Restano poche, ma ci sono: sempre più donne in Armenia scelgono di avere un figlio da sole, attraverso l'inseminazione artificiale, nonostante l'atteggiamento poco comprensivo della società. Un incontro con Nona e Lilit
Come sta cambiando il quadro delle rivendicazioni sociali e politiche femministe, ma anche il ruolo delle donne nella società dell'Ucraina in guerra? Ne abbiamo parlato con l'attivista Viktoriia Pihul del collettivo anticapitalista "Sotsialnyi Rukh"
Nel suo libro "Il lago" Kapka Kassabova ci porta sulle rive dei laghi di Ocrida e Prespa - dove ha le sue radici - in un incrocio di confini e di identità che separano e uniscono Grecia, Albania e Macedonia del Nord
A fine giugno, Istanbul ha celebrato il suo annuale LGBTI+ Pride all'ombra dell'intensa repressione della polizia, in linea con la crescente intolleranza del governo turco per qualsiasi forma di espressione LGBTI+, dalle manifestazioni ai media
La Bosnia Erzegovina sta perdendo la propria popolazione e vi è una mancanza cronica di manodopera in molti settori. Ma la Republika Srpska ha trovato una soluzione: far entrare lavoratori stranieri semplificando le norme sui permessi di lavoro
Il movimento scout ha quasi 100 anni in Montenegro e sembra che non sia mai andato così bene, visto che conta attualmente più di 2000 membri nel paese. Una scuola che prepara all’età adulta e dove i giovani hanno l’occasione di apprendere della natura e della vita in comunità
All’interno dell’UE, i paesi balcanici sono tra quelli che investono meno nella ricerca e nell’innovazione. I fondi europei danno un contributo positivo, ma il divario col resto d’Europa tende comunque ad allargarsi. Le ragioni sono molteplici
Sono 12 le condizioni poste dalla Commissione europea affinché Tbilisi ottenga lo status di candidato entro la fine dell'anno. Il governo ha adottato un proprio vago programma per raggiungerle mentre continua nella sua retorica anti Ue
Mentre la retorica di regime in Russia plasma la lingua ai propri fini, la resistenza passa anche attraverso una riappropriazione spesso creativa dei meccanismi semantici, della scrittura e della lettura
La guerra procede ma dove possibile sono già state avviate operazioni di bonifica di mine e ordigni inesplosi. Le istituzioni ucraine sono affiancate da quelle internazionali, ma per rendere sicuri ai civili i territori dove si è combattuto serviranno anni
Edi Puka è la direttrice di una scuola per l’infanzia in Kosovo, da alcuni anni coinvolta nel progetto Pedakos, incentrato sulla prima infanzia e che ha le proprie radici nel territorio di Reggio Emilia. Un’intervista
Sead Đulić è presidente dell’Unione degli antifascisti e combattenti della guerra popolare di liberazione. Un'intervista - dopo l'ennesima devastazione del Cimitero dei partigiani di Mostar - in cui si ragiona sul futuro della Bosnia Erzegovina
Continuiamo nel nostro reportage "Lettere da Creta". L'arrivo a Iráklio, capoluogo dell'isola, e le prime passeggiate tra profumo di tigli fioriti e zagare
A quasi trent’anni dal genocidio siamo molto lontani dall’avvio di un dialogo e di una discussione pubblica - in Bosnia Erzegovina e in Europa - rispetto alle memorie di quanto avvenuto a Srebrenica. Un'intervista a Andrea Rizza Goldstein
Il Vertice europeo del 23-24 giugno ha gettato un'ombra sui Balcani occidentali, mettendo in stand-by ogni prospettiva di integrazione. Tuttavia, i giovani della regione si sentono da tempo europei, condividendo gli stessi valori e interessi di altre parti del continente
L'avvocato esperto di media Andrea Di Pietro commenta positivamente il pacchetto anti-SLAPP della Commissione Europea e sostiene la necessità di promuovere eventuali iniziative di formazione destinate agli operatori della giustizia, per riconoscere e combattere le cause vessatorie che minaccino la libertà di espressione e il diritto dei cittadini a partecipare al dibattito pubblico
Alexander Langer, politico altoatesino e parlamentare europeo, negli anni '90 ha dedicato un grande impegno nella ricerca di soluzioni pacifiche al conflitto in Bosnia. I suoi scritti sono stati ora tradotti in bosniaco e saranno il perno di incontri per giovani su diritti umani, ecologismo e attivismo
Il nuovo governo sloveno ha promesso, entro fine anno, la rimozione delle famigerate barriere di filo spinato anti-migranti al confine con la Croazia. Non sarà un “liberi tutti”, ma solo la sostituzione di un rozzo meccanismo di controllo con altri più sofisticati