Si ripresenta con una 26° edizione molto ricca di titoli, spunti e ospiti il Trieste Film Festival. Il primo festival italiano dell’anno, che si definisce “il principale appuntamento italiano con il cinema dell'Europa centro-orientale”
La Bulgaria è entrata nell'Ue nel gennaio 2007. A sette anni di distanza da quel sospirato traguardo, i sentimenti nel paese restano però contrastanti, quasi schizofrenici, e molti cittadini bulgari si chiedono ancora se e quando potranno sentirsi davvero europei
Nina Bunjevac ha scelto il tratto della graphic novel in bianco e nero per raccontare la sua storia familiare. Una narrazione che si snoda negli anni '70 tra la Jugoslavia e il Canada, attorno alla figura di suo padre. "Fatherland" è stato presentato di recente alla fiera del libro di Pola. Una recensione
Sono trascorsi 25 anni dalla Rivoluzione del 1989. Da allora i rivoluzionari - ma solo quelli certificati - hanno ottenuto più di 2 miliardi di euro di indennizzi. Un approfondimento
Migliaia di morti ogni anno, la maggior parte dei quali sono bambini. Il paese ha il primato in Europa per danni causati da polveri sottili. E il principale nemico sono le centrali a carbone
Ničije dete - Il figlio di nessuno - film d'esordio del regista serbo Vuk Ršumović. Un bambino cresciuto coi lupi, e mandato in guerra dagli umani. Vincitore della Settimana internazionale della critica alla Mostra del cinema di Venezia, uscirà nelle sale in primavera. Una recensione
Una serie di interviste realizzate da SEEMO a giornalisti del sud-est Europa che hanno subito minacce e aggressioni nel fare il loro lavoro. L'incontro con Anuška Delić
Dopo il primo turno di due settimane fa non è più una sorpresa. La Croazia guarda a centro-destra ed elegge Kolinda Grabar Kitarović, esponente dell'Hdz. Sconfitto Ivo Josipović, vittima dei fallimenti del governo Milanović e del fuoco amico
Non un teatro marginale, ma il teatro del margine, animato da pulsioni di rivolta civile e di impegno sociale. La storia del DAH Teatar, nato a Belgrado nel 1991 e ancora oggi attivo per restituire voce ai destini abbandonati dalla Storia
Con l’inizio del nuovo anno la Serbia ha assunto al presidenza dell’Osce. Quali le sfide e quali le opportunità dal ricoprire quest'importante ruolo internazionale? Un’analisi
Con due opere molto diverse, una commedia leggera su un triangolo amoroso e un dramma ambientato a Višegrad, la giovane cineasta bosniaca Jasmila Žbanić torna alla regia mostrando grande versatilità, senza mai perdere di vista l'impegno
Lo scorso 30 novembre in Moldavia si è votato per le parlamentari. Guardiamo a quanto è accaduto attraverso lo sguardo di un funzionario del Parlamento europeo. Reportage
La vicenda delle violenze subite da un bambino in una scuola di un paesino sloveno ha rilanciato nel paese il dibattito sul sistema scolastico, che paga l’assenza di politiche integrative e di un serio confronto con la diversità e i pregiudizi presenti nella società
Lo scorso 30 dicembre Matteo Renzi si è recato a Tirana ad incontrare il suo omologo Edi Rama. Tra i due un'intesa forte, a partire dallo stile politico, ma tra i due paesi il rapporto non è scevro di contraddizioni. Un commento
Il turismo è oggi una delle principali risorse per la Grecia in crisi. Il governo di Atene ora ha deciso di sostenerlo coinvolgendo la "macchina dei sogni" del cinema americano
A Foça, sulla costa egea della Turchia, c'è un mercato dove si incontrano magicamente colori, odori e sapori. E tra i tesori esposti sulle bancarelle, c'è anche la "tarhana", distillato dell'abbondanza generosa dell'estate
La crisi finanziaria del 2009 ha messo in seria difficoltà il processo di allargamento dell'Unione europea, a farne le spese soprattuto i Balcani occidentali che ora cercano nuovi partner economici. Un'analisi di Dušan Reljić, analista dell'istituto berlinese SWP
Srđan Verbić, ministro serbo della Scienza, dell'Educazione e dello Sviluppo tecnologico ha le idee chiare: nuove leggi sull'istruzione e progetti europei per dare ossigeno alla ricerca scientifica e aumentare il suo ruolo sociale in funzione dello sviluppo del paese. Un'intervista
Dieci anni fa la Commissione Wiesel pubblicava le sue conclusioni sulla Romania: il regime di Ion Antonescu era da ritenersi responsabile per la morte di 280.000 - 380.000 ebrei e 11.000 rom, tutti uccisi tra il 1940 e il 1944. Un decennio dopo, che sguardo sull'Olocausto in Romania?