaborazione con Osservatorio Balcani e Caucaso, parte a febbraio con i primi appuntamenti dedicati alla Russia. Iscrizioni entro il 29 gennaio
Venerdì 9 gennaio si è tenuta a Riga, in Lettonia, l'inaugurazione dell'Anno Europeo per lo Sviluppo, proclamato con decisione del Consiglio e del Parlamento europeo. Sarà un anno dedicato ai temi della cooperazione internazionale e della sostenibilità
La vicenda delle violenze subite da un bambino in una scuola di un paesino sloveno ha rilanciato nel paese il dibattito sul sistema scolastico, che paga l’assenza di politiche integrative e di un serio confronto con la diversità e i pregiudizi presenti nella società
La Rete delle donne della Croazia ha recentemente protestato in centro a Zagabria in favore del diritto all'aborto. Il quotidiano Novosti ha incontrato l'attivista Rada Borić
Non è il primo e non sarà l'ultimo. L'arresto di Kadhija Ismayilova, giornalista investigativa azera, si inserisce in una lunga serie di azioni per mettere a tacere attivisti e giornalisti critici nei confronti del regime di Aliyev. Mentre i difensori dei diritti umani internazionali alzano la voce, i governi tacciono
Da più di 15 giorni 300 rifugiati siriani stanno accampati di fronte al parlamento greco, in piazza Syntagma. Denunciano condizioni di vita drammatiche. Un reportage dal cuore di un dramma post-moderno
Lo scorso 18 novembre si è tenuta a Pristina, in Kosovo, la conferenza finale del progetto realizzato dall'Ong italiana Ai.Bi. dedicato al rafforzamento dei servizi di affido dei minori, attraverso l'avvio di un processo di innovazione del sistema di welfare a loro sostegno
Un tragico fatto di cronaca evidenzia in modo drammatico i cambiamenti che il giornalismo in Slovenia ha subito e sta subendo. Sempre più scandalo e sempre meno etica professionale
Violenze, ingiurie, assenza di cure mediche, condizioni di vita inumane in baracche senza acqua o luce. E' il centro di detenzione di Amygdaleza, finanziato dall'UE per accogliere migranti clandestini e richiedenti asilo
Nataša Škaričić è una pluripremiata giornalista investigativa. Ha portato alla luce in Croazia numerosi scandali del settore sanitario. Ciononostante, dopo anni difficili passati tra censure e aule di tribunali, ha deciso di abbandonare la professione. Un'intervista
Come altri paesi europei, la Croazia ha iniziato un processo di deistituzionalizzazione delle cura e dell'assistenza alle persone disabili. Tuttavia, come denuncia un recente rapporto di Human Rights Watch, sono ancora 8200 le persone che vivono in strutture residenziali e ospediali psichiatrici in condizioni dure e spesso disumane.
In Azerbaijan la situazione in merito ai diritti umani si sta deteriorando rapidamente. "Ogni singolo leader della società civile in Azerbaijan è in pericolo", spiega la giornalista Khadija Ismayilova, anch'essa spesso vittima di intimidazioni e minacce. Intervista
Da tempo Olivera Lakić, giornalista investigativa del quotidiano montenegrino Vijesti era sotto scorta. Dopo però essersi resa conto che le istituzioni lavorano contro di lei e non a suo favore ha rinunciato al programma di protezione. In un'intensa lettera spiega le sue ragioni
Il centro di informazione Caucasian Knot, partner di OBC, diffonde periodicamente un rapporto sulle vittime del conflitto armato in Caucaso del Nord. Nella sola estate scorsa sono stati 77 i morti e 18 i feriti
Si è tenuto ieri il secondo Gay Pride montenegrino: un successo, meno persone dello scorso anno ma nessun incidente. Un passo avanti verso il rispetto dei diritti umani nel paese anche se non per tutti: i critici del potere continuano ad essere vessati
Dopo la visita dello scorso settembre in Crimea, il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Nils Muižnieks ha diffuso oggi un rapporto in cui rileva numerose violazioni di diritti umani, un grave clima di intimidazione e attacchi contro i giornalisti. Una nostra intervista
La diplomazia del caviale sembra continuare ad avere grande successo. Continuano i messaggi di allarme che arrivano dall'Azerbaijan in merito al rispetto dei diritti umani nel paese. E che cadono costantemente nel vuoto
È stato il primo Gay Pride belgradese senza incidenti quello di domenica 28 settembre. 2000 manifestanti protetti da 7000 poliziotti. Il premier Vučić guarda a Bruxelles ed esprime soddisfazione, ma la strada per la comunità LGBT serba è ancora in salita
Martedì scorso si è aperta a New York la 69esima Assemblea generale dell'ONU. Sarà centrale la discussione sull’Agenda per lo sviluppo post-2015 per definire gli obiettivi di sviluppo che succederanno ai MDG. Nelle indicazioni dell'Ue, la priorità è il raggiungimento di un'esistenza dignitosa per tutti entro il 2030
Ogni 21 settembre si celebra la Giornata Internazionale della Pace ONU. Durante la giornata si esortano tutte le nazioni e i popoli a rispettare la cessazione delle ostilità e osservare la ricorrenza con iniziative di formazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Tra le tante che si tengono in Italia, quella di Rovereto presso la Campana dei Caduti
Venerdì scorso è stata inaugurata a Reggio Emilia la mostra fotografica "A testa alta – un viaggio nei centri antiviolenza in Kosovo". L'iniziativa si inserisce nel progetto a sostegno dei centri antiviolenza, promosso in Kosovo da RTM – Reggio Terzo Mondo
Da quando l'Azerbaijan ha assunto la guida del Consiglio d'Europa la repressione nel paese ha assunto dimensioni senza precedenti. L'European Stability Initiative lancia con questo testo una campagna per candidare Leyla Yunus, Rasul Jafarov e Intiqam Aliyev, attivisti per i diritti umani ora in carcere, al Premio Sakharov per la libertà di pensiero del Parlamento europeo
Si tiene oggi a Roma una giornata di dibattito sull'agenda dell'Ue relativa ai nuovi Obiettivi dello sviluppo sostenibile. Associazioni e ong sottoporranno al ministero degli Esteri italiano indicazioni e posizioni, chiedendo al governo di assumere un ruolo attivo nel percorso di definizione dei nuovi SDG 2015-2030 e in vista dei prossimi passaggi che l’Italia dovrà guidare nel semestre di presidenza europea