L’emigrazione di forza lavoro e la cosiddetta fuga di cervelli – due fenomeni in crescita in tutti i paesi del sud-est europeo – preoccupano esperti, politici e imprenditori da Budapest ad Atene
Pane quotidiano nelle redazioni balcaniche e fattore di rischio per la libertà di stampa secondo gli organismi internazionali, la violenza verbale tramite internet contro le donne nei media è ovunque in aumento
Il governo di Zagabria è deciso ad ammorbidire i requisiti per ottenere la cittadinanza croata, nell'ottica di intercettare la diaspora. C'è chi però si sente discriminato: il caso di Milan Škorić e i 5mila senza nazionalità
Il Mar di Marmara è un piccolo mare tra due continenti. Ripercorreremo in più tappe le sue onde e le sue coste cercando nelle memorie e nelle opere dell’uomo - che a volte ne hanno anche stravolto la natura - la stratificazione complessa del passato, l’essenza del presente, il tiepido germe del futuro. Prima puntata
Le controverse dichiarazioni pubbliche della presidente croata Kolinda Grabar Kitarović, i rapporti tra Croazia e Bosnia Erzegovina, un passato che non passa
Il punk in Turchia negli anni ’90 rimase un fenomeno circoscritto, ma introdusse dibattiti importanti che contribuirono ad aprire la strada a nuove esperienze e a un nuovo modo di intendere la musica underground
Il 31 luglio scorso il parlamento montenegrino ha bocciato la proposta di legge sulle unioni di persone dello stesso sesso. Non è stata raggiunta la maggioranza necessaria. E la Chiesa ortodossa ringrazia
L'assedio di Vukovar, la fuga dalla città, la difficile convivenza coi parenti e infine l'Hotel Tito a Kumrovec, villaggio natale di Josip Broz Tito. Una recensione del romanzo di Ivana Bodrožić
Lazar Drljača fu uno stravagante pittore bosniaco, diffidente nei confronti dei ricchi e potenti, vissuto a cavallo delle due guerre mondiali. La sua storia
La Commissione europea vuole modificare i criteri che regolano gli stanziamenti della politica di coesione. I maggiori beneficiari saranno Grecia, Bulgaria e Romania, mentre il gruppo di Visegrad e le repubbliche baltiche ne usciranno penalizzate
Tesare l'ammantiglio, giù di drizza randa, prua al vento, lascare scotta, inferire la mura della prima mano... rito officiato in rigoroso silenzio, che dà il via all'attraversata dell'Adriatico, mare che accomuna
A seguito dell'occupazione russa della Crimea la comunità tatara è sotto forte pressione. Un'analisi della situazione attraverso uno sguardo al passato e l'opinione dei rappresentanti tatari eletti recentemente nel parlamento ucraino
Nato durante l'assedio della capitale bosniaca, il Sarajevo Film Festival raggiunge quest'anno quota 25 ed è divenuto un imprescindibile appuntamento cinematografico europeo
Cresce in Bosnia Erzegovina la sfiducia nel giornalismo e sempre più persone considerano giustificati gli attacchi, anche fisici, ai reporter: per la prima volta il numero di chi non crede ai media supera il numero di chi ancora si fida di giornali e tv
Tranne quelli del Delta, nessun altro porto romeno sul Danubio offre il servizio trasporto passeggeri e il trasporto merci, dalla fine del comunismo, è in caduta libera. Ma il fiume garantirebbe trasporti meno costosi e meno inquinanti di quelli su gomma
Tra i 136 siti web che verranno oscurati a seguito di una sentenza della terza corte penale di Ankara c’è anche il portale Bianet.org, nostro media partner dei progetti sulla libertà di stampa e di espressione. Online una petizione a favore del portale
Un tempo era la terza azienda della Bosnia Erzegovina per esportazioni, con la sua produzione di oltre 100.000 tonnellate di alluminio all’anno e quasi un migliaio di dipendenti nello stabilimento di Mostar. Ora, la Aluminij, è praticamente fallita. Chi è responsabile di questo disastro industriale?
Dal 2007 l'Unione europea consente agli stati membri di ridurre la cosiddetta Tampon Tax, cioè l'Iva applicata ai prodotti per l'igiene femminile. Molti paesi, incluse Italia e Croazia, continuano però ad applicare la stessa aliquota che riservano al vino e alle sigarette
Le dimissioni del premier kosovaro Ramush Haradinaj, convocato dalla Corte speciale per i crimini UÇK, aprono una crisi politica che si annuncia lunga e complessa. Vittima collaterale dell'impasse sarà, quasi sicuramente, il dialogo con la Serbia