La storia di Suren, 42 anni, che si è trasferito dal Nagorno Karabakh in Armenia un anno fa, dopo l'attacco militare dell'Azerbaijan. La difficile vita di un uomo che ha già visto quattro guerre, la sfida quotidiana di prendersi cura della sua famiglia
Decine di migliaia di persone sono fuggite l'anno scorso in Armenia dal Nagorno Karabakh, riconquistato con le armi dall'Azerbaijan: in molti chiedono oggi la cittadinanza armena, per poter ricominciare a ricostruirsi una vita
Trieste, città di frontiera, è l’ultima fermata della rotta balcanica. Nel 2023 i dati hanno registrato un incremento degli arrivi dei minori non accompagnati. Cosa vuol dire crescere lungo la rotta balcanica? Cosa succede una volta arrivati a Trieste? Un’analisi
Con l'attacco dell'Azerbaijan al Nagorno Karabakh dello scorso settembre, gli oltre 100mila residenti armeni della regione si sono rifugiati in Armenia. In molti vorrebbero fare ritorno alle proprie abitazioni, ma la coabitazione delle due etnie è per il momento ancora una chimera
Con la guerra lampo dello scorso settembre, il Nagorno Karabakh armeno ha cessato di esistere, e decine di migliaia di persone l'hanno abbandonato in tutta fretta per trasferirsi in Armenia, dove li aspetta un futuro pieno di incertezza
Ora che l’esodo di praticamente tutta la popolazione del Nagorno Karabakh è terminato, molti di quelli che sono costretti a rifarsi una vita ricominciando da zero riflettono su cosa – e chi – hanno lasciato indietro
In attesa di attraversare il confine tra Serbia e Ungheria, la maggior parte dei rifugiati vive in campi informali fatti di tende e rifugi di fortuna nelle cosiddette “giungle” nel cuore della foresta. In migliaia tentano l'attraversamento verso l'UE, in gergo il "game", cercando di sfuggire alla violenza della polizia. Un reportage
Circa 100.000 profughi ucraini sono di origine rom. Già gravati da una serie di problemi, stanno subendo discriminazioni anche in alcuni dei Paesi dove sono accolti, come in Moldavia e Cechia, dove sono separati dal resto dei profughi
Ai profughi ucraini è garantita una procedura di protezione speciale accelerata, ma i sistemi di accoglienza esistenti hanno centinaia di migliaia di richieste in sospeso che hanno fatto accumulare, in media, oltre 15 mesi di ritardo
I moldavi stanno mostrando grande solidarietà nei confronti dei rifugiati ucraini, che stanno arrivando nel loro paese a decine di migliaia. Ma è diffusa la paura di essere i prossimi sulla lista di Putin. Reportage
I numeri per la Georgia parlano di 304.000 sfollati che vi vivono, principalmente riconducibili alle guerre secessioniste di Abkhazia e Ossezia del Sud dei primi anni ’90 e del 2008. Nuovi sfollamenti, registrati del 2020, sono stati la conseguenza di due inondazioni
Il recente rapporto del Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa (CPT) è probabilmente la prova più convincente delle violazioni della polizia croata nei confronti dei migranti. Si conferma così quello che ong, giornalisti, attivisti e gli stessi migranti sostengono da tempo
Sono due le modalità prevalenti con cui si parla di rifugiati siriani sui media in Turchia: li si raffigura come "ospiti da aiutare" - sottolineando così la superiorità morale sull'Europa - oppure come una "minaccia", sottolineandone l'estraneità dall’identità socio-culturale del paese. In ogni caso alto è il livello di disinformazione
Sono oltre 100.000 le persone obbligate durante e dopo i recenti combattimenti in Nagorno-Karabakh ad abbandonare le proprie case. Chi ha trovato rifugio in Armenia descrive la solidarietà ricevuta ma anche la sofferenza di vite segnate per sempre dalla guerra
La proposta di un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, elaborata dalla Commissione europea e ancora in fase negoziale, contempla un meccanismo di monitoraggio indipendente in grado di vigilare sulle violazioni dei diritti dei migranti. Vi è già l'ostruzione da parte di gruppo di Visegrád, Croazia, Bulgaria e Romania
