Rimandato ancora una volta, causa pandemia. Il censimento nazionale in Macedonia del Nord, che doveva svolgersi dal 1 al 21 aprile, dopo due decenni di attesa, verrà rinviato al prossimo settembre. La decisione è arrivata ieri dopo un incontro tra il premier Zoran Zaev e il leader dell'opposizione di centro-destra Hristijan Mickoski.
Le autorità serbe sono sulla difensiva e stanno tentando di minimizzare le critiche contenute nella relazione sul paese adottata dal Parlamento europeo lo scorso 25 marzo.
Il 22 marzo Albin Kurti, leader del movimento Vetevendosje (autodeterminazione) è stato eletto primo ministro del Kosovo con 67 voti a favore e 30 contrari sui 120 deputati eletti nelle elezioni anticipate del 14 febbraio scorso.
Il 22 marzo, alle 3 del mattino, un camion con targa della Serbia si è ribaltato sull’autostrada A3 Belgrado-Zagabria nei pressi di Okučani in Croazia. Nel tir vi erano nascosti 24 cittadini siriani, tra i quali anche dei minori. Quattro sono morti, 19 sono rimasti feriti, sei sono in gravi condizioni.
Una recente analisi dell'agenzia Onu UNFPA, firmata dalla ricercatrice Alida Vračić e dal giornalista Tim Judah, evidenzia come la pandemia abbia aperto inaspettate opportunità per le aree rurali, anche nel sud-est Europa.
Più di 706.000 persone hanno ricevuto la cittadinanza di uno dei paesi dell'UE nel 2019, e tra i "nuovi europei", circa uno su dieci proviene dai Balcani occidentali, per un totale di circa 74.000.
Nel 2018, il CEPS , un think tank con sede a Bruxelles che si occupa di affari europei, decise di realizzare uno studio di comparazione tra i paesi dei Balcani e quelli che, ad est, avevano sottoscritto un Accordo di associazione con l'Ue (Ucraina, Georgia e Moldavia) per verificare il loro progressivo allineamento alle normative Ue.
Era già accaduto nel 2008. Quell'anno la Slovenia durante il suo mandato alla presidenza dell'Ue, era riuscita a negoziare un compromesso sulla liberalizzazioni dei visti per i Balcani occidentali.
In Croazia le sementi tradizionali sono sotto assedio. È infatti in discussione in parlamento una legge volta a ridurre le infezioni fitopatogene, in particolare nei cereali. Per farlo si intende permettere l'utilizzo solo di sementi omologate e certificate.