La Russia revoca l'embargo all'Abkhazia e stringe i rapporti con il Paese secessionista. Senza garantirne il riconoscimento ufficiale mantiene così la promessa fatta dopo il riconoscimento del Kosovo
Il confine italo-jugoslavo alle origini della guerra fredda attraveso il film ''Cuori senza frontiere'' di Luigi Zampa (1950). Un progetto per le scuole
Il premier Kostunica dà le dimissioni. Il governo di Belgrado, da tempo in bilico, cade sul disaccordo politico riguardante l'Unione europea e il Kosovo. Avanti verso elezioni politiche anticipate e la formazione di un nuovo governo
A Lubiana si riunisce la Sinistra europea. Per affrontare la questione tuttora irrisolta dei ''cancellati''. Il governo sloveno temporeggia ma Amnesty International propone l'istituzione di una commissione internazionale
Una cooperativa formata in prevalenza da donne serbe e musulmane ha dato vita ad una solida realtà economica nella Bosnia orientale, attraverso il coinvolgimento di una rete di partner italiani e bosniaci
Georgiana di Tbilisi, Nino (Nina) Ananiashvili è stata una ballerina del Bolshoi. Dopo aver calcato i palchi dei più famosi teatri del mondo, ha scelto di tornare nel suo paese
"Dalla Rivoluzione delle Rose alle Elezioni parlamentari 2008" è il tema dell'incontro tra Mart Laar, Consigliere economico del Presidente georgiano, e il Parlamento Europeo. Vera Cavallin ha seguito l'evento
Studenti delle scuole di Monfalcone, Gorizia e Nova Gorica raccontano il confine. Un progetto promosso nel 2004, all'indomani dell'ingresso della Slovenia nell'Ue. Un'analisi dei testi a cura di Melita Richter
Operatore dei più grandi registi bulgari ed oggi a sua volta regista, Radoslav Spasov, convinto sostenitore di un cinema come espressione artistica e non solo commerciale, ci parla di speranze e difficoltà di una cinematografia insidiata dallo strapotere di Hollywood
Sono giovani e sono scesi in piazza a protestare. Contro quella che ritengono un'ingiustizia, fatta a loro, fatta alla Serbia. Le nuove generazioni ed il mito del Kosovo in quest'editoriale di Danijela Nenadić
Una testionianza di Roberto De Bernardis, che racconta la storia della sua famiglia costretta a lasciare Pola mezzo secolo fa in un viaggio senza ritorno. Un articolo tratto dal quotidiano L'Adige
Migliaia di hooligans si radunano a Vukovar per protestare contro un episodio di vandalismo causato in febbraio da alcuni giovani serbi. Paura ma nessun incidente nella città simbolo della guerra degli anni '90. Il resoconto del nostro corrispondente
Le voci su un possibile boicottaggio dei poliziotti serbi inquadrati nel Kosovo Police Service si sono trasformate in azione concreta. Alcune centinaia di agenti, dopo aver richiesto di ricevere ordini esclusivamente dall'Unmik, hanno deciso di non recarsi al lavoro e sono stati sospesi
Rapporti stretti e di lunga data quelli tra Mosca e Atene, tanto sul versante politico ed energetico che su quello culturale. Dopo la vittoria del neo presidente russo Medvedev, la Grecia si aspetta il proseguimento delle buone relazioni
Le elezioni presidenziali del 19 febbraio hanno portato la vittoria del Primo ministro Sarksyan ma l'opposizione contesta i risultati. Le manifestazioni sono degenerate sabato notte
Un viaggio fotografico lungo i chilometri nei quali la linea ferroviaria della Transalpina attraversa la regione di Gorizia e Nova Gorica (Tratto da Isonzo-Soča n.68, giugno-luglio-agosto 2006)
La linea ferroviaria Transalpina, o Bohinjska proga, nata per collegare il Litorale al Centro Europa, compie il suo primo secolo di vita (Tratto da Isonzo Soča, n.68, giugno-luglio-agosto 2006)
Un racconto di Nada Strugar, vincitore della sezione "Europa" nella quarta edizione del premio letterario "Brescia: culture a confronto" 2007. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Le presidenziali russe sono state seguite da tutti i media serbi. La Belgrado ufficiale considera la vittoria di Medvedev come il proseguimento delle buone relazioni tra i due paesi, soprattutto per quel che riguarda il sostegno sulla questione Kosovo
Sull'invito alla Macedonia ad aderire alla Nato, che dovrebbe essere formalizzato nei prossimi giorni, pesa la minaccia greca di veto, se non si dovesse giungere prima ad una soluzione alla questione del nome. I tempi stringono, le posizioni rimangono distanti e un accordo sembra lontano