Lo stato delle indagini, le iniziative tenutesi a Mosca e nel mondo per ricordare Anna Politkovskaja nel secondo anniversario dell'omicidio
Il 7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja è stata uccisa all'ingresso della sua casa a Mosca. A due anni di distanza, sta per cominciare il processo contro i primi imputati per l'omicidio della giornalista di Novaja Gazeta, ma tra di loro non vi saranno né l'esecutore materiale del delitto né il mandante.
Due anni di indagine hanno fornito qualche risposta sulla dinamica dei fatti, ma hanno lasciato numerosi punti interrogativi. Su un solo punto né gli amici e colleghi di Anna né i responsabili delle indagini hanno dubbi: Anna Politkovskaja è stata uccisa per la sua attività di giornalista, di autrice di articoli e libri che, in particolare riguardo alla seconda guerra in Cecenia, descrivevano nei dettagli le atrocità commesse dall'esercito russo e dalle autorità locali cecene contro la popolazione. Nei suoi libri si leggono storie di persone reali, di casi concreti, e spesso compaiono nomi e cognomi dei responsabili di rapimenti, torture, estorsioni e violenze.
In un'intervista rilasciata qualche anno prima della sua morte, lei stessa ammetteva che era un miracolo il fatto che nessuno l'avesse ancora uccisa. I suoi amici e colleghi speravano che la sua notorietà e i numerosi premi internazionali che aveva ricevuto la potessero in qualche modo difendere. Purtroppo non è stato così.
Il processo
Il 15 ottobre vi sarà la prima seduta del processo contro il sottocolonnello dei servizi di sicurezza russi (Fsb) Pavel Rjazugov, il collaboratore del ministero degli Interni Sergej Chadžikurbanov e i fratelli Džabrail e Ibrahim Machmudov, di origine cecena. Sarà un tribunale militare ad occuparsi del caso, perché tra gli accusati vi è un uomo delle forze di sicurezza in servizio, e molti documenti risultanti dalle indagini sono stati forniti dall'Fsb e dal ministero degli Interni con clausola di segretezza.
Sebbene non siano ancora state prese decisioni definitive a riguardo, vi è il rischio concreto che il processo si svolga a porte chiuse.
Il sottocolonnello Rjazugov, inizialmente indagato anche per l'omicidio, rimane ora parte dello stesso processo solo con l'accusa di aver commesso, assieme a Sergej Chadžikurbanov, il reato di abuso di potere nei confronti di un imprenditore nel 2003 (non è quindi più accusato per l'omicidio Politkovskaja, benché dubbi persistano riguardo al suo effettivo ruolo). Sergej Chadžikurbanov è accusato di avere organizzato l'omicidio e di aver gestito i contatti con il killer e gli altri partecipanti all'attentato. I due fratelli Machmudov avevano l'uno il compito di seguire Anna Politkovskaja, l'altro di rimanere vicino al luogo del delitto e comunicare le informazioni al killer.
L'esecutore materiale dell'omicidio, secondo gli investigatori, sarebbe Rustam Machmudov, fratello di due degli imputati, sul quale vige un mandato di arresto internazionale. Non si fanno invece nomi riguardo a chi sarebbe il mandante dell'omicidio, ma il responsabile dell'indagine Petros Garibjan ha recentemente dichiarato, in un'intervista a Novaja Gazeta, che il cerchio degli indagati sarebbe molto ristretto, "due, tre, quattro persone".
Neppure Vjačeslav Izmailov, che ha condotto indagini parallele quale giornalista di Novaja Gazeta, è riuscito a stabilire con certezza chi sia il mandante, ma è convinto che si tratti di persone vicine al presidente ceceno Ramzan Kadyrov.
Il ricordo
Nel giorno del secondo anniversario della morte della giornalista hanno avuto luogo sia in Russia sia in molti altri paesi incontri e manifestazioni per ricordare la scomparsa della giornalista.
In Italia, l'evento è stato commemorato con manifestazioni a Milano e Roma in memoria di Anna Politkovskaja, organizzate dall'associazione AnnaViva. La sezione francese di Amnesty International ha dedicato all'anniversario della scomparsa delle giornalista una maratona di due settimane, con incontri e raccolte di firme per sostenere la libertà di espressione in Russia. Eventi e manifestazioni sono stati organizzati in numerosi altri paesi.
A Mosca, in una giornata di pioggia battente, si sono radunate centinaia di persone per ricordare Anna Politkovskaja. Tra loro c'erano noti attivisti per la difesa dei diritti umani ed i principali leader dell'opposizione (V. alcune fotografie della manifestazione di Mosca sul sito di Novaja Gazeta.
Vitalij Jaroščevskij, vice-redattore capo di Novaja Gazeta, ha dichiarato ai microfoni della radio Echo Moskvy che è molto importante che il processo su Anna Politkovskaja si svolga a porte aperte, e che le indagini proseguano. Pur riconoscendo l'importante lavoro svolto dalla procura, Jaroščevskij ritiene che finché non ci sarà un effettivo supporto politico alle indagini, non si saprà mai la verità sull'omicidio di Anna.
Nel giorno del secondo anniversario della scomparsa, la vicenda di Anna Politkovskaja ha trovato spazio anche su tutte le principali testate giornalistiche europee. Associazioni di giornalisti ed attivisti per i diritti umani hanno mandato lettere di solidarietà alla famiglia e a Novaja Gazeta, e molte di queste hanno espresso la loro preoccupazione per la libertà di parola con lettere indirizzate al governo russo. Anche in Russia questo anniversario è stato ricordato, seppur brevemente, da tutti i principali telegiornali e dai quotidiani nazionali.
Nonostante l'alto livello di attenzione a livello locale e internazionale, resta forte il timore condiviso dai colleghi di Anna Politkovskaja che neanche questa volta si riuscirà a trovare chi ha voluto uccidere questa donna coraggiosa, simbolo di speranza per tante vittime del conflitto ceceno.
Recentemente sono stati prodotti due documentari su Anna Politkovskaja che, attraverso lunghi dialoghi registrati nel corso degli anni ed interviste con famigliari e colleghi, presentano un ritratto eccezionale della sua esperienza e delle sue idee: Anna, seven years on the frontline, di Masha Novakova, 2008 (vedi anche a: Anna, seven years on the frontline) e "Letter to Anna", di Eric Bergkraut, 2007. Per informazioni sull'acquisto di "Letter to Anna" vai a: p.s.72 productions