Anche OBCT coinvolto nel percorso organizzato dall'Università di Padova in collaborazione con Fnsi, Sindacato Veneto e associazione Articolo 21: un'iniziativa rivolta anche a chi opera nell'ambito della comunicazione che prevede dieci lezioni online al termine delle quali verrà rilasciato un diploma. Adesioni entro il 10 marzo
La conferenza finale del progetto Media Freedom Rapid Response (MFRR) propone quattro giorni di incontri con giornalisti, esperti e funzionari della Commissione Europea, per mostrare solidarietà ai giornalisti minacciati, comprendere il panorama delle nuove minacce e collaborare nel trovare nuove risposte
Svolta nell’inchiesta sulla morte di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa da una bomba piazzata nella sua auto il 16 ottobre 2017. Dopo oltre tre anni uno dei tre esecutori materiali, il pregiudicato Vince Muscat detto ‘Il-Kohhu’, si è dichiarato colpevole durante un’udienza al Tribunale della Valletta
Sono già una sessantina le organizzazioni e i gruppi della società civile che hanno sottoscritto la richiesta, ma c'è tempo sino al 4 marzo per aderire: al Consiglio d'Europa si chiede di agire, tramite una raccomandazione, a contrasto delle SLAPP, le querele bavaglio
Le organizzazioni della società civile possono segnalare all'ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti dell'Uomo (Office for Democratic Institutions and Human Rights ODIHR) dell’OSCE episodi di crimini d'odio accaduti nel corso del 2020
Il consorzio Media Freedom Rapid Response, di cui OBCT fa parte, si dichiara allarmato dalla possibile chiusura dell'ultima radio libera rimasta in Ungheria: per una serie di inghippi burocratici le frequenze non sarebbero più disponibili a partire dal 15 febbraio
Insieme ad altre ong attive nella difesa dei diritti umani e della libertà di stampa, OBCT fa sentire la sua voce in difesa del giornalista turco che in un nuovo processo rischia 14 anni di galera
I partner del Media Freedom Rapid Response (MFRR) esprimono seria preoccupazione per la richiesta danni di 10 milioni di euro avanzata al settimanale italiano L’Espresso da parte di un ex cardinale che si ritiene danneggiato da un’inchiesta sul suo presunto coinvolgimento in uno scandalo relativo al business della sanità vaticana