I discorsi sulla riconciliazione in Bosnia restano su di un piano astratto, mentre crescono gli episodi di intolleranza nei confronti di coloro che nelle varie zone del paese rappresentano la minoranza. Alcuni episodi avvenuti a Sarajevo
Il CESPI ha appena pubblicato un Dossier che tenta di fare luce su quale possano essere le conseguenze dei progetti di cooperazione decentrata sulla criminalità e viceversa. Di seguito un'introduzione
Concluso il processo contro il generale Stanislav Galic, a capo dell'assedio di Sarajevo tra il 1992 e il 1994. Un commento dal Forum per le Alternative Democratiche
La vedova del testimone di crimini di guerra assassinato chiede i danni al governo croato. Ufficiale croato, Milan Levar aveva testimoniato contro il proprio esercito per i crimini commessi nei confronti della popolazione serba in Krajna. Tornato in Croazia dopo aver reso le proprie dichiarazioni all'Aja, fu assassinato di fronte al figlio nella propria casa di Gospic. Ora la vedova chiede al governo croato i danni per non averlo protetto. Drago Hedl ricostruisce la vicenda in questo articolo scritto per l'Institute for War and Peace Reporting (IWPR), traduzione di Carlo Dall'Asta.
Il superlatitante croato, ricercato per crimini contro l'umanità in relazione alla operazione "Tempesta", rilascia tranquillamente una intervista ad un settimanale di Zagabria, accusando Tudjman di avergli impedito di conferire con la Procura dell'Aja.
Secondo le testimonianze raccolte da IWPR le persone sospette detenute durante l'azione di polizia organizzata dopo l'uccisione di Djindjic sarebbero state soggette ad abusi. Traduzione a cura di Notizie Est.
Il Parlamento discute la nuova Legge sulla Famiglia. Per l'HSS, partito della coalizione di governo, l'omosessualità è un comportamento innaturale da curare. Per la estrema destra croata invece le persone omosessuali vanno punite e messe fuori legge.
L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) è nei Balcani una delle agenzie internazionali più impegnate nella lotta al traffico di esseri umani, lavorando in particolare in programmi di assistenza alle vittime. Dopo la intervista a Pasquale Lupoli (OIM Skopje), pubblichiamo ora la intervista al direttore di programma della missione OIM a Sarajevo, Federico Soda
Dopo che la vicenda della giovane ragazza moldava ha scosso i vertici del Montenegro, dopo che la causa contro i quattro sospetti si è protratta per diversi mesi, il procuratore sospende il processo. Reazioni della gente e delle organizzazioni di settore.
A dieci anni dalla morte, diverse iniziative ricordano Guido, Sergio e Fabio, uccisi in Bosnia nel 1993 mentre erano impegnati in una azione di solidarietà con la popolazione civile
Secondo il recente rapporto dell'ufficio dell'ONU per la lotta alla criminalità e alla droga, con sede a Vienna, il Montenegro si troverebbe in cima alla lista dei paesi più colpiti dal traffico di esseri umani. Molte le perplessità sui dati raccolti.
Ritorniamo sul Montenegro con la traduzione di un articolo del settimanale "Vreme" sul caso della giovane donna moldava che ha denunciato il traffico di esseri umani coinvolgendo alti funzionari dell'amministrazione statale
Il Ministero degli Interni croato istituisce una ricompensa di 50.000 euro per chiunque sia in grado di fornire informazioni utili alla cattura del generale ricercato dall'Aja
Cercando di sapere sulla questione del trafficking in Serbia, abbiamo chiesto a Slobodanka Delic, attivista dalla ONG belgradese ASTRA, un'intervista per l'Osservatorio sui Balcani.
Janko Bobetko è morto martedì nella sua casa di Zagabria. Simbolo della guerra di indipendenza croata, era ricercato per crimini di guerra dal Tribunale dell'Aja. Il governo non ne consentiva la estradizione per motivi di salute
Al timone del Comitato Helsinki per i diritti umani in Bosnia Erzegovina torna dopo un anno Srdjan Dizdarevic. Se ne era andato per la vicenda dei "6 algerini"
Arrestato Ivica Rajic. La latitanza del generale Gotovina però rappresenta ancora l'ostacolo maggiore alla cooperazione tra Croazia e Tribunale dell'Aja
Un articolo proposto da Amnesty International denuncia la situazione dei disabili in Bulgaria. Spesso rinchiusi in istituti fin dalla nascita. Un contesto non troppo lontano dal nostro passato.
L'IWPR, coadiuvato da ONG e media locali, ha in questi mesi iniziato una serie di inchieste sul trafficking in tutta l'area balcanica. Traduciamo una loro inchiesta sul commercio di persone nei quartieri della capitale Bucarest.
Uno dei leader dell'Unione dei Veterani minaccia Mesic e Racan di morte. Un radicalizzarsi della situazione legato al fallimento delle dimostrazioni di protesta contro il verdetto di condanna del Generale Norac?