Dal 1991 ad oggi Milo Đukanović è stato sei volte premier e una volta presidente della Repubblica. Con la vittoria al primo turno di domenica 15 aprile il leader del Partito democratico socialista si appresta a ricoprire il secondo mandato presidenziale.
L'11 aprile scorso si sono tenute in Azerbaijan le elezioni presidenziali anticipate. Ilham Aliyev, presidente uscente, si è guadagnato un quarto mandato con l'86% dei voti. La Commissione elettorale centrale ha reso noto che l'affluenza sarebbe stata del 74.5%.
Il Tribunale dell'Aja è parzialmente tornato sui suoi passi relativamente all'assoluzione del marzo 2016 di politico serbo Vojislav Šešelj. Lo ha infatti condannato ieri a 10 anni di detenzione, che non dovrà scontare dato che ha trascorso all'Aja già un periodo superiore: dal 2003 al 2014, quando è rientrato in Serbia per motivi di salute.
In vista delle elezioni presidenziali, fissate per il prossimo 15 aprile, un sondaggio del Centro per la democrazia e diritti umani (CEDEM) preannuncia l’ennesima vittoria di Milo Đukanović, con oltre il 50%.
Il parlamento armeno, venerdì scorso, ha approvato una proposta di legge governativa che impedisce ai giornalisti di poter seguire dal vivo i dibattimenti in seno al consiglio comunale della capitale.
Ieri, 26 marzo, le Forze speciali della polizia kosovara hanno prima tratto in arresto e poi espulso dal territorio kosovaro Marko Đurić, a capo dell'Ufficio per il Kosovo del governo serbo.
Parlando alla stampa a Varna, località sul Mar Nero, a seguito dell'incontro Ue-Turchia tenutosi ieri 26 marzo, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha specificato che tra Turchia e Ue non era stato raggiunto alcun compromesso: “Se mi chiedete se abbiamo raggiunto compromessi la risposta è no. La cosa che posso dire è che ho evidenziato tutte le nostre preoccupazioni e, come sapete, la lista era lunga”.
A metà marzo il premier sloveno Miro Cerar ha rassegnato le proprie dimissioni. Una settimana dopo il presidente Borut Pahor ha comunicato al parlamento che non intende proporre nessuno per il capo del governo accelerando così l'iter che dovrebbe portare tra la metà di maggio e la metà di giugno alle elezioni politiche.
Eroina della guerra contro la Russia, Nadiya Savchenko è accusata di aver pianificato un attentato al parlamento per sterminare l’intera classe politica e prendere il potere.