Il 19 febbraio l'Armenia sceglierà il nuovo presidente della Repubblica. I due principali candidati si dividono sulla questione del Karabakh e dei rapporti con Ankara e Baku. Un profilo
Dopo lunghe e faticose trattative, Pdk e Ldk danno vita al nuovo governo del Kosovo. Thaci corona il sogno di diventare premier quando l'indipendenza da Belgrado sembra imminente, mentre Seidju viene confermato alla presidenza. In molti, però, sembrano insoddisfatti
Slovenia nell'Ue, con l'euro e parte dell'area Schengen. L'ultima volta che Napolitano visitò la Slovenia fu 12 anni fa. Allora questi sembravano traguardi inimmaginabili. Ora Italia e Slovenia sono alla pari e nessun ''ricatto'' o condizionamento che riguardi il passato è ormai più possibile
17 anni fa combatteva per lasciare Belgrado. Oggi la Slovenia, a capo dell'Unione Europea, lavora per una rapida integrazione della Serbia e per la soluzione del rebus kosovaro. La questione dei criminali di guerra diviene più sfumata nell'Europa post-Del Ponte
In Georgia l'opposizione contesta il risultato elettorale nonostante il giudizio positivo espresso dagli osservatori internazionali e annuncia manifestazioni dal 13 al 18 gennaio
Lo scorso anno la Bosnia Erzegovina si è trovata a fare i conti con una delle più gravi crisi del dopoguerra. I leader politici locali e Bruxelles sono inclini all'ottimismo, ma non tutti la pensano così. Il commento del nostro corrispondente
Sul Kosovo sono emersi in questi anni tre possibili approcci: indipendenza, divisione del territorio, mantenimento dello status quo. La Slovenia disporrebbe di un piano che medierebbe tra tutti e tre
Un 2007 difficile per la Turchia, alle prese con un doppio appuntamento elettorale e con la ripresa della violenza nell'est del Paese. Si interrompe il processo riformatore, riemerge un nazionalismo rancoroso nei confronti di stranieri e minoranze. L'analisi del nostro corrispondente
La necessità di una rinnovata strategia di integrazione dei Balcani nell'Unione dopo gli accordi di Lisbona. Per rafforzare il ruolo dell'Europa nel Mediterraneo, Medio Oriente e Mar Nero. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
La disputa sul nome di Macedonia potrebbe ostacolare il prossimo ingresso di Skopje nella Nato, nel delicato momento della definizione dello status del Kosovo. In questa seconda parte dell'analisi le posizioni di media e commentatori nella regione e quelle del mondo politico greco e macedone
L'opposizione clandestina cecena, divisa tra nazionalismo e fondamentalismo islamico, annuncia la creazione di un emirato caucasico, mentre Kadyrov prosegue la propria marcia sotto l'egida del Cremlino
Ad un mese dalla tornata elettorale in Croazia è praticamente sicuro che la carica di nuovo premier verrà ricoperta da Ivo Sanader, già premier e presidente del partito di centrodestra HDZ. La cronaca del nostro corrispondente
Riprendono le trasmissioni di Imedi Tv l'emittente privata considerata vicina all'opposizione chiusa il 7 novembre scorso dalle autorità georgiane, dopo la proclamazione dello stato di emergenza
L'Occidente ha il dovere di sollecitare la Georgia ad adottare autentiche riforme ed aperture democrartiche evitando autoritarismi. L'invito è nell'ultimo rapporto di ICG
Fissata la data delle presidenziali in Serbia, resta da capire che esito avranno i dissapori tra il premier Kostunica e l'attuale presidente Tadic, rispettivamente leader dei partiti di governo DSS e DS, per comprendere meglio che direzione prenderà il Paese
Il ruolo del nazionalismo nel Caucaso meridionale. Armenia, Azerbaijan e Georgia sperimentano dall'indipendenza un percorso politico basato sull'implementazione della democrazia procedurale
Abbattute le cabine di polizia e doganieri, via sbarre e segnaletica. Nella nottata tra ieri e oggi si è festeggiato l'ingresso della Slovenia nell'area Schengen. Un confine che svanisce, ma non sparisce. Si sposta a sud-est
Sondaggi e slogan per i candidati che si sfideranno alle prossime elezioni in Georgia. Una campagna elettorale focalizzata su riforme sociali e miglioramento delle condizioni di vita
Passato il 10 dicembre, da molti considerato erroneamente come il D day per il Kosovo, c'è ancora parecchia incertezza sul futuro status della provincia. Come vivono i serbi del Kosovo la situazione attuale, quali sono le aspettative, quali i timori?
La Bosnia che ripiomba nell'incubo. E pochi giorni dopo ne esce, come se nulla fosse successo. Che ne pensano Sladija, Azra, Nikolina di questo irreale risveglio "quasi europeo"?
Da una parte trattative per la formazione del nuovo esecutivo e preparativi per la rendere concreta la strada verso l'indipendenza, dall'altra diverse posizioni su come far fronte a questa prospettiva. Tanya Mangalakova, in un suo viaggio in Kosovo, ha incontrato i leader politici albanesi e serbi
Stando ai dati ufficiali il Caucaso è fedele a Putin ma il voto in Abkhazija ed Ossezia del Sud è una miccia nella polveriera dei "conflitti congelati". Sullo sfondo la questione del Kosovo
I negoziati mediati dalla Troika, una possibile dichiarazione unilaterale di indipendenza, le ripercussioni delle vicende kosovare sull'intera regione e sul Caucaso. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
l generale, noto per le violazioni dei diritti umani commesse dalle sue truppe durante il conflitto ceceno, torna alla ribalta con un incarico di prestigio al Ministero della Difesa russo
Martedì 4 dicembre a Sarajevo è stato parafato l'Accordo di associazione e stabilizzazione con l'UE. Ufficialmente tutti si sentono dei vincitori, tanto i politici locali che i rappresentanti europei. I cittadini della BiH sembrano gli unici ad avere dubbi sull'euforia generale
I negoziati mediati dalla Troika, una possibile dichiarazione unilaterale di indipendenza, le ripercussioni delle vicende kosovare sull'intera regione e sul Caucaso. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
I russi hanno votato per il rinnovo della Duma e anche nelle Repubbliche caucasiche Putin ha trionfato ma la regolarità del voto è messa in discussione dall'opposizione e dagli osservatori internazionali
Mentre si avvicina la data del rapporto della "troika" al Segretario generale dell'Onu, i serbi del Kosovo seguono con preoccupazione lo sviluppo degli eventi, con l'impressione di essere marginalizzati dai processi politici in atto e la reale prospettiva di abbandonare la regione
E' stato il vice dell'inviato Onu Martti Ahtisaari durante i negoziati guidati dall'Onu sullo status del Kosovo. La nostra corrispondente ha intervistato Albert Rohan all'indomani del definitivo fallimento di Belgrado e Pristina nel trovare una soluzione condivisa al problema del Kosovo