Nel mezzo della pandemia di COVID-19, il Kosovo è alle prese con la lotta tra il presidente Hashim Thaçi e il premier sfiduciato Albin Kurti. Vittima dello scontro potrebbe essere, ancora una volta, l'assetto costituzionale del paese
Un anno fa uno scontro tra manifestanti e forze di sicurezza a Magas, capitale dell'Inguscezia, ha segnato l'inizio di una repressione del dissenso, la più rilevante dal crollo dell'Urss
Il 14 aprile scorso si è votato in Nagorno Karabakh per il secondo turno delle presidenziali. L’ex primo ministro Arayik Harutyunyan, sarà il nuovo presidente de facto. Il voto non è riconosciuto fuori dai confini dell’Armenia ed è ritenuto illegale dal vicino Azerbaijan
Hanno destato scalpore le parole della ministra della Cultura croata Nina Obuljen Koržinek che sembra aver messo una pietra sopra il vasto programma di Fiume capitale europea della cultura 2020. Artisti e organizzatori vorrebbero avere una chance nel 2021, ma la ministra non è d'accordo
In Azerbaijan è proibito dare alcuni nomi ai nuovi nati. Ufficialmente per tutelare da stravaganze che portino a derisione ma spesso nel mirino dell'apposita commissione sono finiti i nomi tradizionali delle minoranze
A Sirobuja, periferia di Spalato, si è tenuta una messa clandestina nel giorno della Pasqua cattolica, in barba a tutti i divieti imposti dall’epidemia di coronavirus. I giornalisti che hanno voluto documentare il fatto sono stati malmenati e insultati
Sei anni fa la Bosnia Erzegovina ha vissuto una catastrofica alluvione. Oggi il paese continua a essere tra i più esposti di tutta Europa a questi rischi. Sforzi per ridurli ve ne sono stati, ma spesso limitati a progetti internazionali, senza che le istituzioni locali se ne facessero realmente carico
Negli ultimi anni le compagini che hanno governato la Slovenia hanno avuto come unico collante lo scopo di evitare che Janez Janša tornasse al governo. Ma quest'ultimo ci è riuscito ugualmente proprio quando stava partendo l'emergenza sanitaria
Un articolo non firmato ed estremamente problematico, apparso sul sito dell'emittente pubblica kosovara in piena campagna elettorale, ha riacceso anche a Pristina il dibattito sull'utilizzo delle fake news come strumento di propaganda e lotta politica
La pandemia del virus Covid-19 rischia di essere utilizzata dalle autorità serbe per violare la Costituzione, violare le leggi e tentare anche formalmente di introdurre la censura. Il tutto manipolando la paura dei cittadini
E' una minoranza etnica di lingua greca e religione ortodossa residente nell'Albania meridionale, un'area che i greci continuano a chiamare Nord Epiro e i loro abitanti nordepiroti. Un approfondimento
Ciclicamente Edi Rama emoziona l’opinione pubblica italiana. Uno sguardo al contesto in cui è maturata la scelta di inviare 30 medici e infermieri albanesi in Italia. Un commento
Nonostante la pandemia di coronavirus, le autorità de facto del Nagorno Karabakh hanno deciso di andare al voto il 31 marzo per le elezioni parlamentari e presidenziali. Il Covid 19 non è riuscito - del resto - a fermare nemmeno la guerra
In Romania, oltre 200.000 abitanti vivono senza elettricità. Di fronte all'inazione delle autorità, l'attivista Iulian Angheluta ha deciso di rimboccarsi le maniche per aiutarli: con la sua associazione Free Miorița viaggia per il paese per installare pannelli solari
Si temeva fosse un secondo avvelenamento, ma invece era polmonite. Malattia che non ha impedito a Aslan Bzhania di divenire presidente dell'Abkhazia, vincendo le elezioni tenutesi lo scorso 22 marzo
Multe e carcere per la diffusione di "notizie false" sul coronavirus, accesso per la polizia a dati sensibili da operatori telefonici e Internet provider: in Bulgaria alcune norme del "pacchetto emergenza" sul COVID-19 hanno scatenato il dibattito su libertà e diritti al tempo della pandemia
L'epidemia di coronavirus è arrivata in una Grecia inizialmente distratta da altri problemi. Ora però il paese è bloccato, e fa i conti con un sistema sanitario azzoppato e una nuova crisi economica all'orizzonte
L'epidemia di coronavirus ha portato le autorità macedoni a posticipare a data da destinarsi le elezioni anticipate, causate dal veto francese all'apertura dei negoziati di ingresso all'UE e previste per il 12 aprile. Ora la priorità è la salute dei cittadini
Saša Ilić, scrittore e giornalista, nel 2019 si è aggiudicato il prestigioso premio letterario NIN per il miglior romanzo dell’anno. Lo abbiamo intervistato ed abbiamo parlato di psichiatria, Jugoslavia, divina Commedia e profughi
In Serbia sembra che nemmeno una minaccia alla salute pubblica, come il coronavirus, possa spingere i principali attori della politica a tralasciare scontri e la lotta per il potere
L’emergenza Coronavirus torna a far parlare di voto online che la nostra Costituzione di fatto vieta. Secondo Stefano Zanero, del Politecnico di Milano, occorre invece garantire che tutte le infrastrutture informatiche legate alle elezioni siano sicure perché in qualsiasi paese la prima minaccia da considerare è sempre quella di chi è al potere. Lo abbiamo incontrato
Migliaia i profughi ammassati tra Grecia e Turchia. L'operatrice trentina Massimiliana Odorizzi ci racconta la situazione sull'isola di Samos dove lavora per l'Ong inglese "Action for Education"
Buoni rapporti ad ogni costo con la Turchia e soprattutto col presidente Recep Tayyip Erdoğan: è così che il premier Boyko Borisov è riuscito a mettere la Bulgaria a riparo dalla nuova crisi migratoria. Una strategia che poggia però su basi fragili
Nikol Pashinyan, attuale primo ministro armeno, quando era all'opposizione aveva più volte invocato un maggior controllo dei servizi segreti da parte del parlamento. Ora, che li può gestire direttamente, sembra aver cambiato idea
Nel 2013, in parallelo agli accordi di Bruxelles tra Serbia e Kosovo, l'attuale presidente kosovaro Hashim Thaçi, allora premier, ha firmato un accordo segreto col quale concedeva il potere di veto alla Nato su tutte le operazioni delle forze di sicurezza kosovare nel nord del paese, zona a larga maggioranza serba.
Per ora l'adozione di nuove norme che a detta di molte associazioni in difesa della libertà dei media avevano connotati fortemente liberticidi è stata sospesa. Ma occorre - secondo gli autori di questo commento - rimanere vigili
Milorad Dodik - attuale membro della presidenza tripartita statale - ha lanciato la RS-Exit, per la secessione della Republika Srpska dalla Bosnia Erzegovina. Per alcuni l'ennesimo bluff, per altri segnale pericoloso. Sotto attacco, collateralmente, la Corte costituzionale
Il 7 febbraio scorso la Corte costituzionale croata ha preso una decisione storica, riconoscendo alle coppie omosessuali il diritto all'affido. Se la decisione è elogiata dalla sinistra, le proteste dei partiti e dei movimenti vicini alla Chiesa cattolica non si placano. Una panoramica delle reazioni