La rete “RiVolti ai Balcani” è nata per rompere il silenzio sulla “rotta balcanica” e denunciare quanto sta avvenendo in quei luoghi. Composta da oltre 36 realtà e singoli, di recente ha presentato in conferenza stampa il Dossier dedicato
Grazie al lavoro di verifica realizzato da Amnesty International sono state confermate le uccisioni di due uomini al confine tra Grecia e Turchia avvenute ad inizio marzo, così come le violenze nei confronti dei rifugiati da parte delle forze schierate dalla Grecia alla frontiera
Non è legittimo eseguire le riammissioni dei migranti in Slovenia senza un previo esame delle situazioni individuali ed un effettivo coinvolgimento delle persone interessate. Lo denuncia l'Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione che chiede alle istituzioni italiane di interromperle immediatamente
Nidžara Ahmetašević è una giornalista ma anche attivista da anni impegnata nel fornire assistenza ai rifugiati e ai migranti in Bosnia Erzegovina e in altri paesi della regione, e nel denunciare le violenze su di loro perpetrate. Nell'intervista racconta di alcuni fatti accaduti di recente
Più di cento eurodeputati, tra i quali sette italiani, hanno inviato una lettera alla Commissione europea chiedendo l'immediato avvio di un’indagine sull’uso di armi da parte della polizia al confine greco-turco, che ha provocato tra i migranti sette feriti gravi di cui uno in seguito deceduto
Un aggiornamento sulla cosiddetta rotta balcanica, direttrice di transito di migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Cosa è cambiato dopo l'introduzione delle misure di contenimento della pandemia da coronavirus e quanti sono ancora i migranti bloccati nei vari centri di accoglienza nei Balcani
Dopo la vittoria nelle ultime elezioni, Nuova Democrazia ha impresso un nuovo corso alle politiche verso migranti e rifugiati, che rischia di indebolire ulteriormente i meccanismi di protezione nei loro confronti
Sono sempre più insistenti le denunce di violenze e uso della forza perpetuate dalla polizia croata nel tentativo di respingere i migranti sulla rotta balcanica. In difficoltà la presidente Kitarović per l’avvallo, poi smentito, dell’uso della forza
Una rassegna di alcune problematiche che dividono gli Stati membri alle prese con la crisi dei rifugiati. Intervista a Irene Wieczorek, ricercatrice all'Istituto per gli Studi Europei
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Parlamento Europeo richiama l'attenzione sulla condizione femminile nell'ambito delle migrazioni forzate e promuove l'adozione di una prospettiva di genere nei diversi ambiti delle politiche d'asilo.
Violenze, ingiurie, assenza di cure mediche, condizioni di vita inumane in baracche senza acqua o luce. E' il centro di detenzione di Amygdaleza, finanziato dall'UE per accogliere migranti clandestini e richiedenti asilo
La crisi umanitaria in Medio Oriente, aggravata dall'avanzata delle milizie dello “Stato islamico” nell'Iraq settentrionale, coinvolge sempre più la Turchia, alle prese con un nuovo flusso di profughi
Nella primavera del 2013 si terrà in Bosnia Erzegovina il primo censimento della popolazione dalla fine della guerra. Secondo i dati ufficiali, oltre un milione di profughi e sfollati sono ritornati a casa dopo la pulizia etnica degli anni '90. La reale situazione demografica del Paese sembrerebbe tuttavia molto diversa. Il nostro reportage
Il governo georgiano è alla ricerca di una soluzione in merito alle decine di migliaia di profughi che sin dai conflitti di inizio anni '90 occupano edifici nel centro di Tbilisi. La situazione dei profughi nella capitale georgiana è spesso precaria, ma un destino ancora più incerto li aspetta se mandati a vivere in piccole località dove non vi sono opportunità lavorative