Lo scorso anno la Bosnia Erzegovina si è trovata a fare i conti con una delle più gravi crisi del dopoguerra. I leader politici locali e Bruxelles sono inclini all'ottimismo, ma non tutti la pensano così. Il commento del nostro corrispondente
TV via cavo, internet e telefonia. La società T-2 sta sbaragliando la concorrenza. Anche grazie all'offerta di canali dal contenuto pornografico. Niente di strano, se non che proprietaria della T-2 è la chiesa cattolica slovena
Sul Kosovo sono emersi in questi anni tre possibili approcci: indipendenza, divisione del territorio, mantenimento dello status quo. La Slovenia disporrebbe di un piano che medierebbe tra tutti e tre
Un 2007 difficile per la Turchia, alle prese con un doppio appuntamento elettorale e con la ripresa della violenza nell'est del Paese. Si interrompe il processo riformatore, riemerge un nazionalismo rancoroso nei confronti di stranieri e minoranze. L'analisi del nostro corrispondente
Il 2008 in Bulgaria è iniziato all'insegna di forti nevicate e temperature polari, che hanno bloccato il paese. Nonostante le precipitazioni fossero ampiamente previste, istituzioni e ditte private negano ogni responsabilità per i disagi e si difendono come ai tempi del regime: "La neve ci ha colto di sorpresa!"
La necessità di una rinnovata strategia di integrazione dei Balcani nell'Unione dopo gli accordi di Lisbona. Per rafforzare il ruolo dell'Europa nel Mediterraneo, Medio Oriente e Mar Nero. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Per la prima volta tutti i paesi del sud-est Europa fanno parte dei 70 stati con un alto livello di sviluppo umano, secondo il rapporto annuale pubblicato a fine 2007 dallo UNDP
Lo smarrimento dello spettatore nei Balcani senza luogo e senza tempo del regista Luca Camilletti. Nostra recensione dello spettacolo Blues (Balcan) & C, presentato dal Laboratorio Nove presso il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino
Ritorniamo sulla questione della cosiddetta “Brćanska Malta”, il sanguinoso scontro tra milizie territoriali e esercito jugoslavo avvenuto a Tuzla il 15 maggio 1992, con il racconto di Selim Bešlagić, ex sindaco della città accusato dalla Procura serba per quei fatti insieme ad altri 5 funzionari ed ufficiali
Si è votato lo scorso 5 gennaio, ma i risultati non sono ancora noti. Gli exit polls danno vincente il presidente uscente Saakashvili con il 53,8% dei voti. L'opposizione denuncia brogli
Negli ambienti culturali albanofoni da anni è in corso un dibattito linguistico sulla versione letteraria dell'albanese o della cosiddetta lingua standard. Una ricognizione delle principali posizioni in merito
Concludiamo le pubblicazioni del nostro dossier sui Memoriali in ex Jugoslavia con un'intervista a Dario Terzić, giornalista di Mostar nostro collaboratore, sulle trasformazioni dei monumenti e simboli della cittadina erzegovese
Dal 14 al 16 dicembre scorso si è tenuta a Roma l'edizione 2007 di Medlink: "Oltre la crisi di civiltà. Cultura, politica e religioni per costruire alternative nel Mediterraneo". Questo l'intervento presentato da Osservatorio sui Balcani
La disputa sul nome di Macedonia potrebbe ostacolare il prossimo ingresso di Skopje nella Nato, nel delicato momento della definizione dello status del Kosovo. In questa seconda parte dell'analisi le posizioni di media e commentatori nella regione e quelle del mondo politico greco e macedone
La società bulgara è ormai divisa in classi, a diciotto anni dalla fine del comunismo. Questa divisione provoca però seri malumori, e molti bulgari guardano con nostalgia al passato regime, mentre gli analisti ancora si dividono sulla fine vera o presunta della transizione
La costruzione della memoria nell'epoca digitale: intervista a Nihad e Sead Kresevljakovic, registi, autori del film "Sjecas li se Sarajeva?" e animatori nella capitale bosniaca dell'associazione di cittadini "Video Arhiv". Una nuova pubblicazione per il nostro dossier sui Memoriali nella ex Jugoslavia
L'opposizione clandestina cecena, divisa tra nazionalismo e fondamentalismo islamico, annuncia la creazione di un emirato caucasico, mentre Kadyrov prosegue la propria marcia sotto l'egida del Cremlino
Dopo le società del non-consumo e le successive distorsioni dell'economia di mercato, nei paesi post-comunisti oggi si afferma lentamente la riflessione sul consumo responsabile