In una ricca tornata elettorale, a partire da domenica 24 novembre i cittadini romeni sono chiamati a scegliere un nuovo presidente e a rinnovare il parlamento di Bucarest, in un clima di tensione dovuto alla guerra in Ucraina alle porte
L'assenza dell'Armenia dalla Conferenza sul clima di quest'anno in Azerbaijan evidenzia le tensioni che permangono tra Yerevan e Baku. Nei giorni scorsi a sorpresa l'attivista svedese Greta Thunberg ha visitato Tbilisi e Yerevan per sostenere i manifestanti
Nei rapporti Armenia e Stati Uniti non sono previsti nell'immediato sostanziali cambiamenti rispetto a quanto già avviato negli ultimi quattro anni, anche se Trump in campagna elettorale si è speso per gli armeni del Karabakh
Nonostante le posizioni politiche del neo-eletto presidente USA Donald Trump non rassicurino gli ucraini, in molti nel paese hanno reagito tra fatalismo, ironia e malcelate speranze che la nuova amministrazione non abbandoni l'Ucraina, che resiste all'invasione russa da ormai mille giorni
La vittoria di Donald Trump ha suscitato reazioni divergenti in Bosnia Erzegovina. Festeggia il presidente della Republika Srpska Milorad Dodik, che non nasconde le speranze che con Trump i piani di secessione dell'entità serba possano andare a buon fine
Sono passati vent’anni da quando Rio Tinto ha scoperto quello che assicura essere il più grande giacimento di litio d’Europa, nella valle dello Jadar vicino Loznica. L’estrazione del litio è però un processo molto inquinante e in Serbia le manifestazioni di protesta continuano, come ha raccontato il corrispondente di OBCT Giovanni Vale a Radio 24 (14 novembre 2024)
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La leadership politica serba e i mezzi di informazione vicini al governo hanno esultato per la vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane, convinti che il nuovo inquilino della Casa Bianca avrà un occhio di riguardo per Belgrado, soprattutto sulla questione del Kosovo
Con la guerra in Ucraina alle porte, la Romania è particolarmente interessata a capire quale sarà il corso politico che intraprenderà la nuova amministrazione Trump. Nel frattempo, Bucarest aumenta le proprie spese militari
L'integrazione passa anche dalle mense scolastiche: in Slovenia alcune scuole hanno smesso di servire pasti adattati alle prescrizioni religiose degli studenti musulmani. Una misura controversa che mette in risalto la mancanza di un progetto culturale adeguato
La vittoria di Trump alle elezioni presidenziali americane è stata accolta con favore dalla maggior parte dei politici macedoni ed è stata l'occasione per ribadire l’assoluta centralità dei rapporti e della cooperazione tra Skopje e Washington
Con la continua e sistematica erosione dell'indipendenza editoriale da parte del governo, è necessario un più forte sostegno internazionale per sostenere la libertà dei media nel paese. Un'intervista con Igor Božić, direttore dei notiziari della TV indipendente N1
La vittoria di Trump alle presidenziali USA trova allineato il Sogno georgiano su alcuni punti cardine: valori tradizionali, omofobia e atteggiamento conciliante verso la Russia. Resta da vedere quanto il nuovo governo americano sia disposto ad investire nella Georgia
Quanto contano e quanto hanno pesato le diaspore di Moldova e Georgia alle recenti elezioni? In entrambi i casi, centinaia di migliaia di cittadini che vivono all'estero hanno diritto di voto ed esprimono un orientamento politico distante da quello dei propri concittadini in patria
Inizia oggi a Baku, Azerbaijan, COP29 la conferenza delle Nazioni Unite sul clima. Quello che segue è un messaggio rivolto al pubblico internazionale: prendetevi un minuto per ricordare i prigionieri politici azerbaijani e le numerose violazioni dei diritti umani
La tragedia avvenuta a Novi Sad lo scorso 1 novembre, dove è crollata una pensilina della stazione causando 14 morti e diversi feriti, ha portato a proteste anche violente sia a Belgrado che a Novi Sad. L'aggiornamento di Massimo Moratti, corrispondente di OBCT dalla Serbia, alla trasmissione "EstOvest" (10 novembre 2024)
