Alexander Langer cittadino onorario di Tuzla

23 agosto 2022

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Il 22 agosto il consiglio municipale di Tuzla ha votato per assegnare ad Alexander Langer la cittadinanza onoraria post-mortem e ha proposto di dedicare spazio alla memoria del suo impegno per la pace, nell’ambito della iniziative relative agli anni 1992-1995.

Cittadinanza onoraria a Langer (Fondazione Langer )

Il riconoscimento gli viene conferito per l'eccezionale impegno che l’eurodeputato italiano altoatesino ha speso nella promozione della la pace nell'ex Jugoslavia, che ha instancabilmente perseguito fino alla sua morte nel luglio del 1995, pochi giorni prima del genocidio di Srebrenica.

Tra le proposte dibattute in seduta di consiglio anche quella di intestargli un luogo significativo della città e di piantare un albero a lui dedicato in piazza Libertà. “La decisione di onorare l’europarlamentare italiano Alexander Langer con la cittadinanza onoraria è stata presa dal consiglio in memoria del suo impegno per la pace in tutta l’ex-Jugoslavia”, ha dichiarato la presidente del consiglio municipale Nataša Perić nell’intervista a RTV7, “e soprattutto in Bosnia Erzegovina e a Tuzla”. Ha poi ricordato che Langer ha insistito, nella sua attività di europarlamentare ed anche di attivista per la pace, affinché la Bosnia Erzegovina venisse inclusa nell’Unione europea per difenderla dalla guerra. “Nella sua attività alla ricerca di una soluzione pacifica”, ha aggiunto Nataša Perić, “ha visitato tutti i paesi dell'ex Jugoslavia, ed è venuto spesso a Tuzla perché qui aveva trovato un'eccezionale unità, nonostante la guerra in corso”.

Ha poi ricordato che Langer in quegli anni ha finanziato di tasca sua diverse iniziative nei territori dell'ex-Jugoslavia e che il massacro del 25 maggio 1995, in cui morirono decine di giovani di Tuzla che si erano ritrovati per celebrare la Giornata della gioventù, lo aveva scioccato: “Il 30 maggio aveva scritto un articolo dedicato alle vittime di quel massacro, invocando un intervento più deciso dell’Europa e della comunità internazionale.“ Un articolo pubblicato sul quotidiano Alto Adige e per il quale venne poi attaccato, per la netta posizione espressa soprattutto in questo passaggio: “Si può decidere che il diritto internazionale deve semplicemente abdicare (…) Oppure si può decidere che nel mondo un diritto deve esistere, che un ordine vincolante per tutti deve farsi rispettare. Allora si dovrà aumentare consistentemente il numero e il mandato delle forze internazionali in Bosnia e confidare loro il compito non più di osservare e testimoniare soltanto, ma di liberare effettivamente gli accessi alle 'zone protette' e proteggere realmente le città e le regioni della convivenza; fermare effettivamente - con i mezzi necessari - le aggressioni, soprattutto quelle con armi pesanti, e rendere inoffensivi tali armamenti (confiscare non basta: lo si è visto). Sarebbe preferibile che ciò potesse essere fatto da quei corpi multinazionali di 'soldati di pace' dell'ONU, che Boutros Boutros Ghali ormai da anni invoca, ma non riceve. Nelle condizioni attuali, tuttavia, l'ONU dovrà chiedere a chi può - alla NATO, in buona sostanza - di svolgere tale compito.”

Come scrivevamo nel 2021, quando già il Consiglio comunale di Sarajevo ha deciso di proclamarlo cittadino onorario, Langer è stato “difensore instancabile dei valori della cittadinanza, della pace e democrazia, la personalità europea più impegnata per il dialogo e la ragione contro la brutalità della violenza. Esponente di primo piano del dialogo sul suo territorio, l'Alto Adige/Sud Tirolo e in tutta Europa, ha dato un contributo fondamentale per la causa dell'inclusione e della creazione di una società dove la diversità sia una ricchezza e non una barriera.”

Un impegno politico e sociale che ora anche i giovani bosniaco-erzegovesi potranno conoscere, grazie alla traduzione degli scritti di Langer nel volume “Alexander Langer – L’arte del vivere insieme: dal Sud Tirolo a Srebrenica” che verrà presentato a Srebrenica il prossimo 27 agosto, nell’ambito della "Settimana Internazionale della Memoria" organizzata dall'Associazione Adopt Srebrenica assieme a Fondazione Alexander Langer di Bolzano e Tuzlanska Amica di Tuzla.