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Arresti, feriti e scontri a Novi Sad, nel nord della Serbia. Proteste e rabbia popolare dopo il crollo di una pensilina avvenuto il primo novembre alla stazione ferroviaria. L'incidente ha provocato 14 morti e 30 feriti. Il commento di Massimo Moratti, corrispondente di OBCT, a Radio Onda d'Urto (7 novembre 2024)
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Dopo le elezioni politiche dello scorso 26 ottobre, segnate dalla contestata vittoria del Sogno georgiano, la Georgia si ritrova in un vero e proprio limbo internazionale, con molti degli attori regionali restii a riconoscere i risultati ufficiali del voto
Con una mossa inaspettata, l'establishment politico turco ha di nuovo lanciato segnali d'apertura alla lotta armata curda. Ma quali i motivi profondi di questa strategia? Ne abbiamo parlato col sociologo Mesut Yeğen
Desiderio di cambiamento, accompagnato dal fondato timore di un'ulteriore stretta sulla società civile. Così la pensano i leader del sindacato indipendente Labor, in Georgia, che abbiamo incontrato a Tbilisi dopo le elezioni dello scorso 26 ottobre
Due settimane dopo la vittoria del “sì” al referendum sull’Unione Europea, al ballottaggio di domenica 3 novembre la Moldavia ha rieletto Maia Sandu per un secondo mandato di quattro anni. Decisivo il voto della diaspora
Quanto hanno contato nelle recenti elezioni georgiane le questioni legate ad Abkhazia e Ossezia del Sud? Ne abbiamo parlato con Olesya Vartanyan, analista specializzata nei conflitti indipendentisti e separatisti dell’area caucasica
La presidente uscente Maia Sandu è stata confermata al ballottaggio delle elezioni del 3 novembre in Moldova con il 54% dei voti. Un risultato positivo, ora però il paese si troverà ad affrontare una serie di difficoltà sulla strada dell'adesione all'Ue. Il commento di Francesco Brusa, corrispondente di OBCT, ai microfoni di Radio Rai3 (4 novembre 2024)
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Continua in Slovenia la lenta agonia del governo di centrosinistra, con i consensi ai minimi storici: il premier Robert Golob deve fare i conti con ripetute dimissioni, guai giudiziari e la raffazzonata gestione del referendum sul nucleare civile. Neanche il centrodestra, però, se la passa troppo bene
I partner occidentali rispondono all'appello della presidente Zourabichvili e si muovono per supportare la ricerca della verità su tutte le segnalazioni di brogli elettorali. Ma il premier ungherese Orbán, in viaggio a Tbilisi per garantire supporto agli alleati di Sogno Georgiano, scava un ulteriore solco con Bruxelles
Dopo la contestata vittoria del Sogno georgiano alle elezioni politiche in Georgia, l'opposizione europeista cerca il sostegno internazionale per chiedere un nuovo voto e mobilita la piazza, anche se sembra puntare ad un boicottaggio parlamentare non violento. Foto e testi di Onnik James Krikorian.
In migliaia hanno partecipato alla manifestazione pacifica convocata dalla presidente Salomé Zourabichvili per denunciare il “furto del voto” da parte di Sogno Georgiano e per definire i prossimi passi: ricerca della “verità” sui brogli e ritorno alle urne sotto un'amministrazione elettorale internazionale
Il sociologo Jovo Bakić, tenace critico dei meccanismi di potere, in un'intervista spiega perché il progetto di estrazione del litio in Serbia sembra ormai irrevocabile e perché la strategia adottata dal regime per difendersi dalle critiche è illegittima
L'opposizione che contesta la vittoria elettorale di Sogno georgiano, ottenuta con pesanti violazioni, è scesa in piazza con migliaia di cittadini, ed ora chiede nuove elezioni condotte da un'amministrazione elettorale internazionale. L'analisi del corrispondente OBCT Federico Baccini, in diretta da Tbilisi (29 ottobre 2024)
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Dopo le proteste del 28 ottobre, organizzate a Tbilisi dall'opposizione contro il risultato delle elezioni, vinte dal partito al governo Sogno georgiano, le attese e l'atmosfera nell'analisi del corrispondente di OBCT Francesco Brusa, in diretta da Tbilisi (29 ottobre 2024)
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La vittoria del partito al potere Sogno Georgiano è arrivata in un contesto di violazioni elettorali senza precedenti. Le quattro coalizioni di opposizione si affidano alla presidente Salomé Zourabichvili, che non riconosce il risultato e convoca la protesta dei cittadini